Superbonus 110%, proroga al 2023: tutte le novità
Superbonus 110%, proroga al 2023: sì del Parlamento, novità anche per Ecobonus, Bonus Facciate e altri incentivi; cosa cambierà.
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Il Parlamento ha approvato le linee guida per la proroga del Superbonus 110% al 2023. Tra riconferme e alcune importanti modifiche, Camera e Senato hanno dato il via libera a un testo che interverrà anche sui vari Ecobonus, Sismabonus, Bonus Ristrutturazione e Bonus Facciate. Per la conferma definitiva occorre solo attendere l’approvazione finale del PNRR (Piano Nazionale Ripresa e Resilienza).
Si parte innanzitutto dalla proroga al 2023 del Superbonus 110%, per la quale il Parlamento ha accolto le molte richieste provenienti dalle associazioni ambientaliste e di settore.
Superbonus 110%, stop ai requisiti di avanzamento lavori
Grande novità la rimozione del vincolo di avanzamento dei lavori: l’estensione fino al 31 dicembre 2023 sarà valida a prescindere dalla percentuale di interventi già realizzati sei mesi prima della scadenza (come era invece richiesto dalle attuali normative).
La rimozione di quest’ultimo parametro consentirà non soltanto di stimolare ulteriormente le ristrutturazioni, ma contribuirà alla semplificazione delle procedure evitando le relative verifiche urbanistiche.
Ecobonus e altri, proposta aliquota unica al 75%
Novità sostanziali in arrivo anche per l’Ecobonus e gli altri incentivi legati alle ristrutturazioni. Secondo quanto approvato da Camera e Senato per questo e per gli altri bonus l’ipotesi è di un’aliquota unica al 75%.
Non soltanto variazione dell’aliquota in funzione di un’unica soglia, quella del 75%, ma anche un’estensione fino al 2025. Questa l’altra proposta principale avanzata dai due rami del Parlamento, che dovrebbe coinvolgere quindi Ecobonus, Sismabonus, Bonus Facciate, Bonus Verde, Bonus Mobili, Bonus Idrico e Bonus Colonnine.
Torna al centro dell’attenzione anche la questione amianto, in particolare con riferimento alla legge n.145 del 2018. Tra le proposte anche il potenziamento del bonus utile per finanziare la bonifica ambientale per terreni ed edifici, che comprenderà anche attività di risanamento e prevenzione relativamente al dissesto idrogeologico.