Nel 2025, un gruppo di laureandi del Corso di Oncologia Clinica dell’Università Politecnica delle Marche ha realizzato un video informativo per spiegare in modo semplice cosa siano i marcatori tumorali e quale sia la loro utilità. Coordinato dalla professoressa Rossana Berardi, il progetto è frutto dell’impegno degli studenti Mattia Russo, Federica Cappelluzzo, Riccardo Ciaffi, Mia Pesaresi, Elisabetta Capomagi e Federica Passarelli. Questo video rappresenta il secondo di una serie premiata durante la seconda edizione del corso di perfezionamento ‘Comunicare il cancro’, promosso dall’università e dalla Clinica Oncologica degli Ospedali Riuniti di Ancona. L’iniziativa mira a diffondere una maggiore consapevolezza riguardo a questo tema, utilizzando un linguaggio chiaro e accessibile a tutti.
I marcatori tumorali, noti anche come biomarcatori, sono principalmente proteine che possono essere rilevate attraverso un esame del sangue e che aiutano a identificare la presenza di neoplasie. Nelle persone senza tumore, questi marcatori sono normalmente presenti a basse concentrazioni nel plasma. Un lieve incremento dei loro livelli può essere associato a infiammazioni o a malattie benigne, spesso legate a specifici organi. Pertanto, è possibile che i marcatori tumorali si manifestino in contesti clinici diversi dal cancro, e le variazioni nei loro livelli potrebbero essere collegate a malattie non neoplastiche o a particolari condizioni fisiologiche. Come sottolinea la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli, non è consigliabile utilizzare questi indicatori come metodo di screening per la popolazione generale o per una diagnosi precoce di neoplasie.
I markers tumorali possono essere proteine o ormoni rilasciati dalle cellule tumorali, oppure prodotti dal corpo in risposta a una crescita neoplastica. Attualmente, non esistono marcatori sempre affidabili né un marcatore unico valido per tutte le forme di tumore. L’analisi specifica per il dosaggio dei marcatori tumorali, in combinazione con altri esami, è utile per diagnosticare tempestivamente le recidive, monitorare la risposta alla terapia e confermare una diagnosi di tumore. È importante notare che un aumento delle concentrazioni di un marcatore tumorale durante il monitoraggio post-trattamento può essere un segnale di recidiva della malattia o della comparsa di metastasi, motivo per cui è fondamentale eseguire ulteriori indagini con esami appropriati.
Il dosaggio dei marcatori tumorali deve essere richiesto dal medico specialista, che lo farà in base a una motivazione clinica ben precisa. La sorveglianza delle concentrazioni di questi marcatori è cruciale, poiché una ricomparsa di livelli elevati può indicare la necessità di ulteriori accertamenti. La corretta interpretazione dei risultati e la loro contestualizzazione nel quadro clinico del paziente sono essenziali per una gestione efficace della malattia oncologica. In questo modo, i medici possono fornire un’assistenza più mirata e personalizzata, contribuendo a migliorare gli esiti terapeutici per i pazienti.