Trekking: i percorsi più instagrammabili in Italia e le attrezzature utili
Fare trekking in Italia, tra sentieri e percorsi da copertina, è un bel modo per conoscere il territorio. Vi suggeriamo 10 idee a prova di like sui social.
Fonte immagine: Pixabay
I percorsi trekking più belli di sempre non li troviamo solo in territori stranieri. Il nostro bel paese dona infatti strade e scorci nella natura davvero mozzafiato. In estate, ma anche in primavera e autunno, se ci piace l’idea di escursioni nei colori rossi e arancio del foliage, ci possiamo incamminare con lo zaino in spalla, alla scoperta di mete da cartolina.
Da una parte il trekking ci permette di conoscere luoghi meno battuti dal classico turismo, dall’altra dona benefici alla salute. Ci fa fare moto e respirare aria buona, ma non solo. Perché visitare le aree più incontaminate delle nostre regioni italiane, è anche un modo per mettere alla prova il fotografo paesaggistico che è in noi.
A passo di trekking, con abbigliamento e attrezzatura ad hoc, armati di smartphone e tanto rispetto per i luoghi che andremo a visitare, diamo un’occhiata ai luoghi verdi più belli di casa nostra. Da Leuca a Cantù, come si suol dire, i percorsi più scenografici e instagrammabili da immortalare.
Che cosa si intende per trekking?
Prima di addentrarci nel viaggio tra le mappe green delle nostre regioni italiane, diamo il significato della parola trekking, per capire di cosa parliamo. Da noi in Italia questo termine anglofono viene spesso tradotto con escursionismo, che in inglese si dice hiking. Ma le due parole, a voler essere pignoli, non sono effettivamente sinonimi.
Se per hiking si intende infatti la camminata lunga su sentieri tracciati, con il trekking si fa riferimento anche alla scelta di percorsi non battuti e più selvaggi. In realtà non è molto importante fare questa precisazione, in quanto entrambe le attività hanno come tratti comuni la scelta di immergersi nella natura macinando chilometri a piedi.
La scelta di intraprendere strade tracciate, come definizione di escursionismo tradizionale vuole, o invece optare per quelle più avventurose, alla base del significato di trekking, poco conta. In entrambi i casi si possono infatti fare delle interessanti esperienze da soli o in compagnia. A patto, naturalmente, di avere un buon fiato, di rispettare flora e fauna locali, di scegliere l’attrezzatura migliore e i percorsi adeguati alle proprie esigenze.
Che tipo di sport è il trekking?
In verità la domanda che tutti si pongono è se il trekking si possa considerare uno sport o più che altro un’attività di svago movimentata. Il trekking, come anche l’hiking, si possono considerare sport a tutti gli effetti. La camminata, specie se fatta regolarmente, porta al fisico tutti i benefici del classico fitness.
Poco conta se si cammina in giro per la città con il contapassi al polso, o su mulattiere, sentieri di montagna, terra battuta o ciottoli. Anzi, il trekking, proprio in quanto prevede una totale immersione in territori più impervi di quelli metropolitani, fa in modo che il cambio di tracciato, da pianeggiante a pendente, da liscio a sconnesso, aiuti la muscolatura delle gambe a restare tonica.
Si cammina e si fa quindi attività aerobica, si stimolano il metabolismo e la circolazione, oltre che l’ossigenazione dei tessuti. Ma si fa anche fatica e si fanno lavorare i muscoli, con buona pace di chi sostiene che lo sport debba essere unitamente anaerobico, per tonificare la massa magra.
Trekking in Italia: 10 percorsi da cartolina
Ogni regione italiana ha le sue meraviglie verdi da offrire. Se però dovessimo ridurre a 10 percorsi di trekking la nostra lista? Di seguito una top ten per veri amanti degli scorci da cartolina, selezione personale di GreenStyle per chi vuole soddisfare i propri occhi e quelli dei propri contatti social con foto da copertina.
- Cascate del Volturno (Castel San Vincenzo) Molise – In barba a chi dice che il Molise sia una regione inesistente, uno dei percorsi più belli e suggestivi della nostra lista è proprio in questi magici luoghi. Le cascate del Volturno, con le omonime sorgenti, più la visita all’abbazia di San Vincenzo e la relativa area archeologica, sono un percorso da mettere assolutamente nella lista del buon trekker. Di scorci da immortalare ce ne sono tanti, specie se ci piacciono le foto con acque turchesi e natura verdeggiante.
