Thailandia: 100 elefanti sfruttati trovano la libertà grazie alla pandemia
La pandemia da coronavirus porta alla liberazione di 100 elefanti impiegati in attività commerciali, tornati nei loro villaggi di origine in Thailandia.
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La pandemia globale da coronavirus regala la libertà agli elefanti. È questa la notizia che proviene dalla Thailandia, dove circa 100 pachidermi torneranno a un’esistenza ben più compatibile con la loro natura, grazie anche all’impegno di Save Elephant Fondation.
In Thailandia è ancora purtroppo diffusa l’usanza di impiegare gli elefanti in attività commerciali, come ad esempio l’intrattenimento con i turisti. Data la pandemia in corso, e il calo del giro di affari per queste organizzazioni commerciali, i pachidermi hanno rappresentato un costo insormontabile da sostenere. Lo stesso è accaduto in alcuni santuari, dove gli elefanti trovano solitamente un riparo sicuro e un’esistenza serena: la riduzione del numero di visitatori ha reso difficile la loro gestione.
Per risolvere questa situazione, così come riferisce il New York Post, Save Elephant Foundation è scesa in campo con due utili iniziative. La prima una raccolta fondi per poter garantire cibo e nutrimento agli elefanti ancora ospitati in santuari o strutture turistiche. La seconda un vero e proprio “ritorno a casa” dei pachidermi, condotti in un lungo viaggio fino ai loro luoghi di origine.
Dallo scorso mese, infatti, i volontari stanno aiutando gli elefanti a compiere il tragitto da Chiang Mai ai villaggi di Mae Chaem, dove i pachidermi sono normalmente ben visti dalle popolazioni locali: i membri della minoranza Karen sono soliti condividere i propri villaggi con questi animali, in pieno equilibrio.
Sadudee Serichevee, uno degli abitanti di questo villaggio e proprietario del piccolo parco Karen Elephant Experience Park, ha espresso entusiasmo per questa iniziativa:
Questi animali non hanno avuto per 20 anni la possibilità di tornare a casa. Mi sono apparsi molto felici di essere tornati qui, si sono lanciati in versi allegri, si sono diretti verso il laghetto vicino al villaggio e hanno giocato con i nostri figli.
Non è dato sapere se questi elefanti potranno riadattarsi completamente alla vita selvatica, poiché cresciuti e rimasti perlopiù in cattività. Tuttavia ora possono approfittare di una vita più agevole, di pasti sempre ricchi e abbondanti e del supporto di cittadini che ne riconoscono il valore. Così ha spiegato Saengduean Chailert, fondatore di Save Elephant Foundation:
Non sappiamo quando il COVID-19 se ne andrà. Quindi questo è il nostro compito: aiutare a nutrire questi elefanti, “licenziati” a causa della pandemia.
Fonte: New York Post