Il tiglio, pianta appartenente alla famiglia delle Tiliaceae, è apprezzato per le proprietà e per i benefici – diffusamente accettati dalla medicina naturale – che derivano dal suo fiore (anche la sua foglia e il legno di tiglio, essiccati, sono sfruttati in campo medico). A lungo usato per alleviare i nervi e l’insonnia, i vantaggi che apporta non si riducono solo a tali ambiti.
Non esente da controindicazioni, il tiglio è in grado di alleviare un gran numero di malattie. È un’ottima erba per i bambini grazie alla sua delicatezza, ma è altrettanto benefica per gli adulti. Per cosa fa bene il tiglio? Ecco i suoi possibili usi che, contrariamente a quanto potrebbe sembrare, non si riducono al solo sistema nervoso.
Il tiglio è originario di gran parte dell’Europa e dell’Asia occidentale. È un albero di considerevoli dimensioni che si utilizza per la sua eleganza anche per impreziosire i viali di molte città europee. Le sue foglie sono lisce e non coperte da peluria, i suoi fiori, piccoli e di colore giallo-verde, sono particolarmente profumati.
Interessante è la sua storia o, meglio, la leggenda che aleggia intorno a tale arbusto. Secondo gli antichi greci, il tiglio era la dimora di Afrodite, dea dell’amore e della bellezza. Le virtù dell’albero vengono, inoltre, già decantate da Omero, Orazio, Virgilio e Plinio. Infine, nell’ambito della mitologia romana, il tiglio era un simbolo non solo dell’amore, ma anche della fedeltà tra coniugi.
Le proprietà ed i conseguenti benefici che il tiglio apporta alla nostra salute sono numerosi. È un antispasmodico ed ha effetto sonnifero e rilassante grazie al suo considerevole contenuto di acido caffeico, eugenolo, limonene e nerolo oltre che quercetina e terpineolo. In sostanza:
Quando prendere il tiglio? Ve lo spieghiamo dettagliatamente di seguito in base ai diversi scopi.
Date le premesse, numerosi sono i possibili usi del tiglio, a seconda di quello che è il beneficio del quale si vuole godere.
Nel caso in cui lo si voglia sfruttare come rilassante e/o sonnifero, basta bere una tazza di tisana al tiglio ogni giorno prima di coricarsi. Per sfruttare, invece, il suo potere calmante nei confronti dei sintomi dell’intestino irritabile o spasmi, specie se dovuti ad ansia, si consiglia di bere 2 o 3 tazze al giorno di infuso di tiglio, circa 15 minuti dopo i pasti.
Se ne possono bere da 2 a 3 tazze al giorno per combattere le infiammazioni o sgonfiare i muscoli o gli organi infiammati riducendone il dolore. La stessa quantità si può bere per approfittare del sollievo che regala nel caso di numerose tipologie di dolore, per godere della sua azione rilassante, antispasmodica o antinfiammatoria. Si avrà, così, tregua da mal di testa, mal di pancia e non solo.
Non tutti lo sanno, ma il tiglio ha efficacia anche nel campo della bellezza. Se ne può ottenere una lozione struccante utile a rimuovere le impurità semplicemente mettendo a bollire due cucchiai di fiori secchi per bicchiere d’acqua. Una volta freddo il composto, basterà applicarlo con una garza sul viso.
In gastronomia, infine, le giovani foglie di tiglio vengono sfruttate per la preparazione di bevande e liquori, basi di cottura, farine, insalate e dolci.
Oltre ad essere un alimento nutriente e piacevole al palato, il miele di tiglio ha un uso riconosciuto per il trattamento dei disturbi dell’insonnia. È infatti ricco di flavonoidi e contiene farnesolo, entrambi responsabili del suo effetto calmante. Ricco di oligoelementi tra cui potassio, calcio e manganese, si distingue per il suo colore giallo paglierino e per il suo profumo accattivante.
Il suo sapore, ancora, è deciso e vanta note mentolate e balsamiche. Lo si può usare per dolcificare bevande quali tè e tisane, ma si può anche gustare a colazione, spalmato sul pane o sulle fette biscottate.
A cosa serve il tiglio in gocce? Esercitando effetto sedativo sul nostro sistema nervoso, se ne può approfittare per diversi scopi. In commercio esiste sotto forma di gocce, appunto, in grado di aiutare i soggetti ansiosi, stressati o nervosi.
Vi si può ricorrere in caso di insonnia, o di sintomi riconducibili alla sindrome del colon irritabile, se dovuta ad uno stato ansioso. Quante gocce di tiglio per ansia? Per quanto riguarda le dosi, chiedete consiglio al medico su quelle indicate nel vostro caso.
Per realizzare una tisana al tiglio utile per contrastare l’insonnia e favorire un tranquillo riposo notturno, provate questa ricetta. È dolce, leggera e ha un sapore delicato che piace a tutti.
Per avere una bevanda più efficace, potete lasciarla in infusione più a lungo. Potete bere la tisana calda, tiepida o fredda. Aggiungendola all’acqua della vasca prima di fare il bagno, godrete di un piacevole momento di relax.
Un cenno merita il legno di tiglio, un tipo di legname particolarmente amato dai falegnami per la sua facilità di lavorazione. È infatti facile da piallare, da segare, da inchiodare e da incollare. Semplice perfino da verniciare, si presta a diverse lavorazioni.
Ma ciò che interessa, in questa sede, sono le proprietà che il legno del tiglio esercita sulla nostra salute. È sfruttato, infatti, per trattare disturbi epatici, della cistifellea e per contrastare la cellulite.
La corteccia dell’albero, in particolare, avrebbe proprietà coleretiche (stimolerebbe la produzione di bile) grazie alla sua particolare composizione.
Si raccomanda di non abusare del tiglio e, magari, di alternarlo ad altre erbe dagli effetti simili come passiflora o camomilla per approfittare dello stesso potere rilassante, o della menta, per le sue proprietà digestive. Tra le sue controindicazioni rientra la possibilità che possa abbassare la pressione sanguigna. Prima di assumerlo, quindi, è bene assicurarsi di non soffrire di tale problematica per non incorrere in potenziali rischi per la salute.
Inoltre, se assunto in dosi eccessive, può avere un non gradito effetto diuretico e potrebbe influire sulla capacità del corpo di eliminare il litio. L’aumento della quantità di quest’ultimo nel corpo, può creare gravi effetti collaterali. Oltre ad essere sconsigliato ai cardiopatici, le donne in stato interessante e che allattano dovrebbero evitarlo. Può provocare, infine, in chi è allergico ad uno dei suoi principi attivi, reazioni allergiche.