Una volpe come animale domestico: servono 8.000 dollari
Scoppia la mania della volpe come animale domestico, al costo di 8.000 dollari: vale davvero la pena strappare un animale selvatico dal suo habitat?
Le manie dell’uomo non sembrano aver alcun limite, nemmeno morale, e così sempre più specie selvagge vengono assoggettate ai capricci di esseri umani senza troppi scrupoli. L’ultima di una lunga serie vede protagoniste le volpi, sempre più spesso scelte come animale domestico.
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Il tutto è nato dalla fredda Russia, dove alcuni ricercatori hanno studiato le possibilità di addestramento di un animale selvatico quanto la rossa volpe. E si è scoperto, al netto di possibili infezioni come la rabbia, come tutto sommato accudirne un esemplare non sia poi così differente dall’allevare un cane. Ed è scoppiata la mania.
Pare che gli Stati Uniti siano la nazione più coinvolta nella ricerca di una volpe come animale da salotto, con molte famiglie pronte a sborsare fino a 8.000 dollari per aggiudicarsi un esemplare. Ma quando l’amore per gli animali si traduce in stupidità?
La volpe è una specie geneticamente “domata”, ovvero in grado di convivere con l’uomo. Ma questo non significa sia un animale altrettanto socializzante: la sua natura rimane selvatica e l’addomesticamento, di conseguenza, richiede un lungo e costosissimo training. Certo, dopo tutto questo percorso la rossa amica potrà comodamente rilassarsi sul divano di casa, andare a fare due passi al parco con il guinzaglio e forse addirittura giocare con ossa di gomma e palline, ma ne vale davvero la pena?
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Sebbene molto simile al cane, vi è una differenza sostanziale: Fido è da millenni accanto all’uomo, la convivenza è ormai un suo fattore evolutivo ben iscritto nella sua genetica. Così non è invece per le volpi, costrette a lasciare la loro vera natura di animale libero e selvaggio per assumere comportamenti e abituarsi a contesti che, per quanto proficui, non le caratterizzano. Perché, allora, spingersi in quest’inutile forzatura?