Bioedilizia
La bioedilizia ridisegna il concetto di casa creando un nuovo percorso utile a trasformare in realtà progetti e desideri, così da realizzare dimore innovative e sostenibili. Uno spazio home che rispecchi le singole necessità rivoluzionando positivamente la gestione energetica domestica, costruendo abitazioni che si possano collocare all’interno del territorio in modo equilibrato e rispettoso. Una progettazione e realizzazione che risultino consapevoli, a partire dalla fase realizzativa grazie all’impiego di materiali sostenibili per un impatto ambientale minimo.
Bioedilizia: definizione
Conosciamo nel dettaglio il termine bioedilizia, cos’è e il suo significato specifico. Meglio nota anche come bioarchitettura si riferisce a un percorso che coinvolge una fase accurata di progettazione, seguita da una di realizzazione e costruzione per ottenere una casa, un edificio o un progetto architettonico. Ma non si limita a questo perché dal bozzetto, alla pratica fino al risultato finale la bioedilizia opera per l’ottenimento di un risultato rispettoso dell’ambiente circostante.
Un home space sostenibile, dinamico, sinergico perché parte integrante di un outdoor green e salutare. Casa come nido a 360 gradi sia per il senso di accoglienza, sia per l’impiego di materiali di qualità ma dal basso impatto riducendo al minimo gli effetti negativi sull’ambiente.
Un equilibrio non solo estetico e strutturale, ma anche domestico dato da un corretto impiego energetico, l’uso di materiali e vernici non tossiche, una ventilazione casalinga salubre, un impiego equilibrato delle risorse come l’acqua e l’energia solare fino a una produzione moderata dei rifiuti.
Quando nasce la bioedilizia
La bioedilizia o bioarchitettura, nota anche come architettura sostenibile o green building, è un vero e proprio mood, una visione culturale di un progetto architettonico. L’uomo ha sempre cercato di creare dimore che potessero proteggerlo rendendo confortevole la sua scelta legata alla stanzialità, ma cercando sempre un equilibrio con l’ambiente e la natura circostante.
Dalle prime dimore dal sapore rustico e artigianale l’uomo è passato a prestare maggiore attenzione ad alcuni aspetti fondamentali quali la tipologia di terreno, il luogo, l’esposizione, la scelta dei materiali fino alla progettazione stessa. Migliorando non solo la stabilità della struttura ma anche la qualità della vita stessa al suo interno, grazie all’impiego di materiali sempre più elaborati e via via moderni.
Idealmente la bioedilizia prende il via con la nascita dei primi movimenti ecologisti, della nascita della consapevolezza dei problemi legati all’esaurimento delle risorse del pianeta terra, dell’impatto dell’uomo sull’ambiente e dell’azione dell’inquinamento sulla salute.
Idealmente nasce in Germania negli anni ’70 con l’obiettivo di creare una proporzione tra le abitazioni e il contesto di collocazione, senza stravolgerlo e sfruttarlo ma salvaguardandolo e divenendo parte integrante. Il design e l’architettura delle decadi a seguire hanno dato forma a progetti, dimore e arredi dalle linee pulite, creati con materiali naturali, organici ed ecocompatibili.
Un esempio sono proprio le produzioni di Frank Lloyd Wright, Hans Scharoun e Alvar Aalto. Negli ultimi anni l’interesse nei confronti dell’ambiente ha visto un ulteriore rinascita, sostenuto anche dalla necessità di escogitare strategie utili a ridurre al minimo l’impatto dato dalla presenza dell’uomo.
In questo contesto si è sviluppata la corrente dedicata alla creazione delle case passive ovvero dimore in grado di risultare autosufficienti dal punto di vista energetico, grazie a una valida progettazione che sfrutta l’energia esterna in perfetto equilibrio con quella interna.
Cosa significa costruire in bioedilizia
Le costruzioni in bioedilizia si stanno facendo largo nella progettazione moderna, dove l’ambiente non è più al servizio dell’uomo. Lo spazio casa non più come parte integrante di una cementificazione invasiva e indiscriminata, ma come tassello all’interno di un bilanciamento generale. Come parte attiva e rispettosa dell’ecosistema per il benessere dello stesso che dell’uomo.
Case come emblema di un ciclo vitale completo, una circolarità che molte aziende hanno sposato e che portano avanti per un’economia rispettosa ed ecologica.
La casa perde la staticità di sempre e diventa elemento vitala, salubre e sostenibile sia per i materiali impiegati che per la destinazione d’uso degli stessi che, a fine percorso, possono essere smaltiti correttamente o riciclati.
I principi
I principi generali della bioedilizia sono i veri capisaldi di questa tipologia di edilizia e riconducibili al bisogno di vivere in un ambiente ecologico, rispettoso dove le risorse sono utilizzate con attenzione e cura.
