
Il tumore del pancreas rappresenta una delle neoplasie più insidiose e complesse da affrontare, come dimostra la recente scomparsa dell’attrice Eleonora Giorgi, avvenuta oggi. In Italia, ogni anno si registrano circa 14.000 nuovi casi di questa malattia, senza sostanziali differenze tra sessi. Questo tipo di tumore, infatti, è spesso diagnosticato in fase avanzata, poiché i sintomi si manifestano quando la patologia è già progredita.
Franco Perrone, presidente dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), ha sottolineato l’importanza di affrontare questa sfida nell’ambito oncologico. “Abbiamo ancora molta strada da percorrere sia in termini di ricerca che nell’ottimizzazione delle strategie terapeutiche disponibili”, ha dichiarato, evidenziando la necessità di una collaborazione multiprofessionale per migliorare le prospettive di trattamento.
Pancreas e tumore: un’analisi approfondita
Il pancreas, un organo che si colloca tra lo stomaco e la colonna vertebrale, svolge funzioni vitali per il corpo umano. Ha una forma simile a quella di una pera e produce enzimi fondamentali per la digestione, nonché ormoni come l’insulina, che regola i livelli di zucchero nel sangue. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, il tumore al pancreas si sviluppa a causa della crescita anormale delle cellule pancreatiche, che può avvenire per varie ragioni, tra cui alterazioni genetiche.
Questa neoplasia è rara in persone sotto i 40 anni, con circa la metà dei nuovi casi diagnosticati in individui di età superiore ai 75 anni. I tumori pancreatici possono essere suddivisi in diverse categorie a seconda del tipo cellulare coinvolto. L’adenocarcinoma duttale, che rappresenta il 95% dei casi, origina dai dotti che trasportano gli enzimi digestivi. Altri tipi, meno comuni, includono i tumori neuroendocrini e quelli cistici, che insieme costituiscono il restante 5% dei casi.
Fattori di rischio e diagnosi
Le cause del tumore al pancreas rimangono in gran parte sconosciute, ma i principali fattori di rischio includono il fumo, il diabete, la pancreatite cronica e alcune condizioni ereditarie. La classificazione dello stadio della malattia dipende dalla dimensione del tumore e dalla sua eventuale diffusione agli organi circostanti o ai linfonodi. L’adenocarcinoma duttale è noto per la sua aggressività e la difficoltà nel trattamento, mentre alcuni tumori neuroendocrini tendono a presentare un’evoluzione più favorevole in termini di sopravvivenza.
Progressi nella ricerca oncologica
Nonostante le sfide, la ricerca in ambito oncologico sta compiendo progressi significativi. Recentemente, è emersa la notizia di un vaccino in fase di sviluppo contro le recidive del cancro del pancreas, testato in un trial di fase I presso il Memorial Sloan Kettering Cancer Center. Come riportato sulla rivista Nature, questo vaccino a base di RNA neoantigenici stimola la produzione di linfociti T CD8+ funzionali e di lunga durata, mirati specificamente al tumore nei pazienti affetti da adenocarcinoma duttale. Questo approccio potrebbe ritardare la recidiva della malattia dopo un intervento chirurgico di rimozione.
La lotta contro il tumore del pancreas continua, con la speranza che nuove scoperte possano portare a trattamenti più efficaci e a una migliore qualità della vita per i pazienti colpiti.