Treonina: a cosa serve e dove si trova
La treonina è uno degli 8 aminoacidi essenziali che puoi assumere esclusivamente con la dieta. Guarda le funzioni che svolge e gli alimenti più ricchi.
Fonte immagine: Unsplash / Olivia Bauso
La treonina è uno dei 20 aminoacidi (o amminoacidi) che costituiscono le proteine, macronutrienti necessari per il buon funzionamento dell’organismo che entrano in gioco in tantissimi processi, dalla costruzione e il rinnovamento dei tessuti alle difese immunitarie, dalla produzione di energia al trasporto di ossigeno.
Rappresenta uno degli 8 aminoacidi definiti essenziali, quelli, cioè, che il nostro corpo non può produrre autonomamente e deve, quindi, assumere attraverso la dieta.
Approfondiamo quali funzioni svolge la treonina all’interno del nostro corpo, qual è il fabbisogno di questo aminoacido, in quali alimenti si trova, cosa si rischia in caso di carenza e quando ricorrere agli integratori.
Treonina: cos’è
La treonina, L-treonina, è un aminoacido, cioè uno dei monomeri, molecole semplici in grado di combinarsi con altre molecole per formare macromolecole, che costituiscono le proteine.
Con un particolare legame, detto peptidico, la treonina e gli altri aminoacidi si uniscono per formare lunghe sequenze (polipeptidi): le proteine, appunto.
È uno dei 20 aminoacidi ordinari, l’ultimo in ordine di tempo ad essere stato scoperto. Fu individuata nel 1936 da William Cumming Rose, biochimico e nutrizionista americano, in collaborazione con Curtis Meyer.
Fu chiamata treonina perché ha una struttura simile a quella dell’acido treonico, un monosaccaride prodotto dell’ossidazione dell’acido ascorbico (vitamina C). Come tutti gli aminoacidi è una molecola quaternaria, ossia composta da quattro elementi: carbonio, idrogeno, ossigeno e azoto.
Insieme a fenilalanina, triptofano, metionina, lisina, leucina, isoleucina e valina, fa parte degli 8 aminoacidi essenziali, che l’organismo non è in grado di sintetizzare da solo in quantità adeguate a coprire il suo fabbisogno e deve, quindi, assumere con l’alimentazione.
La treonina è definita una molecola polare: questo significa che la catena laterale di questo aminoacido contiene gruppi carichi a pH fisiologico. Questa catena laterale può subire una reazione di glicazione o glicosilazione non enzimatica: ha, cioè, la capacità di legarsi a una molecola di glucosio.
È una caratteristica comune anche a un altro aminoacido, la serina. Questo processo è una reazione spontanea che causa un danno proteico e riduce la stabilità e la funzionalità delle proteine.
A cosa serve la treonina
La treonina è coinvolta in moltissimi processi all’interno dell’organismo, dalla produzione di anticorpi al metabolismo di nutrienti essenziali come la vitamina B12 e di alcuni neurotrasmettitori, fino allo smaltimento delle scorie da parte del fegato.
Esaminiamo in dettaglio le principali funzioni svolte da questo aminoacido.
Sintesi proteica
La treonina è uno dei componenti delle proteine, i “mattoni” che rappresentano la base di moltissimi organi e apparati, dagli ormoni al sistema immunitario. Per esempio, è un importante costituente di diverse proteine dei tessuti connettivi, come il collagene e l’elastina, quindi è essenziale per la buona salute e il buon funzionamento di pelle, ossa e cartilagini.
Funge anche da trasportatore per i gruppi fosfato delle fosfoproteine, una classe di proteine coniugate caratterizzate dalla presenza di acido fosforico esterificato con gli aminoacidi serina e treonina. Tra le fosfoproteine più note ci sono la caseina del latte, la vitellina e la fosvitina del tuorlo d’uovo, le ictuline delle uova di pesce.
La reazione chimica di fosforilazione delle proteine, che consiste nell’aggiunta di un gruppo fosfato a queste macromolecole, è molto importante perché ne regola l’attività e rende utilizzabili molte sostanze nutritive e alcune vitamine.
La treonina supporta la fosforilazione delle fosfoproteine con una funzione di trasporto, che può svolgere grazie alla sua capacità di ricevere i gruppi fosfato in corrispondenza della sua catena laterale.
