Stretching facile prima di andare a dormire
Lo stretching può risultare un'attività utile anche per prendere sonno: ecco alcuni esercizi facili prima di andare a dormire.
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Lo stretching è un’attività molto diffusa, non solo fra gli sportivi: può essere infatti utile, se la pratica è eseguita in modo corretto, per allungare e rinforzare i muscoli, allentare le tensioni, ritrovare elasticità e molto altro ancora. Non tutti conoscono, però, l’utilità dello stretching prima di andare a dormire: può infatti facilitare il sonno, regalando un riposo più profondo e salutare.
Nella maggior parte dei casi, gli esercizi più basici di stretching possono essere eseguiti anche a casa, purché siano blandi e tali da non provocare problematiche all’organismo. Ma come praticare uno stretching facile prima di addormentarsi? Di seguito, qualche utile informazione e alcuni consigli.
Stretching: quali benefici prima di dormire
Così come già accennato, lo stretching può risultare un’attività molto utile al riposo, addirittura propedeutica al sonno. Se eseguito correttamente, permette di raggiungere un buono stato di rilassamento – sia fisico che mentale – ideale per una notte senza intoppi. Non a caso, è spesso una delle tante pratiche consigliate a chi soffre di insonnia.
Innanzitutto, stimolando l’allungamento dei muscoli, lo stretching è utile per sciogliere tutte quelle tensioni che si accumulano a livello proprio dei muscoli e della articolazioni, riducendo il dolore, allentando lo stress e permettendo di assumere una posizione più confortevole quando ci si corica a letto.
Ancora, poiché attività blanda ma comunque tale da richiedere un minimo impegno, può aiutare naturalmente il sonno determinando un lieve affaticamento fisico, incentivando il desiderio di riposo. Non ultimo, un piccolo movimento del corpo prima di dormire può stimolare la produzione di ormoni utili e il loro riequilibrio nell’organismo, liberando la mente da preoccupazioni e angosce e predisponendo al riposo.
Stretching prima di dormire: gli esercizi
Sono molti gli esercizi di stretching che si possono praticare prima di dormire. È sempre indicato chiedere il consiglio al proprio medico e al proprio personal trainer su come eseguire tale attività fisica, affinché avvenga nel modo corretto e senza danni per le articolazioni oppure i muscoli. Ancora, solo il professionista può valutare se un determinato allenamento, per quanto blando, possa essere controindicato in relazione a condizioni di salute pregresse.
Di seguito, alcuni esempi fra i più diffusi:
- Piedi: sdraiati supini, con un ginocchio piegato e il corrispettivo piede poggiato sul pavimento, si estende l’altra gamba verso l’alto, aiutandosi con un panno o una sciarpa per mantenerla dritta e in posizione se l’operazione dovesse risultare complicata. Naturalmente, se si ricorre a un supporto, non bisognerà esagerare con la tensione, ma applicare semplicemente una lieve pressione;
- Glutei: sempre sdraiati supini, si mantiene una gamba dritta e adagiata al pavimento, mentre si solleva l’altra. Quest’ultima, aiutandosi con le mani senza movimenti violenti, dovrà essere leggermente piegata e progressivamente avvicinata al petto, mantenendo la posizione per un paio di secondi;
- Braccia: seduti a terra con la schiena ben dritta e le gambe incrociate, si estende il braccio parallelamente al pavimento e, aiutandosi con la mano opposta, lo si avvicina dolcemente al petto. La posizione dovrà essere mantenuta un paio di secondi, prima di passare all’altro braccio.
L’operazione non dovrà richiedere in totale più di 5 minuti e, prima di coricarsi, sarà necessario attendere un’altra decina di minuti per garantire ai muscoli il ritorno alla loro fase di rilassamento dopo la blanda attività fisica.