Greenstyle Ambiente Animali Tenia cane: cause, sintomi, cure

Tenia cane: cause, sintomi, cure

Quando si parla di tenia nei cani, si pensa sempre al Dipylidium caninum, la tenia che nei cani (e gatti) viene trasmessa dall'ingestione di pulci infette. Tuttavia esistono anche altri tipi di cestodi che possono colpire i nostri cani, anche se alcune sono più frequenti solo nei cani che vivono in campagna o in ambienti rurali.

Tenia cane: cause, sintomi, cure

Per qualche strano motivo, nei cani si vede meno spesso la tenia. Non è che la tenia del cane non sia mai diagnosticata, ma è meno frequente la sua comparsa. Forse perché nei nostri cani di città si tende ad applicare più spesso l’antipulci rispetto a quanto non si faccia nei gatti.

E nei nostri cani di città la tenia più comune è il Dipylidium caninum, la tenia che i cani di solito contraggono ingerendo pulci infette. Tuttavia esistono anche altri tipi di tenie, ma sono più tipiche dei cani che frequentano ambienti rurali o boschivi.

Tenia cane: tipi

Tenia nel cane di campagna

Andiamo a vedere i principali tipi di tenia nel cane (ce ne sono molti di più rispetto alle tenie dei gatti).

Tenia cane: Dipylidium caninum

La tenia più frequente nei nostri cani è la Dipylidium caninum. Nota anche come tenia cucumerina, si trasmette tramite l’ingestione di pulci o pidocchi infestati, ospiti intermedi. La tenia adulta si sviluppa nell’intestino: la tenia si ancora con lo scolice alla parete intestinale e comincia a produrre le uova. Queste ultime sono raccolte in sacchettini biancastri noti come proglottidi.

Le proglottidi appena emesse sono biancastre e si muovono. Man mano che stanno all’esterno si seccano e diventano giallastre, assomigliando a chicchi di riso. Il periodo di prepatenza dura 2-3 settimane: è il periodo che intercorre fra il momento dell’infestazione e il rilascio di proglottidi. Spesso non provoca sintomi, ma talvolta causa perdita di peso, diarrea, appetito aumentato e blocco intestinale.

Taenia crassiceps, Taenia hydatigena, Taenia multiceps, Taenia pisiformis e Taenia serialis

Questi tipi di tenia (Tenia spp.) differiscono fondamentalmente per gli ospiti intermedi:

  • T. crassiceps: ospite definitivo cane; ospite intermedio roditori (visceri)
  • T. hydatigena: ospite definitivo cane; ospite definitivo cavalli, maiali e ruminanti selvatici (visceri)
  • T. multiceps: ospite definitivo cane; ospite definitivo pecore (cervello e midollo spinale)
  • T. pisiforme: ospite definitivo cane; ospite definitivo coniglio (visceri)
  • T. serialis: ospite definitivo cane; ospite definitivo conigli e roditori (tessuto connettivo sottocutaneo e intramuscolare)

I cani si infettano nutrendosi degli ospiti intermedi infestati. Per quanto riguarda il periodo di prepatenza, per la T. pisiformis è di 1,5-2 mesi dopo l’infezione. Le uova, se l’ambiente ha le giuste condizioni di temperatura bassa e alta umidità, possono rimanere vitali un anno. Tuttavia non sopportano bene le alte temperature. Se le condizioni non sono ottimali, perdureranno solo 1 settimana.

Solitamente non provocano grossi sintomi negli animali. Spesso asintomatiche, a volte causano diarrea e dimagrimento.

Echinococcus granulosus

L’Echinococcus granulosus ha un ciclo con ospiti definitivi, carnivori selvatici o cani domestici e ospiti definitivi, ungulati e pecore. Gli adulti vivono nell’intestino tenue degli ospiti definitivi. Il cestode produce uova contenute nelle proglottidi che vengono liberate nell’ambiente.

Qui l’ospite definitivo le ingerisce e dalle uova emergono larve che migrano nei tessuti formando cisi idatidee. L’ospite definitivo si infetta mangiando la carne cruda di prede contaminate.

In realtà nei cani e gatti per il multilocularis, l’Echinococco non provoca sintomi. Raramente sono stati segnalati casi di echinococcosi alveolare in cani che erano stati così sfortunati da fungere da ospiti intermedi occasionali.

Il periodo di prepatenza dura 1-2 mesi.

Mesocestoides spp.

I Mesocestoidi sono tenie che hanno un ciclo vitale con due ospiti intermedi e un ospite adulto. L’adulto vive nell’intestino tenue di cani e gatti. Sono questi a produrre proglottidi piene di uova. Non si sa esattamente quale sia il primo ospite intermedio.