Mediazione metabolica
La treonina partecipa, inoltre, a molte reazioni di sintesi che avvengono nell’organismo: entra in gioco, per esempio, nel metabolismo della creatina, un derivato aminoacidico che può essere sintetizzato dal fegato e che è utilizzato nei muscoli per rigenerare ATP, Adenosina trifosfato, una molecola che fornisce l’energia necessaria per il lavoro cellulare, durante i primi secondi della contrazione muscolare.
Prende parte anche al metabolismo degli aminoacidi glicina e serina, importanti per la produzione di collagene, elastina e tessuto muscolare, della vitamina B12, essenziale per la sintesi del DNA e per la produzione dei globuli rossi, e di alcuni neurotrasmettitori come adrenalina e colina, fondamentali per la trasmissione delle informazioni fra i neuroni.
Smaltimento delle scorie
Questo aminoacido entra anche in gioco nelle funzioni depurative del fegato perché svolge un ruolo nei processi metabolici di smaltimento delle scorie.
Il fabbisogno di treonina
Come raccomandato dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), il fabbisogno giornaliero di treonina per un adulto è di circa 0,95g/die, che per un adulto corrispondono a 15 mg/kg di peso corporeo.
Come la leucina, la valina e la lisina, anche questo aminoacido è soggetto ad ossidazione energetica più rispetto agli altri, quindi è ipotizzabile che gli sportivi abbiano necessità di assumere un quantitativo maggiore di treonina. Ma come puoi assicurartene il giusto apporto?
Treonina: in quali cibi si trova
Come abbiamo detto, la treonina è uno degli 8 aminoacidi che il nostro organismo non può produrre in modo autonomo in quantità sufficienti ma deve ricavare dalla dieta. Gli alimenti sono quindi i migliori alleati per coprire il proprio fabbisogno. Quali sono i cibi più ricchi di treonina?
Le principali fonti alimentari sono rappresentate da uova, prodotti caseari, carne e pesce. La treonina è presente soprattutto nel merluzzo, nel vitello, nel manzo, nel coniglio e nella pancetta affumicata, nella soia, nell’albume, nel parmigiano e nel grana, nel latte in polvere.
Carenza di treonina: i rischi
La carenza di treonina è un’eventualità che può interessare soprattutto chi segue una dieta vegana, che prevede la totale esclusione degli alimenti di origine animale. Questo aminoacido, infatti, è per lo più presente proprio in questi cibi, mentre è scarso negli alimenti vegetali, per esempio nel riso e negli altri cereali.
La treonina può tuttavia essere carente anche per ragioni diverse dall’alimentazione, per esempio come conseguenza di stress, infezioni e problemi di assorbimento dei nutrienti.
Quali sono le conseguenze di un deficit di treonina? Dato che questo aminoacido è coinvolto in molti processi, una sua carenza può avere effetti più o meno gravi, a seconda che sia lieve o più marcata.
I sintomi da carenza includono irritabilità, disturbi della personalità, disfunzioni neurologiche, problemi dermatologici, ipoglicemia (ridotta concentrazione di glucosio nel sangue), accumulo di grassi nel fegato.
Integratori di treonina: quando usarli e quali controindicazioni hanno
Gli integratori di L-treonina possono rappresentare un aiuto in presenza di situazioni di carenza accertata o di aumentato fabbisogno. Vengono, in genere, raccomandati soprattutto perché questo aminoacido è in grado di stimolare la sintesi di collage ed elastina, aspetto che li rende particolarmente indicati per gli sportivi, per migliorare la performance e ottimizzare i processi di recupero.
Una supplementazione di L-treonina può essere consigliata anche per la sua capacità di inibire l’accumulo di grasso nel fegato, di regolare l’attività cerebrale e di modulare il tono dell’umore, dal momento che entra in gioco nella produzione di importanti neurotrasmettitori.
Questi preparati devono, comunque, essere assunti solo in caso di reale necessità e dietro prescrizione medica, evitando il fai da te per scongiurare pericolosi sovradosaggi.
Come la carenza, infatti, anche l’eccesso di treonina ha delle controindicazioni, perché può rappresentare un rischio per la salute. È infatti correlato a un forte aumento dell’azotemia, ovvero della concentrazione di azoto non proteico nel sangue.
Questa sostanza è un prodotto di scarto del normale metabolismo proteico e un suo eccessivo accumulo si associa a problematiche anche gravi, soprattutto a carico della funzionalità renale.
Generalmente, comunque, un’alimentazione varia e completa è sufficiente a coprire il fabbisogno di treonina e degli altri aminoacidi essenziali, fondamentali per mantenere il nostro corpo in equilibrio, in salute e funzionante.