Fried dessert, italian cuisine
Le zeppole, chiamate anche zippulas in dialetto, fanno parte insieme alle orillettas della tradizione culinaria della Sardegna legata al Carnevale. Ideali da preparare per il Martedì Grasso o per il Giovedì grasso, sono gustose frittelle caratterizzate dalla forma allungata e da un aroma molto intenso grazie allo zafferano, presente nell’impasto originale, ma anche all’acquavite, uno dei liquori tipici della regione dal profumo molto intenso.
Per preparare l’impasto delle zeppole sarde è molto utile avere a disposizione l’impastatrice planetaria, tuttavia nulla impedisce di realizzarlo a mano avendo cura di amalgamare al meglio tutti gli ingredienti. La ricetta tradizionale, inoltre, richiede un tempo di lievitazione abbastanza lungo, pertanto la preparazione è strutturata in due fasi distinte: la creazione dell’impasto e la frittura finale.
Le dosi riportate qui di seguito fanno riferimento a un impasto basato su mezzo chilo di farina. Ecco tutto ciò che serve per preparare delle ottime zeppole:
La preparazione delle zeppole sarde inizia dagli agrumi, infatti è preferibile grattugiare subito sia la buccia dell’arancia sia quella del limone in modo da averle pronte all’uso. Nella ciotola di un’impastatrice planetaria, oppure in un recipiente molto capiente se si procede manualmente, si inizia inserendo la farina setacciata, il lievito di birra, la polvere dello zafferano e le scorze degli agrumi. Si aggiungono in sequenza il succo dell’arancia, le uova dopo averle sbattute leggermente e infine il mezzo bicchierino di acquavite.
L’impasto deve essere lavorato con cura, unendo poi il latte a filo e amalgamando fino a quando si otterrà un composto omogeneo ma caratterizzato da una consistenza appiccicosa. A questo punto, è necessario coprire la ciotola o il recipiente con della pellicola trasparente in modo da agevolare la lievitazione. L’impasto dovrebbe raddoppiare il suo volume, quindi è fondamentale scegliere un contenitore che sia sufficientemente ampio e alto nei bordi.
Una volta trascorso questo lasso di tempo, si procede con la frittura vera e propria: per compiere questa operazione al meglio è necessario dotarsi di una classica sac à poche, oppure procurarsi un imbuto non troppo stretto. In assenza di entrambi gli utensili, una soluzione alternativa è data dall’utilizzo di una bottiglia di plastica vuota e tagliata a metà, in modo da sfruttare l’imboccatura. Si preleva una parte di impasto, si inserisce nel supporto scelto e si cerca immergerlo nell’olio bollente cercando di conferire una forma a spirale. Usando una schiumarola, infine, si preleva la zeppola che ha raggiunto il giusto grado di doratura e la si adagia sopra un foglio di carta assorbente. A cottura ultimata, le zeppole devono essere cosparse di zucchero semolato.
Per gustare al meglio le zeppole, apprezzandone la fragranza e l’aroma, è fondamentale servirle ben calde. È anche possibile conservarle all’interno di un contenitore di vetro, coprendole con cura, cercando di consumarle entro il giorno successivo. Una variante della ricetta, infine, prevede l’aggiunta di una patata lessa nell’impasto per sfruttare le proprietà addensanti dell’amido.