Tallonite nei bambini: come intervenire
La tallonite nei bambini può essere legata a traumi e infiammazioni, mentre in alcuni può presentarsi sotto forma di malattia di Sever. Come intervenire.
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La tallonite è un disturbo che colpisce gli arti inferiori. A essere interessata è nello specifico la zona posteriore del piede, il tallone appunto, dal quale questo disturbo trae il nome. Un problema che si presenta spesso nei soggetti adulti, ma che non manca di manifestarsi anche in giovane età.
Il disturbo nel bambino può essere tuttavia anche di naturale fisiologica, legato alla crescita ossea del calcagno. Può presentarsi sotto forma di malattia di Sever, anche detta tallonite dei bambini o dell’adolescente. Come sempre nel caso dei più piccoli è opportuno prestare attenzione agli eventuali sintomi, evitando di ingigantire il problema, ma evitando allo stesso tempo di sottostimarne la possibile sofferenza derivata dalla sintomatologia dolorosa.
Cause e sintomi
Tra le possibili cause della tallonite nei bambini vi sono innanzitutto le stesse possibili origini di quella in età adulta, ovvero una scelta sbagliata delle calzature oppure un trauma occorso ad esempio durante l’attività sportiva. Più raramente tale disturbo può essere legato a fattori metabolici come la gotta e l’artrite reumatoide.
In caso di tallonite di carattere infiammatorio è bene innanzitutto appurare quale tipologia tendinea sia interessata dal problema. Qualora il dolore venga manifestato perlopiù sul lato interno del tallone e risulti maggiormente localizzato si potrebbe identificare il disturbo come connesso a una fascite plantare o allo sviluppo dello sperone calcaneare. Quest’ultimo si manifesta sotto forma di piccolo uncino al centro del calcagno, la cui punta tende a rivolgersi verso le dita.
Nel caso in cui il dolore si manifesti sul lato esterno e risulti più diffuso è possibile che a essere coinvolto sia il tendine di achille. Possibile come detto anche il manifestarsi della malattia di Sever, dal nome del medico che per primo la identificò nel 1912.
Si presenta perlopiù tra gli 8 e i 12 anni, periodo durante il quale l’accrescimento osseo tende a risultare più rapido rispetto a quello tendineo. Può accadere inoltre che tale insorgenza venga favorita da un certo tipo di pratica sportiva, soprattutto calcio, tennis, ginnastica e altri sport analoghi. Fattore scatenante può anche essere la normale attività di gioco all’aperto.
Come intervenire
Qualora si verifichi un’infiammazione tendinea o una tallonite da trauma è bene sospendere subito l’attività sportiva, almeno fino alla completa scomparsa del dolore. Opportuno inoltre consultare il proprio pediatra per l’eventuale utilizzo di plantari, così come l’applicazione del ghiaccio nei primi momenti dopo il trauma.
In ogni caso è bene che il bambino indossi sempre, almeno quando potrebbe svolgere attività sportiva o anche il semplice giocare all’aperto, delle calzature che dispongano di protezioni specifiche per il tallone. Questo è consigliato soprattutto se il piccolo viene avviato in giovanissima età alla pratica di sport ritenuti a rischio come quelli sopracitati.
Trascorso il necessario periodo di riposo il bambino dovrà limitarsi a delle semplici passeggiate, niente corse, fino alla piena scomparsa della sintomatologia dolorosa. Non forzare i tempi per la ripresa dell’attività sportiva, al massimo svolgere alcuni leggeri esercizi di stretching per la sollecitazione plantare.
Sebbene di solito anche la stessa malattia di Sever non presenti alla lunga conseguenze, i sintomi tendono a scomparire con il completamento della crescita ossea, la ripresa dell’attività sportiva deve essere valutata con attenzione insieme con il medico pediatra.