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Tisana alla malva: benefici e controindicazioni

La tisana alla malva è un rimedio naturale efficace come espettorante, sedativo della tosse, antinfiammatorio, digestivo e lassativo. Sono molti i benefici di questa pianta officinale, di cui si usano soprattutto foglie e fiori. La ricetta per prepararla in casa è anche molto semplice e veloce ed è adatta quasi a tutti. La malva non presenta particolari controindicazioni, ma è bene non abusarne.

Tisana alla malva: benefici e controindicazioni

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Uno degli infusi più apprezzati e conosciuti è la tisana alla malva, che vanta molte proprietà benefiche per la nostra salute. La Malva sylvestris è una pianta originaria dell’Europa, del Nord Africa e dell’Asia e ha una crescita spontanea nei campi. Le parti usate come rimedi naturali sono fiori e foglie.

Dagli utilizzi per lenire la stitichezza, a quelli per sedare le irritazioni di bocca e gola, questa pianta svolge azione calmante grazie alle mucillagini che rilascia. Sono queste a renderla un valido aiuto per le condizioni già citate prima e anche per altri disturbi, sia in ambito di stomaco sia per migliorare i diffusi problemi delle vie respiratorie durante il periodo invernale.

I fiori e le foglie, come detto, sono le parti più usate per scopi medicinali, anche sotto forma di olio essenziale. Le foglie sono normalmente impiegate per le tisane, ma possono anche essere applicate localmente come cataplasmi. I semi, poi, si possono anche sgranocchiare come snack salutare.

Ma vediamo a seguire quali sono i benefici della tisana alla malva, quando si può bere e quando invece è preferibile evitarla.

Tisana alla malva: benefici

Tisana alla malva
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Il modo più semplice per adoperare la Malva sylvestris, come accennato, è come tisana per sfruttare gli effetti benefici di questa pianta officinale sulla nostra salute. E sono molte le proprietà attribuite a questa erba dai fiori viola. Di seguito i casi in cui berla:

È un ottimo antidolorifico naturale

Uno degli usi comuni della Malva sylvestris è come antidolorifico, in particolare nelle applicazioni topiche. Puoi applicare le foglie di Malva come impiastro sulla pelle alterata. Le sostanze chimiche delle foglie possono accelerare la guarigione, grazie al loro ricco contenuto vitaminico, ma possono anche offrire alcune proprietà analgesiche all’area, riducendo il dolore e il disagio.

La capacità analgesica della malva comune può essere utilizzata in molti modi in tutto il corpo, sia internamente che esternamente. Come infuso, aiuta contro i dolori della sindrome premestruale.

Può aiutare nella protezione del sistema immunitario

La Malva sylvestris può anche rafforzare il sistema immunitario prevenendo infezioni batteriche e altri agenti patogeni. Non solo il consumo di foglie come tisana possono aiutare a rinforzare il fisico, ma anche semi e integratori di Malva danno una mano in queste circostanze.

Può agire come rimedio per i sintomi di malattie respiratorie

Se soffri di una congestione alle alte vie respiratorie, usare una tisana alla Malva sylvestris  è un’ottima idea. Non solo può aumentare l’espettorazione, ma può anche lenire la gola e le ghiandole grazie alla sua azione antinfiammatoria, promuovendo anche la guarigione e un recupero più rapido.

Una tisana alla malva per lo stomaco

Per quelle persone che fanno fatica a digerire, la tisana di malva può essere il rimedio naturale per combattere questo genere di problemi. Il tè fatto con questa erba, è una leggera bevanda lassativa in grado di regolare il tuo sistema digestivo in modo non aggressivo e alleviare qualsiasi tensione a livello gastrico.

Un aiuto contro i problemi di sonno

Se fai molta fatica ad addormentarti, una tisana alla malva, o un massaggio con il suo olio essenziale ad altezza tempie e polsi, ti può aiutare a rilassare la mente e il corpo, lasciandoti scivolare in un sonno rilassante e riposante. È uno dei rimedi anti insonnia più comuni, anche se leggermente blando.

Infuso alla malva contro la cistite

La tisana alla malva si è rivelata utile anche in caso di cistite, aiutando chi ne soffre a lenire e disinfiammare le pareti vescicali. In questo caso, più che di tisana, si parla di decotto. Di seguito i dosaggi e le indicazioni per la preparazione.

