Uovo di Pasqua nemico dell’ambiente? L’allarme del WWF
Uovo di Pasqua possibile minaccia per l'ambiente se non lo si sceglie con attenzione: allarme del WWF, che invita a sceglierlo sostenibile.
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Scegliere attentamente l’Uovo di Pasqua non è soltanto una questione di gusto. C’è di mezzo il futuro delle foreste e degli ecosistemi africani e dell’America Latina. A lanciare l’allarme è il WWF, che ha presentato oggi un dossier intitolato “Zucchero e Cacao, due storie amare“.
Intorno all’Uovo di Pasqua ruotano una serie di minacce per l’Africa e l’America Latina, spiega il WWF, che vanno dalla distruzione degli habitat al degrado passando per la frammentazione degli ecosistemi naturali. Ad esempio la canna da zucchero, di cui il Brasile è primo produttore al mondo, che ha preso il posto di quella che un tempo era una foresta tropicale lussureggiante. Proprio nell’area brasiliana questa coltivazione ha contribuito fortemente alla deforestazione.
Sono le piantagioni di cacao a incidere su quelle che sono le prospettive dell’Africa occidentale, dove la produzione del prezioso ingrediente è triplicata negli ultimi anni (superando il 70% della produzione globale). A questo ritmo, spiega il WWF, intere foreste africane spariranno entro il 2024. Appena tre anni. Ha commentato Eva Alessi, responsabile consumi sostenibili e risorse naturali di WWF Italia:
L’agricoltura rappresenta oggi la prima causa di deforestazione nelle aree tropicali e subtropicali del nostro Pianeta: ben il 73% della deforestazione è dovuto all’espansione dei terreni agricoli. La distruzione e il degrado delle foreste e degli habitat causano inoltre circa il 20% dei gas serra immessi ogni anno nell’atmosfera.
I sistemi alimentari sono anche la prima causa di perdita di biodiversità sul Pianeta che avviene soprattutto nei Paesi tropicali che ospitano le piantagioni di molte di queste commodity: Brasile, Argentina, Messico, Paraguay, Uruguay, Ghana, Costa d’Avorio, Uganda, sono diventati terre destinate alla produzione di alimenti per il consumo, in primo luogo, dei Paesi occidentali.
È più che mai indispensabile che tutti i consumatori siano consapevoli quanto le loro scelte siano determinanti per le sorti del Pianeta e che possiamo e dobbiamo fare qualcosa per cambiarle per il meglio. Stiamo divorando il Pianeta senza capire quanto in realtà la nostra salute sia profondamente connessa con quella dell’ambiente in cui viviamo.
Uovo di Pasqua, meglio se sostenibile
Questo non vuol dire dover necessariamente rinunciare all’Uovo di Pasqua. Significa però prestare un po’ più di attenzione al momento dell’acquisto, cercando di orientarsi verso prodotti sostenibili che salvaguardano gli habitat naturali e non contribuiscono alla deforestazione. Ha concluso il WWF:
Acquistare un Uovo di Pasqua che abbia un basso impatto sulla natura e sulla nostra salute non è solo possibile, ma necessario se vogliamo continuare a mangiarne anche in futuro mantenendo il nostro Pianeta in grado di sostentarci. Il WWF consiglia di consumare cacao e zucchero provenienti da filiere equo solidali e da agricoltura biologica, che garantiscono il rispetto delle condizioni di lavoro degli agricoltori e un basso impatto delle coltivazioni sull’ambiente e la biodiversità.