Il secondo, invece, varia da lucertole a serpenti, passando per uccelli, roditori e anche cani e gatti. Ciò vuol dire che cani e gatti possono essere sia ospiti definitivi che intermedi, tanto per complicare le cose.

Quando cani e gatti sono ospiti definitivi, si parla di forma intestinale, spesso asintomatica. Come ospiti intermedi, invece, i sintomi sono più gravi. La mesocestodiasi peritoneale provoca anoressia, dimagramento, ascite, vomito, diarrea e tachipnea.

Raramente si ha edema dello scroto. Come periodo di prepatenza abbiamo 3 settimane.

Diphyllobothrium latum

Anche il Diphyllobothrium latum e dendriticum possono infestare cani e gatti come ospiti definitivi. Anche qui abbiamo due ospiti intermedi, con talvolta anche ospiti paratenici che servono solo per trasportare la parassitosi.

Questa volta cani e gatti si infestano mangiando pesci contaminati. La tenia adulta poi vive nell’intestino tenue. Causa sintomi come dimagramento, diarrea e vomito. Il periodo di prepatenza è di 3-4 settimane.

Spirometra spp.

Ricordiamo infine la Spirometra, altro cestode con ciclo vitale indiretto composto da due ospiti intermedi, a volte ospiti paratenici e ospiti adulti che sono rappresentati da cani e gatti. Solitamente secondi ospiti intermedi sono anfibi, rettili, uccelli e piccoli mammiferi.

Come sintomi abbiamo dimagrimento, diarrea e vomito. Però questo succede quando cani e gatti sono ospiti definitivi. Come ospiti intermedi, invece, sviluppano una sindrome più grave con morte in pochi giorni. Il periodo di prepatenza è di 10-30 giorni.

Come riconoscere la tenia nelle feci del cane? I sintomi

Tenia canina

Pensi che il tuo cane abbia la tenia? Il sospetto potrebbe venirti se vedi dei chicchi di riso nelle feci del cane o nella cuccia. Anche un cane che si gratta insistentemente la zona anale potrebbe giustificare la presenza della tenia.

Per avere la diagnosi definitiva, sarebbe meglio far fare al veterinario un esame delle feci per arricchimento. Tuttavia spesso gli esami per flottazione danno dei falsi negativi in quanto le proglottidi non sono emesse con tutte le feci. Per questo motivo diventa più facile che il proprietario veda la tenia al posto del veterinario.

Come sintomi generali di tenia nel cane abbiamo:

  • molti cani sono asintomatici
  • diarrea
  • dimagrimento
  • prurito perineale
  • leccamento della zona perineale
  • appetito aumentato
  • ostruzione intestinale (in caso di numerose)

Qui trovi altre indicazioni su come riconoscere i parassiti intestinali nei cani.

Come eliminare la tenia nel cane? La terapia

Se il tuo cane ha la tenia, il veterinario ti prescriverà probabilmente due farmaci. Prima di tutto un vermifugo che sia attivo contro i cestodi. Occhio a evitare il fai da te: molti farmaci anche da banco non sono attivi contro la tenia.

In secondo luogo ti prescriverà anche un antipulci, soprattutto se la tenia è la Dipylidium caninum. Fatto ciò, bisognerà effettuare anche terapia di sostegno con fermenti lattici, addensanti delle feci e altri sintomatici.

Se non curi la tenia nel cane, col passare del tempo il cane probabilmente dimagrirà in quanto sarà la tenia ad assorbire la maggior parte dei nutrienti a livello intestinale.

Inoltre più la tenia rimarrà nell’intestino, più diviene probabile che compaiano diarrea e prurito anale.

Come si trasmette la tenia dal cane all’uomo?

La tenia del cane si trasmette all’uomo? Alcuni tipi è possibile, sono zoonosi. Per esempio Dipylidium caninum si può trasmettere, ma non direttamente dal cane. Se per errore ingeriamo una pulce infestata, ecco che possiamo svilupparla anche noi.

Tuttavia i tipi di tenia più comuni nell’uomo sono quelli trasmessi dai grossi animali come la Tenia solium e la Tenia saginata.

Raramente sono stati segnalati casi di Tenia spp. nell’uomo. Per quanto riguarda l’uomo, può diventare accidentalmente ospite intermedio dell’E. granulosus e dell’E. multilocularis. L’uomo si infetta ingerendo per errore le uova presenti nelle feci di cani e gatti, magari toccando del terriccio contaminato.

Il Diphyllobotrium nell’uomo causa la difillobotriasi, ma cani e gatti non sono un rischio zoonosico. Le persone si infestano, infatti, ingerendo pesce crudo contaminato. Anche Spirometra può colpire l’uomo, ma non infesta direttamente cani e gatti.

L’uomo si infetta, infatti, ingerendo per errore copepodi infetti dall’acqua o mangiando anche carni poco cotte dei secondi ospiti intermedi.

 

Fonti

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