  • 30 g di essiccato in un litro d’acqua.
  • Dopo aver portato a bollore per 3 minuti, si lascia in infusione coperto per 5-8 minuti
  • Si filtra e si beve non zuccherato

I tannini e antociani contenuti nella pianta svolgono azione antinfiammatoria, mentre la mucillagine ha una buona efficacia lenitiva. Il decotto può essere sorseggiato caldo, appena fatto, o anche a temperatura ambiente se lo si preferisce.

Il vantaggio di preparare un litro di infuso e di consumarlo in un intervallo di tempo di qualche ora è anche l’induzione dell’abitudine al bere. In caso di cistite, idratarsi significa favorire la diuresi che, a sua volta, facilita il lavaggio continuo delle vie urinarie.

Tisana alla malva in gravidanza

Il periodo della gravidanza mette in allarme molte donne, sicché alcune piante dovrebbero essere evitate, come la salvia e il luppolo, che contengono fitoestrogeni. Anche lo zafferano, la liquirizia, il lino e il trifoglio andrebbero tenuti distanti per i 9 mesi di gestazione.

Per combattere invece i piccoli disagi della gravidanza, alcune piante possono dare sollievo alle future mamme. La tisana ai fiori di malva, di cui abbiamo parlato in questo articolo, aiuta a combattere la stitichezza. Se combinato con il fiore di erica, aiuta a combattere i disturbi urinari.

Le tisane a base di vite rossa e amamelide aiutano a combattere la ritenzione idrica, ma è sempre preferibile chiedere consiglio al proprio medico curante prima di assumere qualunque tipo di infuso. In particolar modo, se ti è stata prescritta una terapia farmacologica, devi sapere che la malva può interagire con alcuni medicinali.

Se vuoi essere tranquilla e sorseggiare senza pensieri un buon infuso di malva, ascolta i suggerimenti del ginecologo o di un professionista. La malva è una pianta officinale piuttosto sicura per la salute, ma nei mesi di gestazione è sempre prudente lasciarsi consigliare nel trattamento dei comuni disturbi della gravidanza, da qualcuno che può darci le informazioni più corrette per il nostro caso.

Ma qualora il medico ci desse il via libera, ben vengano le ottime tisane alla malva pura, come anche quelle con limone e altra frutta per allontanare i problemi digestivi.

Principi attivi della Malva

Tisana alla malva
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La tisana di malva contiene per la maggior parte mucillagini, tannini, antociani e flavonoidi. La mucillagine è una sostanza di natura polisaccaridica che, a contatto con l’acqua, produce una soluzione viscosa: in altre parole, si idrata e forma una specie di morbido gel.

È questo a svolgere un’azione meccanica utile a favorire lo scorrimento del muco nelle vie respiratorie, dando sollievo a bambini e adulti affetti da faringite, tonsillite e bronchite accompagnate da tosse secca o grassa.

La stessa azione meccanica favorisce a livello intestinale la normale motilità: il transito intestinale attivo è essenziale per la regolarità quotidiana.

L’azione antinfiammatoria della tisana di malva, infine, è assicurata dalla buona concentrazione di tannini e antociani.

Ci sono controindicazioni?

La tisana alla malva non ha particolari controindicazioni. Tuttavia, è bene non bere più di 3 tazze al giorno ed evitare di consumarla durante l’allattamento, poiché potrebbe dare un sapore poco gradevole al latte.

Ricetta della Tisana alla Malva

L’infuso di malva si può preparare con il mix di foglie e fiori essiccati, quindi può essere acquistato sfuso in erboristeria o farmacia, oppure realizzato con le bustine preconfezionate. Nel caso in cui si opti per le erbe sfuse, è necessario prestare attenzione alla quantità per tazza:

  • 1 tazza di tisana si prepara mettendo in infusione due cucchiaini da caffè di malva essiccata, in 200 ml d’acqua bollente.

La tisana è buona ed efficace se consumata calda, quindi chi non avesse a disposizione una tazza munita di coperchio, dovrebbe preparare l’infuso in una teiera chiusa. La malva può essere dolcificata a piacere con un cucchiaino di zucchero o di miele, o con dolcificanti naturali e ipocalorici.

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