Terriccio per vaso
Un buon terriccio è alla base di ogni rigogliosa coltivazione in vaso, ma come creare da soli il giusto mix per un suolo davvero fertile? È questa la domanda che, almeno una volta, sarà sicuramente sorta fra gli appassionati di orto e di giardinaggio. Non sempre il terriccio in vendita è infatti in grado di esaudire tutte le proprie necessità di semina e, di conseguenza, bisogna creare in autonomia la composizione più adatta alle piante che si vuole coltivare. Ma come fare?
Creare un terriccio per coltivazione non è di certo operazione complessa. Al contempo, però, è necessario conoscere le caratteristiche e le necessità delle piante o degli ortaggi che si vorranno piantare. Innanzitutto, il tipo di PH preferito – tendente al basico oppure acido – dopodiché la resistenza ad acqua e piccoli ristagni, per comprendere quanto il suolo debba essere drenante. Non meno importante, inoltre, è la distribuzione di sostanze nutritive a seconda delle esigenze dei vegetali prescelti. Di seguito, qualche informazione utile.
Come già accennato, in commercio è possibile trovare diverse tipologie di terriccio già pronto, pensate ad assolvere alle esigenze più comuni di coltivazione. A volte queste soluzioni però non bastano, soprattutto quando si ha a che fare con piante dalle necessità molto specifiche di crescita. Altre, invece, non si tratta di una strada perseguibile per ragioni economiche oppure ambientali. In questi casi, è sicuramente possibile procedere in autonomia, ricreando da zero il proprio mix preferito.
Anche quando si ha a che fare con delle piante molto rustiche, e quindi capaci di resistere anche a un suolo non propriamente ottimale, è utile pensare alla qualità del terriccio. In linea generale, affinché possa aiutare i vegetali a crescere rigogliosi, il terreno per il vaso dovrebbe rispondere ad alcune caratteristiche:
Di norma, un buon terriccio per vaso non prevede unicamente la presenza di terra, ma di diversi elementi che possono favorire la crescita della pianta. In particolare:
Il cosiddetto terriccio universale rappresenta la soluzione più diffusa per la coltivazione di piante ornamentali e di ortaggi in vaso. Così come suggerito dal suo nome, presenta delle caratteristiche che tendono ad adattarsi alle necessità dei più svariati vegetali, rappresentando così una soluzione unica per molte piante diverse. Ma come crearlo in autonomia?
Come facile intuire, le quantità variano a seconda della capienza del vaso che si vorrà riempire, di conseguenza non si fornirà il quantitativo in grammi, bensì in parti. Per un buon terriccio generico fai da te, è utile mescolare:
Prima della semina oppure del trapianto delle piante prescelte, è inoltre utile trattare il terriccio creato per l’eliminazione di larve o parassiti dannosi. Per farlo, si può inumidire leggermente il terreno con una soluzione di olio di neem e sapone molle potassico, mescolando 5 ml dei rimedi naturali ogni litro d’acqua. È più che sufficiente nebulizzare la soluzione con un erogatore spray direttamente sul terreno, lasciando poi riposare un paio di giorni prima della semina o del trapianto.
Molte piante richiedono la germogliazione in semenzaio prima del trasferimento in dimora definitiva, perché tendono a non spuntare facilmente direttamente nel comune da suolo. Per creare un buon terriccio da semenzaio, è sufficiente mescolare:
Come già specificato, anche per il ricorso al semenzaio bisogna verificare il PH più favorevole per le piante prescelte, eventualmente aggiungendo delle piccole porzioni di torba per abbassarlo.
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