Vino vecchio: come riciclarlo
Tanti modi per riciclare il vino bianco e rosso avanzato: ecco come riutilizzarlo in cucina, per la casa e il benessere della persona.
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Può capitare di non riuscire a consumare in tempi brevi una bottiglia di vino già aperta, oppure di dimenticarsi del vino conservato in dispensa per un periodo di tempo che supera di gran lunga quello consigliato. L’ipotesi di gettare il contenuto di damigiane, bottiglie, brick e cartoni non è tuttavia da prendere in considerazione: sia il vino bianco che quello rosso si prestano a varie modalità di riciclo, non solo in ambito alimentare.
Prima di passare in rassegna tutte le idee per riutilizzare il vino vecchio è utile precisare alcune caratteristiche relative alla conservazione: il rischio maggiore del vino in bottiglia già aperto è quello di andare incontro a ossidazione, a causa del contatto con l’ossigeno, pertanto è sconsigliato consumare il vino nei giorni successivi all’apertura anche se si utilizza un tappo di sughero per preservare il liquido. Questo inconveniente non si verifica nei comuni vini in cartone, pertanto in questi casi la conservazione della bevanda avanzata può coprire un periodo di un paio di settimane.
Riciclo in cucina
Uno dei principali usi del vino non consumato come bevanda riguarda la preparazione di alcune pietanze e condimenti, come l’aceto: per ottenerlo è sufficiente lasciare aperta una bottiglia di vino bianco o rosso per alcune settimane. Il vino bianco non più bevibile può invece diventare una risorsa per la cottura di diversi piatti di carne o pesce, versato sopra i cibi in cottura e lasciato sfumare in modo da ottenere un liquido cremoso e profumato. Il vino rosso, invece, aiuta ad arricchire anche piatti a base di verdure e rappresenta un ingrediente fondamentale per preparare un’ottima gelatina, unito allo zucchero e a un addensante come la pectina.
Salute e cosmesi
Il vino vecchio può diventare una componente determinante di alcuni trattamenti cosmetici per la pelle, sfruttandone le proprietà rassodanti, tonificanti ed elasticizzanti. Contenente elevate dosi di antiossidanti, di cui è ricca l’uva, il vino diventa quindi un prezioso antirughe e una lozione schiarente che agisce direttamente sull’epidermide. Ecco due possibili utilizzi in ambito estetico:
- tonico per il viso: applicato con un dischetto di cotone direttamente sulla pelle aiuta a renderla luminosa e a ridurre i segni scuri;
- scrub per il corpo: unito insieme a dello zucchero di canna, miele e oli essenziali, il vino viene usato per realizzare uno scrub da utilizzare sulle gambe per rinnovare l’epidermide e le cellule morte.
Il vino è un toccasana anche per lenire i lividi e favorire il riassorbimento degli ematomi: basta farvi bollire delle foglie di prezzemolo e utilizzare l’infuso sulle lesioni, imbevendo del cotone o una garza.
Per la casa
Anche gli utilizzi del vino vecchio in ambito casalingo non mancano, infatti grazie alla componente alcolica è possibile sfruttarne le proprietà disinfettanti e detergenti. Come disinfettante, il vino può essere usato per lavare e purificare a fondo la frutta e la verdura, mentre diventa un detergente efficace se spruzzato sui vetri e gli specchi diluito in acqua.
E ancora, il vino bianco diventa uno smacchiatore naturale eliminando le stesse macchie di vino rosso dai tessuti e riuscendo a togliere gli aloni di grasso dalle superfici dure. Infine, il vino rosso bollente si trasforma anche in una soluzione in grado di tingere alcune tipologie di tessuti.