Vulcano in Guatemala: è strage anche di animali
L'eruzione del vulcano Fuego in Guatemala ha rappresentato un veicolo di morte non solo per gli umani, ma anche per moltissimi animali.
Fonte immagine: Pixabay
Sono ore drammatiche quelle che il Guatemala sta vivendo, a seguito della violenza eruzione del vulcano Fuego, avvenuto la scorsa domenica. Nonostante la fuoriuscita di lava e l’emissione di fumo pare si siano placate, quello che ha avvolto i villaggi circostanti è un paesaggio letteralmente lunare, dove tutto è stato ricoperto di ceneri e detriti. Molti coloro che hanno perso la vita, con oltre 99 morti e più di 200 dispersi, per una catastrofe naturale che non ha però colpito soltanto gli umani. Enormi, infatti, sarebbero anche le perdite sul fronte animale.
Così come già accennato, sono 99 le persone che hanno perso la vita a seguito dell’eruzione del vulcano, sebbene solo 25 siano state al momento identificate. Più di 200 individui risulterebbero tutt’oggi dispersi, ma le cattive condizioni climatiche e la presenza di fumo e detriti rendono difficili le operazioni di perlustrazione, ricerca e recupero. Con oltre 12.000 sfollati, e numerosi feriti, si teme però che la furia del vulcano possa aver rappresentato una vera e propria ecatombe per gli animali, non solo gli esemplari selvatici, ma anche e soprattutto quelli di compagnia.
Le maggiori vittime potrebbero essere concentrate nel dipartimento di Escuintla, il più colpito dall’eruzione vulcanica, dove vivevano molti animali domestici come cani e gatti, ma anche le più svariate specie d’allevamento. Emblematica è la storia di Milton Perez, così come riporta il Sole 24 Ore, un giovane ventitreenne e abitante del villaggio di El Porvenir, vicino a San Juan Alotenango. Il giovane è stato avvistato per strada con due dei suoi cani, Chata e Toffy, mentre altri due quadrupedi mancherebbero all’appello: Perla e Oso.
Date le difficoltà di recupero, le autorità e i vigili del fuoco stanno dando priorità alla ricerca e al recupero delle persone, sebbene stiano salvando gli animali in difficoltà che incontrano sul loro cammino. Nel mentre, sono gli stessi cittadini a essersi organizzati in opere di volontariato, anche gestendo piccoli network locali di passaparola, per permettere ai proprietari di cani e gatti di raccogliere informazioni su eventuali avvistamenti dei loro amici a quattro zampe.