Zona rossa: si può correre con un convivente?
L'introduzione della zona rossa ha generato in alcuni casi qualche incertezza: vediamo se è possibile correre con un convivente oppure no.
Fonte immagine: Foto di Nilachal Padmashanti da Pixabay
L’emergenza Coronavirus sta mettendo alla prova molte delle abitudini degli italiani, in zona rossa come in diverse altre aree del Paese. Molto sentite da chi pratica attività fisica all’aperto o nelle palestre le limitazioni introdotte in merito allo sport durante questo periodo di lockdown atipico. Correre non fa eccezione, quindi anche in questo caso occorre tenere a mente alcune misure specifiche.
Molte sono le domande relative a ciò che è possibile e quel che non si può fare all’interno di una zona rossa. Quando si è parlato di pratica sportiva all’aperto è stato chiarito in diverse occasioni come sia necessario che venga svolta in forma individuale. Amici e parenti dovranno quindi rassegnarsi a un allenamento senza i soliti compagni di viaggio.
Il discorso cambia però se ci si allena insieme a un convivente. In questo caso è possibile uscire per correre anche insieme a un’altra persona, ma non di più. Resta comunque obbligatorio il rispetto della distanza qualora si incontrassero dei passanti e quello di assembramento. In sostanza tornare in forma non può trasformarsi in una scusa per aggirare le altre disposizioni in vigore.
Ad esempio andrà in ogni caso rispettato l’orario di inizio del coprifuoco serale, quindi si dovrà rientrare dall’uscita entro le ore 22. In caso di successive variazioni in merito all’inizio del coprifuoco occorrerà adeguarsi alle nuove disposizioni.
Non è necessario indossare la mascherina, sebbene è necessario portarla con sé nell’eventualità in cui si verifichino alcune condizioni che ne fanno scattare l’obbligo (ad esempio impossibilità di rispettare le distanze o necessità di entrare in un locale chiuso). Non è obbligatorio nemmeno svolgere l’attività nei pressi della propria abitazione.