- Dolomiti di Braies (Bolzano) Trentino-Alto Adige – Di sentieri degni di nota sulle Dolomiti ce ne sono tanti e tutti pronti a venire incontro alle esigenze di ogni escursionista. La zona di Braies, un gioiello nel cuore della Val Pusteria, offre percorsi che sono una gioia per le gambe allenate e per gli occhi desiderosi di vedere bei posti. Il celebre lago, o il Parco naturale Fanes-Senes-Braies, sono aree ideali per concedersi passeggiate con lo zaino in spalla. Ci sono percorsi per tutti, anche per le famiglie con i bambini.
- Otranto (Lecce) Puglia – Se pensate che il Salento sia fatto solo per gli amanti delle spiagge, preparatevi a ricredervi. Un bel percorso coast to coast da fare con gli scarponcini da trekking è quello che costeggia Otranto. I laghi Alimini sono assolutamente da vedere, come l’originale paesaggio attorno al laghetto di Bauxite, quasi alieno per i suoi vividi colori. E se i fari marittimi esercitano un certo fascino anche su di voi, il faro di Punta Palascia è una sosta obbligata per foto pittoresche.
- Castelsaraceno (Potenza) Basilicata – La Basilicata è un’altra regione spesso poco considerata per l’escursionismo, ma che invece offre panorami da cartolina. In zona Castelsaraceno, Potenza, non solo possiamo trovare sentieri molto scenografici immersi nel verde, ma anche un bellissimo ponte tibetano di 586 metri di lunghezza. Se non soffriamo di vertigini, il percorso sospeso vale il sacrificio di stare a 80 metri da terra.
- Val d’Orcia (Siena) Toscana – La Toscana è una delle regioni d’Italia dove natura, storia e cultura si intrecciano. Se le terre dei Lorenzetti vi ispirano, la Val d’Orcia, il polmone verde senese, ha molto da dire a proposito di escursioni green. Un bel tratto di strada da fare con lo zaino in spalla va da Montalcino fino all’abbazia di Sant’Antimo, che risale al VIII secolo e che è per questo considerata la più antica della regione. Il percorso si snoda attraverso le campagne senesi.
- Cima di Terrarossa (Udine) Friuli-Venezia Giulia – Un giro sulle Alpi Giulie, dai piani del Montasio, è quasi obbligatorio se ci piace il trekking montanaro. In tal senso, Cima di Terrarossa è uno spettacolo per gli occhi, che fa sentire i valorosi esploratori che la raggiungono, come immersi in uno scenario onirico, tra rocce, spruzzi di neve, aria rarefatta e morbide nuvole vicinissime. Se abbiamo fortuna, lungo il percorso è anche possibile fare incontri ravvicinati con gli stambecchi.
- Lago d’Antrona (Verbania) Piemonte – Il Piemonte è ricco di paesaggi naturalistici con i quali rifarsi gli occhi e ossigenare mente e cuore. Forse è per questo che molti trekker scelgono di inforcare gli scarponcini e programmare delle belle passeggiate nelle zone dei laghi, tra cui quello di Antrona, un bacino naturale immerso nel verde, che sembra uscito da un dipinto. In zona Verbano-Cusio-Ossola famosi e bellissimi anche i percorsi attorno al lago dei Cavalli e alla diga di Cingino, a cui si arriva tassativamente a piedi, con partenza dal lago di Campliccioli.
- Gola del Furlo (Pesaro Urbino) Marche – Il trekking nelle Marche può regalare grandi soddisfazioni a chi non teme di scarpinare. In zona Pesaro Urbino e più nel dettaglio a Cagli, sorge la Gola del Furlo, o passo del Furlo, un canyon nato dall’erosione del fiume Candigliano. La meta è pittoresca, ottima per una gita a misura di famiglia. E per gli avventurosi, c’è anche un sentiero percorribile in un paio di ore, che offre un accesso ad un punto panoramico. Da qui si vede tutto il paesaggio e si possono scattare dei selfie con suggestivi background naturalistici.
- Lago di Place-Moulin (Bionaz) Valle d’Aosta – La Val d’Aosta è bella in tutte le stagioni, come uno dei suoi scorci più suggestivi, il lago di Place-Moulin. Tra i molti sentieri disponibili per fare hiking, ma anche trekking più selvaggio, questo gioiello in Valpelline non delude gli appassionati di camminata. Da non disdegnare un giro in pieno autunno, quando la vallata si tinge di rosso, o in primavera, quando il verde delle conifere sembra un prezioso anello che attornia lo specchio di acqua turchese.
