Veterinario nasconde eroina nei cani: succede in Spagna
Un veterinario nasconde sacchetti di eroina liquida all'interno dell'addome di alcuni cani: un caso di cruento narcotraffico verso Colombia e Stati Uniti.
Gli animali domestici sono spesso veicolo inconsapevole delle malefatte dei criminali: non capita di rado, infatti, di leggere notizie con protagonisti cani addestrati per furti, rapine, aggressioni alle forze dell’ordine e molto altro ancora. Ma quando il fautore di una simile storia di maltrattamento è addirittura un veterinario, lo sgomento del pubblico è comprensibilmente maggiore. È quel che è successo in Spagna, dove uno specialista per animali è stato arrestato per aver nascosto chirurgicamente dell’eroina nel corpo di alcuni cani.
Quando si pensa al veterinario balza subito alla mente l’immagine di una persona affidabile, di un amico amorevole per i nostri animali, di un professionista irrinunciabile per la serenità dei quattozampe. E invece Andres L. E., un medico colombiano, era solito nascondere eroina liquida in sacchetti di plastica all’interno del corpo di alcuni cani, Labrador e Rottweiler in particolare.
La pratica non ha radici recenti: nel 2005 la polizia colombiana ha messo sotto scacco lo studio e la fattoria dello specialista, dopo aver scovato un traffico losco di droga. Datosi alla fuga, è stato fermato dopo otto anni nei pressi di Lugo, una cittadina nel nord-ovest della Spagna. E le abitudini in tutto questo tempo non sono cambiate, perché pare l’uomo fosse pronto a inviare due poveri cuccioli negli Stati Uniti, sfruttandoli come corrieri del narcotraffico.
Stando a quanto rivelato dalla polizia, sono stati raccolti almeno 3 chili di eroina liquida, inglobati sotto la pelle di sei cuccioli. Ogni animale ha visto l’inserimento tramite intervento di un sacchetto di plastica nell’addome, capace di contenere fino a 400 grammi di stupefacenti. Un metodo ingegnoso, perché delle simili protesi non sono immediatamente riconoscibili alla scansione ai raggi X, ma solo effettuando specifiche ecografie. Così spiega Ruben Carillo, capo della polizia di Medellin, ai microfoni dell’AFP:
Abbiamo sottoposto i cani ai raggi X e non abbiamo rilevato nulla. Abbiamo quindi effettuato un’ecografia, con cui è stato possibile vedere il profilo dei sacchetti nell’addome. Non abbiamo mai incontrato un simile caso di occultamento della droga.
Per il veterinario, ora agli arresti, si prospettano tempi duri: sia la Colombia che gli Stati Uniti lo vogliono sottoporre a processo.