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Terrario piante: cos’è e come farlo

La moda del terrario piante è tra le più originali e carine per tenere in casa i nostri arbusti, ma in modo più creativo. Di solito, il contenitore del terrario è un vaso di vetro dove si adagia il terriccio e poi le piantine. Ma ci sono anche tanti modi per decorare gli spazi interni con sassi e conchiglie per rendere questo oggetto un vero e proprio complemento di arredo.

Terrario piante: cos’è e come farlo

Fonte immagine: Pixabay

Il terrario piante non è solo un contenitore per i nostri arbusti, ma è anche un oggetto di arredo, un contenitore trasparente che può diventare il nostro giardino. Da qualche anno a questa parte è divenuto di moda tenerne uno o più modelli in casa. Un bel modo per portare la natura anche in città e, soprattutto, tra le quattro mura domestiche.

Si possono trovare in commercio, nei negozi di fiori più forniti, terrari piante già pronti, allestiti su più strati e di grandezze differenti. Ma è anche possibile acquistare vasi in vetro e occorrente per farne di originali e personali anche con il fai da te, così da avere il proprio modello unico ed inimitabile.

Cos’è un terrario piante

Il terrario piante, o terrarium, è un vaso trasparente, quasi sempre in vetro, di misure e forme diverse, che viene riempito con vari materiali. Di norma, sul fondo va depositato uno strato di ghiaia o argilla espansa, seguiti a salire da uno di carbone vegetale e uno di terriccio comune. Poi, naturalmente, vanno inserite delle piantine adatte.

Si possono anche decorare gli spazi tra una pianta e l’altra con sassi e conchiglie, o anche oggetti mini e pezzetti di legno o coccio per un effetto shabby molto gradevole. Il terrarium è un piccolo ecosistema autosufficiente, che si presta a contenere piante di piccola misura, che gradiscono alti livelli di umidità e scarsa illuminazione.

Le migliori specie vegetali per un terrario sono infatti muschi e piante grasse, come il Pothos e l’agave, o l’aloe vera, ma anche felci, Dracaena sandriana, o bambù della fortuna, violetta africana. La manutenzione richiesta non è eccessiva, il risultato molto scenografico. E possiamo anche riciclare vecchi barattoli di vetro per un terrarium formato ridotto.

Di bello c’è che i nostri giardini sotto vetro, nome che i terrari hanno meritato a giusto motivo, ci permettono di decorare casa, ma anche di vedere da vicino crescita e propagazione delle piantine. Ma sono anche una bella idea regalo per chi vuole avere un tocco di verde anche sui mobili di casa.

Fare terraio piante
Fonte: Pixabay

Come fare un terrario piante: costo e kit per realizzarlo

Per fare un terrario piante con le nostre mani, avremo bisogno di pochi materiali, tutti reperibili nei negozi di hobbystica e in quelli di articoli per giardinaggio. Come detto, per quanto riguarda i contenitori, possiamo anche riciclare quelli in vetro trasparente che non usiamo per altro. Ci serviranno:

  • Contenitore in vetro senza fori di drenaggio, con o senza coperchio
  • Ghiaia da acquario o argilla espansa
  • Carbone vegetale attivo
  • Piante da terrario
  • Miscela per terrario (di norma contiene terriccio e sostanze utili per la salute delle piante)
  • Strato di muschio in fogli
  • Elementi decorativi, facoltativi

La prima cosa da fare è accertarsi che il vaso sia pulito e asciutto, dopo foderiamo il fondo con uno strato di 3 cm di ghiaia o argilla per favorire il drenaggio. In secondo luogo, versiamo una manciata di carbone vegetale attivo. Ci servirà sia a migliorare il drenaggio, sia ad evitare cattivi odori. Ora aggiungiamo uno strato di muschio in fogli.

Si tratta di uno strato utile ad evitare che gli altri due si mescolino col terriccio, che aggiungeremo subito dopo, prima di inserire le piantine. È possibile che queste vadano potate a livello di radici, per fare in modo che si alloggino correttamente nel terrario. Tale operazione ritarda anche la crescita della pianta, in modo da mantenere il terrario a misura nel tempo, senza altre potature superiori.

In ultimo, decoriamo il terrarium con ciottoli, oggetti e conchiglie. Poi irrighiamo, un’operazione che va ripetuta nel tempo ma solo quando il terriccio è asciutto, per dare sostegno alle piante. E infine alloggiamo il nostro giardino sotto vetro in una zona di casa luminosa ma non a contatto diretto con i raggi solari.

Se abbiamo a che fare con un terrario chiuso, è nostra cura ispezionare la formazione di condensa in modo regolare. Una volta al mese circa, togliamo il coperchio per favorire il ricambio dell’aria e far asciugare i residui di umido.

 

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