
Chi sono i beneficiari del bonus (www.greenstyle.it)
Una nuova iniziativa governativa si prepara a dare un importante supporto a una categoria di lavoratori spesso trascurata e sottovalutata.
Colf, badanti e baby-sitter, figure fondamentali per il benessere delle famiglie italiane, riceveranno un bonus annuale di 1.300 euro, immediatamente disponibile e con una procedura semplice per la richiesta. Questo intervento si inserisce nel più ampio contesto di politiche sociali mirate a sostenere le fasce più vulnerabili della popolazione e a riconoscere il valore del lavoro “umile”.
I destinatari di questo bonus sono i lavoratori domestici, una categoria che comprende colf, badanti e baby-sitter, che svolgono un ruolo cruciale nella vita quotidiana delle famiglie italiane. Purtroppo, questi professionisti sono spesso esclusi dalle detrazioni automatiche in busta paga, poiché i datori di lavoro non agiscono come sostituti d’imposta. Questo si traduce in stipendi lordi privi di trattenute fiscali e nella mancanza di rimborsi diretti che possano arrivare sul conto corrente. Il nuovo bonus rappresenta una risposta diretta a questa situazione, permettendo a chi lavora in ambito domestico di ricevere un aiuto concreto.
Come funziona il bonus
Il bonus, che si articola attraverso il modello 730/2025, consente a questi professionisti di recuperare fino a 1.300 euro in un’unica soluzione. È importante sottolineare che il trattamento integrativo, comunemente noto come bonus IRPEF da 100 euro al mese, è anche accessibile ai lavoratori domestici, ma con modalità specifiche. Poiché i datori di lavoro non versano imposte al posto dei lavoratori, il rimborso può essere ottenuto esclusivamente tramite la dichiarazione dei redditi.
Per poter accedere al bonus, il reddito complessivo del lavoratore nel 2024 deve non superare i 15.000 euro. Questa cifra è stata stabilita per garantire che il sostegno vada a chi ne ha veramente bisogno, evitando di sovraccaricare le finanze pubbliche con richieste da parte di chi ha redditi più elevati. Una volta inviata la dichiarazione e approvata dall’Agenzia delle Entrate, il pagamento avviene in modo diretto e senza complicazioni, accreditando la somma direttamente sul conto corrente del lavoratore.

La richiesta del bonus è un processo relativamente semplice. È sufficiente compilare correttamente il modello 730, allegando i documenti richiesti e fornendo i dati necessari. È fondamentale che i lavoratori domestici prestino particolare attenzione a questa fase, poiché ogni errore potrebbe comportare ritardi nel rimborso o, nel peggiore dei casi, la perdita del diritto al bonus. Le scadenze fiscali sono da tenere in considerazione, in quanto il rimborso viene concesso solo se tutte le condizioni sono soddisfatte.
Bonus figli a carico: un ulteriore sostegno
Oltre al trattamento integrativo, i lavoratori domestici possono beneficiare anche di un ulteriore bonus legato alla presenza di figli fiscalmente a carico. Questa somma, pari a 100 euro, è destinata ai lavoratori con un reddito annuo non superiore a 28.000 euro e solo se l’imposta lorda supera la detrazione spettante per lavoro dipendente. Questo bonus rappresenta un ulteriore aiuto per le famiglie con responsabilità familiari, contribuendo a ridurre il carico fiscale di chi ha redditi medio-bassi.
Per accedere a questo contributo, è necessaria la cosiddetta “capienza fiscale”, che permette di sfruttare al massimo le detrazioni disponibili. Come per il bonus principale, anche questo importo viene liquidato insieme agli altri crediti d’imposta e non è vincolato a un contratto specifico. Tuttavia, è essenziale che i lavoratori indichino correttamente i dati familiari e reddituali nella dichiarazione.
L’introduzione di questo bonus rappresenta un passo significativo verso il riconoscimento del valore del lavoro domestico e delle sue implicazioni socio-economiche. In un contesto in cui molti lavoratori con contratti precari e mal retribuiti si trovano ad affrontare difficoltà economiche, il bonus “lavoro umile” offre un sostegno immediato e tangibile. Questa iniziativa non solo mira a migliorare le condizioni economiche di chi lavora in casa, ma contribuisce anche a valorizzare un settore spesso invisibile, riconoscendo il contributo fondamentale che questi professionisti offrono alla società.