Tè verde: pesticidi nelle bustine di varie marche
Nelle bustine di diversi marchi di tè verde sono stati rintracciati diversi pesticidi, in base ai risultati di un test svizzero.
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Alcuni marchi di tè verde potrebbero riservare delle brutte sorprese ai consumatori. Questo secondo i risultati di un test realizzato dalla pubblicazione svizzera Bon a savoir, che ha voluto far analizzare 14 diversi tipi di tè verde in commercio per verificare la presenza di pesticidi all’interno delle bustine.
I risultati sembrano sorprendenti perché sarebbero state rilevate delle tracce di sostanze pericolose all’interno dei marchi analizzati, ad esclusione di due: Coop Naturaplan e Lipton. Il test non è stato passato anche da marchi famosi come Twining, visto che in questo caso sono stati trovati pesticidi nel Pure Green Tea.
Nelle bustine in generale sono stati rintracciati fino a 6 diversi pesticidi, anche se bisogna ricordare che si tratta di quantità che rispettano i limiti previsti dalla legge. Il test mette in evidenza la possibile pericolosità di queste sostanze, se si prende in considerazione l’effetto cocktail che si verifica quando vengono assunti diversi elementi contemporaneamente.
Le analisi effettuate hanno permesso di assegnare dei punteggi ai diversi tipi di tè considerati, un voto più alto in caso di elevate quantità di polifenoli, benefici per la salute, e un voto più basso per i marchi che contenevano pesticidi.
Sono stati trovati alcaloidi pirrolizidinici, che si trovano nelle bustine a causa della raccolta di diverse piante selvatiche contemporaneamente e che potrebbero provocare degli effetti negativi nei confronti del fegato se assunti in grande quantità.
Altre sostanze rintracciate sono il perclorato e i clorati, che potrebbero causare dei problemi nell’assorbimento da parte della tiroide dello iodio. Inoltre sono state trovate tracce di antrachinone, che alcuni esperimenti hanno etichettato come cancerogeno.