Il tè marocchino alla menta è molto più di una bevanda. È una tradizione millenaria che incarna l’ospitalità e la cultura del Marocco. Tale delizioso infuso di tè verde, profumato con menta fresca e reso dolce da una buona dose di zucchero, dà vita ad una combinazione di sapori e aromi che rappresenta la vera essenza del paese nordafricano. In questo articolo ne analizziamo le proprietà benefiche e scopriamo come si prepara in casa.
Potremmo definirlo il benvenuto da parte dei marocchini per chiunque arrivi nella loro terra: è una bevanda popolare che prevede una base di tè verde, noto per i suoi numerosi benefici per la salute, arricchito con menta fresca e zucchero. E’ un tè semplice e rinfrescante servito come gesto di ospitalità verso chi arriva. Nell’antico Marocco, ma anche ancora oggi, nelle famiglie marocchine tradizionali, il capofamiglia ha l’incarico di prepararlo.
Non solo soddisfa il palato, ma si caratterizza per alcuni benefici per la salute. Sappiamo infatti che il tè verde è ricco di antiossidanti, noti per i loro effetti positivi sulla salute del cuore e sulla riduzione dello stress. Ha inoltre proprietà anticancro ed antietà. Funge da tonico, diuretico ed antinfiammatorio. Inoltre, contribuisce all’abbassamento dei valori del colesterolo e aiuta a dimagrire. La menta, invece, è conosciuta per alleviare disturbi a carico dello stomaco e contribuire ad una migliore digestione. E’ un’erba rinfrescante, disinfettante, calmante in caso di raffreddore e apporta sollievo in caso di catarro e raucedine.
La preparazione del tè marocchino alla menta è un vero e proprio rituale che inizia con il trasporto dell’attrezzatura e degli ingredienti in soggiorno su un grande vassoio d’argento. Mentre il tè viene preparato, si crea un’atmosfera di convivialità, scandita da conversazioni tra gli ospiti ed i padroni di casa. Una curiosità: durante la cerimonia, dovrebbero essere serviti almeno tre bicchieri di tè, ognuno dei quali con un sapore diverso derivante dal diverso tempo di infusione. Il primo bicchiere è “dolce come la vita”, il secondo – più intenso e amaro – rappresenta l’amore. L’ultimo bicchiere, che nel frattempo è diventato molto forte, è “amaro come la morte”. Per ottenere il migliore dei risultati, è importante utilizzare del tè verde – magari in foglie – di buona qualità.
Se siete stati in Marocco o avete assistito alla cerimonia del tè, probabilmente avrete visto il padrone di casa versare la bevanda iniziando con il beccuccio della teiera posto vicino al bicchiere e, mentre versa, aumentare la distanza e l’arco del getto verso l’esterno in un movimento continuo. Questa operazione ha il fine da un lato di onorare l’ospite, ma dall’altro ha lo scopo di aerare e raffreddare il tè facendo in modo che si formi una schiuma leggera sulla superficie, che è considerata un segno di qualità. Inutile dire come il versamento dall’alto aggiunga un tocco suggestivo a tale rituale, parte integrante della cultura marocchina.