La vitamina E è considerata una delle vitamine più importanti per il buon funzionamento del nostro organismo. Nota anche con il nome di “tocoferolo”, si tratta di una molecola indispensabile, una vitamina liposolubile (e cioè “solubile nei grassi”) che viene accumulata nel fegato e che viene rilasciata pian piano, quando necessario.
La vitamina E svolge la sua importante funzione di antiossidante e aiuta a proteggere le cellule dal rischio di sviluppare i tumori. Ma a cosa serve esattamente? Quali sono tutte le sue funzioni? E quali alimenti contengono vitamina E in maggiori quantità?
In questo articolo scopriremo tutto ciò che bisogna sapere in merito a questa importante vitamina, meno nota rispetto alla vitamina B12 e in generale alle vitamine del gruppo B, ma pur sempre essenziale per la salute.
La principale funzione della vitamina E va ricondotta al suo effetto antiossidante, come la vitamina C. Ma questo composto esercita degli effetti benefici anche per la salute cardiovascolare e per molte altre funzioni del nostro corpo.
Vediamo dunque quali sono i benefici della vitamina E:
Il tocoferolo aiuta a ridurre i processi di aggregazione delle piastrine e, di conseguenza, previene il rischio di emboli, placche e trombi. Una dieta ricca di frutta e verdura contenenti vitamina E, inoltre, potrebbe esercitare effetti antinfiammatori e vasodilatatori. Di conseguenza, potrebbe migliorare la salute cardiaca e prevenire il rischio di coronaropatie e malattie cardiovascolari.
Oltre a prevenire la formazione di coaguli di sangue, si ritiene che un giusto apporto di questa vitamina sia collegato anche a maggiori concentrazioni di “colesterolo buono” (o HDL) nel sangue.
Questo antiossidante liposolubile favorisce anche il rinnovo delle cellule e aiuta a combattere l’azione dannosa dei radicali liberi, molecole che indeboliscono e distruggono le cellule sane favorendo lo sviluppo di malattie cardiache e tumori.
La vitamina E stimola la diuresi, e di conseguenza può aiutare a tenere sotto controllo anche i livelli della pressione arteriosa e della frequenza cardiaca nei soggetti con lieve ipertensione.
Recenti studi hanno dimostrato che un corretto apporto di questa vitamina, così come un’adeguata assunzione di vitamina D e carotenoidi, potrebbe ridurre i danni causati dall’inquinamento atmosferico e, potenzialmente, anche quelli causati dal fumo di sigaretta. Servono tuttavia nuove ricerche prima di poter confermare un tale effetto.
Nei pazienti con osteoartrite del ginocchio, artrite reumatoide e altri disturbi articolari, un supplemento di Vitamina E potrebbe ridurre i sintomi di tali condizioni in maniera significativa. Sono tuttavia necessarie ulteriori ricerche prima di poter arrivare a delle conclusioni definitive.
Oltre a migliorare la salute del nostro corpo, il tocoferolo è una molecola molto apprezzata anche nella realizzazione di cosmetici e prodotti per la cura della pelle. Essa esercita un effetto protettivo e idratante, antinfiammatorio e lenitivo.
In commercio troviamo oli a base di vitamina E da usare al bisogno. Questa vitamina permette di combattere i segni del fotoinvecchiamento cutaneo (il famoso photoaging), aiuta a combattere gli effetti dannosi dei raggi solari e funge da vero e proprio antirughe naturale. Inoltre, si ritiene che la Vitamina E possa:
Questi sono solo alcuni degli effetti del tocoferolo sulla nostra salute. Studi hanno rivelato come il tocoferolo sia efficace anche contro l’asma, le allergie, il diabete e altre condizioni.
Ma vediamo a questo punto quali sono gli alimenti con Vitamina E che dovresti portare in tavola ogni giorno. Questa molecola è molto diffusa nei cibi, in particolar modo nei frutti oleosi (olive, arachidi, mais e così via). Potrai trovarne in buone quantità anche nei cereali, nelle noci e nelle verdure a foglia verde.
In alcuni casi, una dose extra viene aggiunta anche in alcuni alimenti fortificati.
In poche parole, le migliori fonti sono:
Questi sono alcuni dei cibi che ti permetteranno di fare il pieno di vitamina E in modo naturale. Ricorda però che questa vitamina è sensibile sia al calore che – in particolar modo – alla luce, quindi in presenza di alte temperature potrebbe perdere le sue funzioni benefiche e degradarsi. Conserva gli alimenti ricchi di vitamina E in contenitori ermetici e al riparo dalla luce per evitare che ciò accada.
