Veterinario sopprime il cane sbagliato per errore
Uno scambio di numero di telefono ha portato un veterinario a sopprimere il cane sbagliato: una triste vicenda avvenuta negli Stati Uniti.
Fonte immagine: FatCamera via iStock
Uno scambio di numeri di telefono: tanto è bastato per portare alla soppressione il cane sbagliato. È quanto dimostra una vicenda avvenuta negli Stati Uniti, dove un veterinario avrebbe confuso due quadrupedi ricoverati nel suo studio, sottoponendo a eutanasia l’esemplare errato. La vicenda è stata raccontata sui social network, dove i proprietari dell’animale deceduto hanno sfogato la loro frustrazione, sebbene il post incriminato pare sia stato ora rimosso dalle piattaforme online.
Il tutto è accaduto qualche giorno fa, quando Ziggy – il cane dei Martinez, una famiglia di Davis County, nello Utah – è stato portato dal veterinario per problemi respiratori. I medici della struttura hanno quindi consigliato un intervento chirurgico e il cane, come di rito, è stato pertanto ricoverato presso la struttura.
Qualche ora dopo dalla consegna dell’animale, così come riporta il New York Post, il veterinario si sarebbe però imbattuto in uno scambio di numeri di telefono. Intenzionato a ottenere il consenso per la procedura o la soppressione del cane, lo studio veterinario avrebbe chiamato i proprietari di un altro quadrupede, sempre ricoverato nella medesima struttura. Così ha spiegato Andrea Martinez, sempre dalle pagine del New York Post:
L’intervento avrebbe richiesto più tempo e denaro rispetto a quanto preventivato, quindi hanno deciso di chiamarmi per sapere se volessi comunque procedere oppure sopprimere il cane. Tuttavia non hanno chiamato me, hanno telefonato a un’altra proprietaria pensando che fosse me, e lei ha acconsentito alla soppressione.
L’errore sarebbe stato dovuto a una svista, poiché i due cani – contemporaneamente ricoverati in clinica – presentavano gli stessi nomi. Il veterinario ha espresso grande dolore per lo sbaglio in cui si è imbattuto e, oltre alle scuse del caso, si è proposto di farsi carico di tutti i costi di cura, donando poi alla famiglia un’urna con le ceneri del quadrupede, una placca commemorativa e altre decorazioni per ricordare l’amico cane.
Fonte: New York Post