- Punta Salinas (Baunei) Sardegna – Uno dei percorsi più amati dai trekker esperti e con un buon livello di allenamento è quello che ha come meta Punta Salinas con vista su Cala Goloritzè, area Supramonte. La Sardegna, regione famosa per il suo mare incredibile, è anche nota per i sentieri poco battuti immersi tra roccia e verde. E su Instagram non mancano le foto panoramiche del posto, con i lecceti o a picco sul mare.
Trekking: abbigliamento e attrezzatura utili
Una volta preso qualche appunto su dove andare in giro per l’Italia a fare trekking, un capitolo di questo discorso va necessariamente dedicato ad abbigliamento e attrezzatura. Non è per dire, ma la comodità va di pari passo con il confort lungo il tragitto. E quindi, vediamo cosa serve.
Il look migliore
- Se il cotone è il miglior amico del relax, in camminata è da evitare, in quanto rischia di trattenere umidità e sudore. Il modo migliore per evitarlo è invece scegliere tessuti tecnici in grado di traspirare. Li possiamo trovare anche a poco prezzo nei negozi di sport nella sezione apposita.
- In ogni stagione, specie quelle di transizione, è possibile che la nuvoletta di Fantozzi corra il rischio di farci la doccia. Per questo è essenziale portare una giacca da pioggia in camminata. Ne possiamo trovare di compattabili in commercio, per ridurre il volume nello zaino.
- Il sole è un buon alleato della salute, ma troppo può fare male. Di conseguenza, un cappellino con visiera e un paio di occhiali da sole con lenti polarizzate possono aiutarci. E sì, non fa parte del look ma noi lo diciamo ugualmente: spalmiamo sempre una buona protezione solare sulla pelle.
- Un acquisto serio, se vogliamo rendere le nostre camminate sicure, è quello delle scarpe da trekking adatte alle nostre esigenze. A seconda del percorso, la scarpa cambia e qui urge un piccolo aiuto da parte del commesso del negozio dove andremo a comperarle. Ci sono infatti modelli da trail ultraleggeri, fino a scarponi da alpinismo per i percorsi accidentati. In più, ricordiamoci che le terremo ai piedi a lungo, motivo per cui la vestibilità deve essere impeccabile.
Attrezzatura base
Se la nostra esperienza di trekker non è solitaria, ma anzi legata a gruppi di esperti, saranno loro a consigliarci cosa portare. Ma in linea generale, di seguito le attrezzature base da avere con noi.
- Zaino da trekking – Non è uno zaino normale, in quanto ha lacci per assicurarsi meglio al busto, uno schienale solitamente traspirante, tasche strategiche per ogni evenienza. Ma anche un peso ridotto. La scelta dello zaino da trekking va fatta con attenzione, optando per modelli e taglie adeguati.
- Strumenti di navigazione – Le mappe e la bussola sembrano oggetti da vecchi esploratori, ma è importante ricordare che Google Maps spesso non prende in zone selvagge. Per questo motivo, diciamo no all’idea di affidarci alla tecnologia 5G e invece riprendiamo confidenza con gli antichi ma sempre affidabili strumenti dei viaggiatori.
- Kit di pronto soccorso – Non siamo in condizioni precarie come i naufraghi di Lost, ma nella natura più o meno selvaggia tutto può capitare. Un buon kit di primo soccorso, con disinfettante, cerotti, crema antistaminica e ciò che può essere utile alla nostra salute, è importante averlo.
- Cibo e acqua – In camminata si bruciano energie e si suda, motivo per cui bisogna restare sempre rifocillati e adeguatamente idratati. Meglio scegliere alimenti non facilmente deperibili e tenere a disposizione qualche barretta energetica a base di frutta secca ed essiccata per i cali di zuccheri che possono verificarsi in viaggio. Mai farsi mancare le scorte di acqua e, se serve, anche qualche bustina di sali minerali da sciogliere all’occorrenza nei liquidi.
- Coltello multiutensile – Il classico coltellino svizzero con vari utensili associati può rivelarsi utile in molte occasioni. Nel nostro zainetto del bravo esploratore non dovrebbe mancare.