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Cos’è la timidezza delle chiome

La timidezza delle chiome è un fenomeno messo in atto da alcuni tipi di alberi, le cui fronde non si sfiorano né avvicinano, lasciando uno spazio ben definito. Ma per quale motivo le chiome degli alberi mantengono questa distanza?

Cos’è la timidezza delle chiome

Fonte immagine: Pixabay

Se in questo momento ti trovi in un bosco o in un parco, prova ad alzare lo sguardo: potresti assistere a un fenomeno speciale chiamato “crown shyness” o, in italiano, “timidezza delle chiome”. Probabilmente non lo avevi mai notato, ma alcune specie di alberi sembrano mostrare una sorta di reciproco rispetto, che porta le loro ampie chiome a mantenere una certa distanza le une dalle altre, senza mai sfiorarsi o intrecciarsi.

Proprio questo fenomeno ha ispirato numerosi studi e ricerche, ma nonostante gli sforzi, non è ancora chiaro perché gli alberi mantengano questa sorta di timida e rispettosa distanza.

Quel che sappiamo con certezza è che quella della timidezza delle fronde è un’immagine emozionante e suggestiva.

Mantenendo la distanza, le chiome degli alberi vanno infatti a formare degli spazi vuoti che ricordano fiumi o ramificazioni color cielo, un mosaico naturale che non manca di sorprenderci ogni volta che lo ammiriamo.

In questo articolo scopriremo qual è il significato della timidezza delle chiome e quali sono le cause più plausibili all’origine di questo suggestivo fenomeno.

Quali sono le cause della Timidezza delle chiome?

timidezza delle corone alberi
Fonte: Pixabay

Sin dagli anni ‘20, molti scienziati hanno cercato di comprendere e spiegare le origini di questo fenomeno. Dalle analisi e dagli studi condotti fino ad oggi, è emerso chiaramente che, il più delle volte, la timidezza della corona interessa alberi della stessa specie.

Tuttavia, il fenomeno potrebbe verificarsi anche tra alberi adiacenti appartenenti a famiglie botaniche differenti.

Come vedremo più avanti, inoltre, questa sorta di distanza sociale non viene messa in pratica da tutti gli alberi, ma solo da alcune varietà ben precise.

Ma tornando alla nostra domanda, perché le chiome degli alberi non si toccano? Ecco tre delle spiegazioni più plausibili.

Teoria dell’abrasione

La prima teoria, probabilmente la meno romantica ma anche una delle più accreditate, è quella secondo cui alberi dalle fronde molto ampie finiscano per urtare i propri rami laterali gli uni contro gli altri, specialmente durante le giornate di forte vento. Ciò comporta una sorta di potatura naturale delle estremità.

Fuga dall’ombra

La seconda possibile causa della timidezza della corona si collega alla capacità delle piante di percepire la luce. Spieghiamo meglio: piante molto vicine tra loro possono mettere in atto il cosiddetto fenomeno di “fuga dall’ombra”, dovuto alla presenza di fotorecettori (detti “fitocromi”), che percepiscono due lunghezze d’onda (rosso e rosso-lontano). I fotorecettori possono percepire la presenza di un albero vicino attraverso delle modifiche nella qualità e quantità di luce e della presenza di ombra.

Di conseguenza, in virtù del fenomeno di fuga dall’ombra, la pianta smetterà di espandersi lateralmente, dando priorità allo sviluppo in verticale.

Distanziamento sociale e timidezza delle chiome

Infine, una terza teoria ricollega la timidezza delle fronde a una sorta di distanziamento sociale, sapientemente messo in atto dagli alberi per difendersi da parassiti, insetti o animali che si nutrono delle loro foglie.

Mantenendo una certa distanza gli uni dagli altri, gli alberi impedirebbero a questi animali di passare da una pianta all’altra.

Così facendo, sono in grado di proteggersi da parassiti e persino dalla propagazione delle malattie.

Quali alberi praticano il “distanziamento della corona”?

Come anticipato, non tutte le piante e non tutti gli alberi mettono in atto questo rispettoso meccanismo.

Perlopiù, la crown shyness riguarda gli alberi che crescono nelle foreste tropicali molto fitte.

Fra quelli che adottano questo tipo di comportamento rientrano alcune tipologie di eucalipto, le mangrovie, alcuni pini e le conifere.

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