Molte persone assumono integratori vitaminici sperando così di migliorare la propria salute o di avere pelle, unghie e capelli più sani e forti. In realtà però, a meno che tu non abbia effettivamente una carenza di quella determinata vitamina, l’assunzione di un integratore non è solo inutile, ma talvolta potrebbe risultare persino pericolosa.
Un’integrazione di vitamina E, ad esempio, è consigliata sempre e solo in presenza di un’accertata carenza. Se soffri di un disturbo da malassorbimento dei grassi, o se segui una dieta a bassissimo contenuto di grassi, potresti soffrire di una carenza di vitamina E. In tal caso, il ricorso a un integratore potrebbe essere quindi giustificato.
Ma quanta vitamina E assumere al giorno? La quantità raccomandata per gli adulti è generalmente di 10 – 15 milligrammi al giorno.
Per altre persone, un integratore del genere potrebbe però comportare dei rischi. Ad esempio, il tocoferolo potrebbe interferire con l’efficacia dei farmaci ad azione anticoagulante. Bisogna inoltre considerare che livelli elevati di questa vitamina (dovuti ad esempio a un’integrazione non necessaria) potrebbero aumentare il rischio di ictus emorragico e – secondo recenti studi – persino quello di cancro alla prostata.
Per questa ragione, prima di assumere un integratore, o prima di variare la dieta in modo da aumentare significativamente i livelli di vitamina E, sarà importante parlarne con il proprio medico curante per capire se c’è davvero un problema di carenza.
In gravidanza, se è suggerito spesso di assumere una maggiore quantità di acido folico, ci sono invece pareri discordanti su vitamina E ed integrazioni. Il parere del ginecologo potrà sciogliere eventuali dubbi.
Una carenza di vitamina E nelle persone sane che seguono una dieta equilibrata è un evento molto raro. Una simile condizione è spesso collegata a un quadro di malnutrizione, che potrebbe causare difetti nello sviluppo nei soggetti più giovani. Simili eventi si verificano soprattutto nelle persone che vivono in uno stato di profonda povertà (ad esempio nei Paesi in via di sviluppo).
Nei Paesi industrializzati, una condizione di questo tipo si riscontra invece in presenza di malattie che interferiscono con l’assorbimento dei nutrienti, ad esempio in pazienti che soffrono di pancreatite o di celiachia. Nei rari casi in cui una persona adulta manifesti una carenza di questa vitamina, il rischio potrebbe essere quello di sviluppare disturbi del sistema nervoso e problemi al metabolismo generale.
Una carenza di vitamina E potrebbe inoltre manifestarsi nei bambini appena nati, e più frequentemente in quelli nati prematuri. Questo perché, già in condizioni normali, i bambini hanno una riserva di vitamina E relativamente bassa, per cui coloro che nascono prima del termine previsto (pretermine), potrebbero non avere livelli sufficienti di questa vitamina.
Ma quali sono i sintomi di un’eventuale carenza di questa vitamina? Nei neonati, questa condizione potrebbe causare una grave forma di anemia, detta anemia emolitica. La carenza di vitamina E nei neonati viene trattata mediante un’apposita integrazione.
Negli adulti con eventuale carenza vitaminica, invece, potrebbero manifestarsi sintomi come:
Dopo aver visto quali sono le conseguenze di una carenza questa molecola, vediamo quali sono invece i sintomi di un apporto eccessivo. In presenza di livelli eccessivamente elevati di vitamina E, potrebbero verificarsi conseguenze come un aumento della pressione sanguigna, un fenomeno pericoloso soprattutto per chi già soffre di ipertensione.
Fra i sintomi di un eccesso di vitamina E vi sono inoltre:
In presenza di questi sintomi, bisognerà consultare immediatamente il medico ed eventualmente interrompere l’assunzione di integratori di questa vitamina. In senso più ampio, i rischi e i benefici che derivano dall’assunzione di tali integratori non sono ancora del tutto chiari, per cui prima di assumerli bisogna sempre consultare il proprio medico curante.
In assenza di particolari patologie, potrai soddisfare il tuo fabbisogno quotidiano nutrizionale semplicemente seguendo una dieta bilanciata e ricca di frutta, verdura e cereali integrali, piuttosto che attraverso dei supplementi e integratori.
Fonti