Tisana digestiva in gravidanza: si può bere?
Tisana digestiva in gravidanza: quali è possibile bere e quali sono le possibili controindicazioni.
Fonte immagine: Peperoni mint | Shutterstock
L’assunzione di una tisana digestiva in gravidanza è soggetta ad alcune importanti restrizioni. Importante è soprattutto la corretta individuazione della o delle erbe coinvolte nella sua preparazione, così da valutarne le eventuali controindicazioni e la conseguente opportunità o meno di un suo utilizzo.
Importante è poi considerare il fatto che il ricorso alle tisane digestive in gravidanza è sconsigliato, così come in generale per quanto riguarda gli infusi, finché non siano trascorsi i primi tre mesi dal concepimento.
In caso di forti nausee alcune delle tisane proposte potrebbero rivelarsi utili contro i tipici malesseri mattutini che caratterizzano i primi mesi di gravidanza. Qualora si intendesse provare comunque a calmarne gli effetti attraverso l’assunzione di tali infusi è raccomandato il consulto preventivo con il ginecologo che segue la gravidanza.
Tisane digestive ammesse
Premesso che l’assunzione di qualsiasi tisana digestiva debba avvenire sotto controllo del proprio ginecologo, tra gli infusi di solito consentiti rientra quello realizzato con foglie di salvia.
Forse la più consigliata per trattare i problemi digestivi, la tisana alla salvia favorisce le secrezioni gastriche stimolando la digestione. Da utilizzare con moderazione a causa della presenza di chetoni e tujoni, tossici per l’organismo se assunti a dosi elevate.
Utile per la digestione e la riduzione della formazione d’aria nello stomaco la tisana alla menta, seppure anche in questo caso sia bene non esagerare con l’assunzione giornaliera.
Limitazioni nelle quali incorre anche la tisana alla camomilla. Attenzione in questo caso al tempo di infusione (non superiore ai 4-5 minuti) e al volume giornaliero: una quantità eccessiva al giorno può provocare la stimolazione delle contrazioni.
È in generale consigliato il consumo in gravidanza della tisana all’anice, non presentando per la gestazione controindicazioni specifiche. Resta tuttavia valido il presupposto che prima della sua assunzione è opportuno il consulto con il proprio medico ginecologo.
Tisane digestive vietate o a forti limitazioni
Sono sconsigliate durante la gravidanza, così come durante la successiva fase di allattamento, le tisane digestive a base di genziana e di carciofo. stesso discorso è valido per quanto riguarda l’infuso di ortica, le cui proprietà possono agire stimolando le contrazioni uterine.
Più complesso il quadro che riguarda le tisane digestive a base di finocchio e di zenzero. La prima è al centro di un acceso dibattito in merito alla sua presunta pericolosità. Alcuni medici ne autorizzano l’utilizzo in quanto ritengono la presenza di estragolo a livelli non tali da sollevare reali preoccupazioni, mentre altri ginecologi ne vietano l’uso in base a quanto indicato dall’Agenzia Europea per la Sicurezza dei Farmaci.
La tisana allo zenzero è anch’essa, al pari della tisana al finocchio, al centro di un dibattito in merito alla sua eventuale pericolosità. Malgrado sia da alcuni ginecologi autorizzata può rivelarsi opportuno utilizzare altri rimedi naturali. Possibili controindicazioni sono infine riferite alla possibile manifestazione di diabete gestazionale.