Tagliare il prato: consigli di manutenzione
Consigli per tagliare al meglio il prato, dalla tosatura stagionale a quella frequente nei periodi di crescita per assicurare un manto erboso splendido.
Mantenere uno splendido prato in giardino è operazione tutt’altro che semplice: per ottenere un bel tappeto verde, magari di stampo inglese, è necessaria estrema dedizione e passione. Si è già visto in un precedente intervento come funzioni la preparazione del terreno e la semina del prato, ma quando effettuare il taglio? E con quale frequenza?
Tagliare il prato è una di quelle attività necessarie, sebbene noiose, per garantire un’ottima resa del nostro appezzamento verde. Due le fasi principali: quella stagionale, da effettuare alla prima crescita e comunque una volta sola l’anno, e quella ordinaria che richiede frequenza e costanza maggiore.
Taglio stagionale
Il taglio stagionale viene effettuato dopo la primissima semina oppure una volta l’anno, in genere a ridosso con la primavera, per preparare il tappeto erboso alla successiva crescita e allo stress estivo da calpestamento. Per assicurarsi una buona resa e una uniformità dell’operazione, si consiglia di utilizzare tosaerba a motore anziché le falci: difficile con quest’ultime, infatti, mantenere l’identica lunghezza su tutta l’area da tagliare. Di seguito, le istruzioni per la procedura:
- Crescita: il primissimo taglio non deve essere effettuato finché l’erba non avrà raggiunto i 7-8 centimetri di lunghezza, questo per garantire il primo ciclo di crescita completo alle piccole foglie;
- Lunghezza: il primo taglio non deve superare i 3-4 centimetri d’altezza, per evitare che il tappeto verde appaia troppo rado o che emergano delle chiazze più scure con terriccio in evidenza;
- Margini: per evitare che il prato appassisca, risulti troppo rigido al tatto, sia difficilmente calpestabile o troppo esposto ai danni atmosferici, bisogna garantire che il 70% della lunghezza dei fili d’erba rimanga sul terreno. Se la varietà coltivata di prato raggiunge ad esempio gli 8 centimetri, dopo il taglio l’erba dovrà essere almeno di 5 centimetri. Se queste lunghezze dovessero apparire eccessive, si ricordi come si tratti del taglio annuale per rinvigorire il manto erboso, non di quello ordinario che consente anche rasature più profonde.
Taglio frequente
Effettuato il taglio stagionale, il giardino deve essere gestito di frequente e con molto impegno, rispettandone le fasi di crescita. L’operazione di tosatura ripetuta avviene solitamente una volta a settimana da aprile fino a fine settembre, con una maggiore intensità nel pieno dell’estate perché l’erba tende a crescere più velocemente. Di seguito, alcuni consigli su come procedere:
- Lame: il primo elemento da considerare è la qualità delle lame del proprio tosaerba. Se non perfettamente affilate o con scanalature, si rischia di ottenere un taglio “a gradini”. Questo non solo rende il manto poco piacevole alla vista, ma espone i fili d’erba ad appassimento, infezioni e parassiti;
- Qualità dell’erba e tempi: il prato va tagliato quando l’erba non è troppo secca, né tantomeno subito dopo l’irrigazione. Questo perché la durezza dei fili potrebbe portare a una tosatura non uniforme, così come l’acqua potrebbe afflosciare la vegetazione non garantendone il contatto ideale con le lame. Gli orari migliori sono in genere quelli del primo mattino o del pomeriggio dopo le 17, per evitare che il sole cocente di primavera ed estate interferisca sull’operazione;
- Lunghezza: pur rispettando la regola del 70%-30% spiegata nel taglio stagionale, si può aumentare lievemente la rasatura di un prato estivo. La lunghezza ideale è di circa 6 centimetri, ma per esigenze particolari si può scendere anche a 4;
- Direzione di taglio: la direzione della tosatura va modificata a ogni ripetizione. Ricorrendo a un esempio, se la settimana precedente si è effettuato un taglio da destra verso sinistra, quella successivo dovrà essere da sinistra verso destra. In questo modo il prato sarà uniforme e i fili d’erba non tenderanno a cedere di lato.