Tisane diuretiche in allattamento: sì o no?
Tisane diuretiche durante l'allattamento: se e quando è possibile consumarle.
Fonte immagine: Baby feeds on MOM's breasts | Shutterstock
La decisione in merito all’utilizzo di tisane diuretiche durante la fase dell’allattamento può rivelarsi, al pari di quella relativa al periodo della gravidanza, di particolare importanza. Alcune sostanze contenute nei rimedi naturali assunti possono essere trasmesse al neonato attraverso il latte materno e non sempre questo può rivelarsi positivo per il bambino.
L’impiego delle tisane diuretiche in allattamento deve in ogni caso essere soggetto, come accade per gli infusi e gli altri rimedi naturali consumati durante il periodo della gravidanza, al preventivo parere del proprio medico ginecologo.
Utilizzo durante l’allattamento
L’utilizzo di tisane diuretiche durante l’allattamento risente innanzitutto di alcune ostative particolari, che precedono la valutazione specifica sulla singola erba da utilizzare. L’impiego di questa tipologia di infusi potrebbe rivelarsi contrario ai generali interessi della neo-mamma, che durante il periodo di nutrimento al seno necessita dell’assunzione di molti liquidi.
Senza esagerare è possibile tuttavia valutare l’utilizzo di alcune specifiche tisane diuretiche durante l’allattamento. Non univoci sono i pareri per quanto riguarda la tisana al finocchio, consentita da alcuni ginecologi e vietata nella maniera più assoluta da altri a causa del suo contenuto di estragolo.
Perlopiù consentito l’utilizzo di malva durante l’allattamento, dalle proprietà diuretiche, lassative e calmanti, malgrado sia opportuno non esagerare con le dosi assunte nella giornata. Non presenta particolari controindicazioni l’equiseto, che pure da alcuni ginecologi è sconsigliato per la mancanza di un corpo di ricerca che ne comprovi la non dannosità durante questa delicata fase.
Altre tisane consentite durante l’allattamento
La tisana al cardo mariano vanta un’azione stimolante della produzione di latte, molto utile in caso di scarso quantitativo prodotto dalle ghiandole mammarie. Come accade per ciascuna delle erbe trattate all’interno dell’articolo è opportuno il consulto preventivo con il proprio ginecologo per valutare eventuali controindicazioni specifiche.
Consigliato durante il periodo dell’allattamento è anche l’infuso a base di anice, che oltre a vantare proprietà galattogoghe sembra doni al latte stesso un sapore più dolce e appetibile per i neonati.
Vengono indicate come stimolanti della produzione lattea anche le tisane alla galega e al fieno greco, seppure se ne raccomandi un utilizzo moderato. In generale si consiglia un’alternanza dei rimedi proposti per ridurre il rischio di dosaggio troppo elevato di alcune componenti in essi contenute.