Dieta buddista: menu e cosa mangiare
La tisana dei monaci buddisti associata a una dieta di solo riso, frutta e verdura, consente di perdere peso in modo rapido, ma non sicuro né duraturo.
La tisana dei monaci buddisti e una giusta dieta sono un metodo per perdere peso in modo semplice e rapido, con una buona garanzia di risulati visibili già dopo i primi 5-7 giorni.
Quel che si mangia durante la giornata è davvero poco e, ovviamente, questa è senz’altro la prima causa della perdita di peso: tra tutti gli alimenti introdotti, normalmente la dieta giornaliera non supera le 1.000 kcal. In più, 3 volte al giorno si deve beve una tazza della famosa tisana dei monaci buddisti, un mix di piante ed erbe aromatiche che ha azione dimagrante, disintossicante e drenate. Questi i principali componenti: loe, tulsi, citronella, tè verde, erbe e fiordaliso in petali.
Vediamo dunque quali alimenti vanno prediletti nella dieta buddista e quali sono le eventuali controindicazioni:
Dieta buddista: cibi ammessi e vietati
Lo schema di questa dieta è piuttosto semplice, anche perché gli alimenti che si possono consumare sono davvero ridotti:
- riso;
- frutta;
- verdura;
- una tazza di tisana tre volte al giorno.
Tutto va consumato assolutamente senza condimento: niente sale e nemmeno olio. Per insaporite i piatti, si possono usare la salsa di soia oppure poco gomasio. Quest’ultimo è un insaporitore tipico della cucina orientale, soprattutto giapponese, ed è fatto di semi di sesamo tostati e tritati, quindi sale marino di solito in proporzione 10 a 1: in pratica, il sale è solo una minima parte del condimento.
Nella dieta buddista, è vietato anche il consumo di carne, pesce, latte e latticini. Lo schema di un giornata tipo con questo tipo di regime è:
- colazione: 1-2 porzioni di frutta;
- pranzo: 1 piatto di riso ed 1 porzione di frutta;
- cena: riso con verdura cotta, condita con salsa di soia o accompagnato da una porzione di verdura cruda arricchita con il gomasio.
Tutti gli alimenti cotti si dovrebbero preparare al vapore, anche per evitare di dover aggiungere grassi. Tra un pasto e l’altro, infine, va bevuta la tisana, che favorisce l’eliminazione delle tossine e aiuta a eliminare i grassi e a perdere peso.
Dieta buddista, efficacia e controindicazioni
Si tratta di uno schema dietetico davvero povero e sicuramente squilibrato: non vengono assunti né grassi né proteine. La perdita di peso è praticamente assicurata vista la drastica riduzione dell’apporto di calorie quotidiano. In generale, visto che l’aumento di peso dipende dallo sbilanciamento tra le calorie introdotte con il cibo e quelle bruciate con il metabolismo basale e l’attività fisica, è evidente che riducendo drammaticamente le calorie introdotte si può senz’altro perdere peso. In ogni caso, l’effetto non sarà né sicuro né duraturo. Il vero dimagrimento è un percorso lento e progressivo basato su modifiche a lungo termine dello stile alimentare e del livello di attività fisica.
Uno schema alimentare tanto restrittivo è anche la prima causa della rapida ripresa dei chili persi, oltre che dell’inutile esposizione a potenziali effetti avversi e rischi: seppur per un breve periodo, di solito 1-2 settimane, mancherà il giusto apporto quotidiano di vitamina A, B, D, ferro e calcio.
Chi soffre di astenia, anemia e pressione bassa, dovrebbe evitare un regime dietetico così povero. Inoltre i pazienti in terapia con farmaci anticoagulanti e ipoglicemizzanti orali è bene che evitino anche di bere la sola tisana dei monaci buddisti, per l’interazione dei componenti con i farmaci che stanno assumendo.