Visoni e Covid: 15mila morti negli USA, Danimarca verso il ban
I visoni contagiati dal coronavirus preoccupano il mondo: 15.000 i morti negli USA, mentre la Danimarca pensa al ban degli allevamenti.
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La diffusione del coronavirus nei visoni continua a preoccupare diversi Paesi mondiali, dove sono concentrati i più popolati allevamenti. Dopo i casi registrati in Europa, anche gli Stati Uniti lanciano l’allarme: più di 15.000 esemplari sarebbero deceduti a causa del contagio. Nel frattempo la Danimarca, che ha già deciso per l’uccisione di 15 milioni di esemplari data la presenza di un virus mutato, spinge verso il ban degli allevamenti almeno fino a fine 2021.
Come affermato negli ultimi giorni, anche in Italia si sta valutando la possibile chiusura di alcuni allevamenti, ma il numero delle infezioni sarebbe al momento contenuto sullo Stivale.
USA e Danimarca: il caso visoni
La conferma della morte di 15.000 visoni statunitensi, contagiati dal coronavirus dallo scorso agosto, arriva dalle autorità a stelle e strisce. I casi sarebbero stati registrati in una dozzina di allevamenti del Paese, già sottoposti a chiusura precauzionale affinché il virus non si diffonda ulteriormente. In particolare in Utah, Wisconsin e Michigan, dove sono concentrati le più grandi strutture.
Secondo l’USDA, il Dipartimento dell’Agricoltura a stelle e strisce, è necessario provvedere sin da subito al contenimento dell’infezione, proprio dopo la notizia di una variante mutata rinvenuta in Danimarca:
Crediamo che un’estesa quarantena degli allevamenti colpiti, in aggiunta all’implementazione di stringenti misure di bio-sicurezza, possano essere efficaci nel controllare la diffusione del SARS-CoV-2 in queste strutture.
Negli Stati Uniti al momento vi sono 359.850 visoni negli allevamenti, ogni anno vengono prodotti circa 2.7 milioni di pelli destinate all’industria delle pellicce.
Nel frattempo, rimane preoccupante la situazione registrata in Danimarca. Il Paese ha visto il maggiore contagio da coronavirus fra gli animali del mondo, tanto da spingere le autorità a sopprimere dai 15 ai 17 milioni di esemplari per evitare la diffusione del contagio. I visoni sono stati infettati dal contatto con l’uomo, forse da dipendenti asintomatici, e sono una delle poche specie che può trasmettere nuovamente il virus agli umani. Nelle ultime settimane è stata rinvenuta una mutazione in questi visoni, che avrebbe già contagiato qualche decina di persone: stando alle ultime informazioni, i pazienti non avrebbero sviluppato anticorpi efficaci per combattere l’infezione. Ora la nazione pensa di imporre un divieto per la produzione di pellicce, almeno fino alla fine del 2021.
Fonte: The Hindu