- Sostenibilità: ovvero un impiego di materiali e risorse con limiti precisi, a risparmio, così da non intaccare eccessivamente quelle del pianeta. Una visione lungimirante in favore anche delle generazioni future, in modo tale che non vi siano sprechi e azioni inquinanti. Anche l’impiego delle risorse considerate rinnovabili non deve superare il tasso legato alla loro rigenerazione. Con un immissione minima di sostanze inquinanti e una riduzione progressiva delle risorse non rinnovabili.
- Ciclo vitale dell’edificio: la bioedilizia contempla tutte le fasi che interessano la costruzione della casa stessa a partire dal recupero dei materiali fino alla fase di smaltimento finale, a fine ciclo esistenziale della dimora stessa. Senza dimenticare la tipologia di impatto che può avere la casa in base alla sua collocazione, per questo deve subentrare una forma di integrazione nell’ecosistema così da ridurre sprechi ed emissioni dannose. Uno spazio salubre sia per chi lo abita che per il contesto urbano dove è inserito.
- Approccio integrato: il primo dei veri principi della bioedilizia e che riguarda il team che si occuperà di realizzare la casa stessa. Non solo i costruttori ma anche gli architetti, gli artigiani, i fornitori e tutti i protagonisti che entreranno in contatto con il progetto. Ognuno di loro dovrà collaborare per un lavoro corale in modo da seguire gli stessi principi. Un insieme adeguato, competente, sinergico che sia consapevole delle necessità e delle soluzioni più utili per un’opera sostenibile.
- Territorio: come anticipato la bioedilizia punta sulla creazione di case che diventino parte integrante del territorio stesso, in modo armonico e senza stravolgimenti di sorta. La casa deve adattarsi allo spazio circostante partendo dal clima e dall’esposizione, compresa la pendenza del territorio, la presenza di zone green, di corsi d’acqua e del tasso di umidità, comprese le variazioni di temperatura.
- I materiali, la scelta più adatta: la bioedilizia ruota intorno alla scelta di materiali che risultino ecologici, naturali, in grado di impattare il meno possibile sull’ambiente, che possano risultare di facile smaltimento a fine ciclo vitale. Oltre a migliorare le prestazioni energetiche della stessa casa, ma anche la qualità dell’aria del riscaldamento e della ventilazione interna, impedendo la formazione di ponti termici.
- Energia: il risparmio energetico è la base della bioedilizia che parte proprio dall’accuratezza rivolta nella scelta dei materiali e del loro impiego, oltre all’utilizzo di impianti che sfruttino energie di tipo rinnovabile. A partire dalla ventilazione naturale seguita da un buon isolamento, un equilibrio termico tra l’esterno e l’interno così da limitare l’impatto sull’ambiente.
- Benessere domestico: una casa sana ed eco-sostenibile offre la possibilità di vivere in un ambiente confortevole, sicuro e salutare. Uno spazio che risulti armonico dal punto di vista acustico, termico, senza campi elettromagnetici, con una buona qualità dell’aria e dell’acqua.
I materiali
I materiali impiegati vengono scelti in modo ecologico, tenendo sempre in considerazione le risorse della terra che non sono inesauribili.
Per questo devono risultare rinnovabili, atossici, favorire un risparmio energetico e ridurre se non abbattere le emissioni di CO2. Alcuni di questi hanno segnato il percorso delle abitazioni del passato e sono, per fortuna, stati riabilitati dalla stessa bioedilizia.
Tra questi la paglia perfetta per diventare parte integrante delle pareti, seguita dal più classico e certificato legno e dai mattoni realizzati con materiali innovativi ed ecologici. Passando per la fibra di cellulosa, il legno-cemento, la terra battuta, la fibra di canapa, il bambù e una particolare forma di mattonelle aperte utili per la pavimentazioni, in grado di permette un drenaggio del terreno.
Ciò che conta è la scelta di materiali ecologici, con provenienza tracciabile e certificata oltre che a filiera corta, quindi favorendo sia l’economia locale che un azzeramento o quasi delle emissioni legate al loro trasporto.
Bioedilizia: cosa serve?
Cosa significa costruire in bioedilizia e cosa serve? Abbiamo già scoperto la necessità di costruire impiegando materiali sostenibili, collocando la casa in uno spazio in modo consapevole e rispettoso.
Ma anche un impiego mirato delle risorse energetiche che risultino naturali così da abbattere i ponti termici tra l’interno e l’esterno della casa, impedendo così i famosi sbalzi di temperatura che incidono sia sulla bolletta che sullo spreco delle risorse del pianeta.
Per questo è necessario affidarsi a un team di esperti che, come anticipato, dovranno collaborare in favore della creazione di una casa che risulti il più naturale possibile. Tenendo a mente i principi della bioedilizia, ponendo la natura e il suo benessere al centro di tutto.
Le tecniche
Una casa isolata nel modo giusto è il punto di partenza ma anche di arrivo per vivere in un ambiente sano ed ecologico. Una dimora naturale per tutto l’arco del suo ciclo vitale, una regola fondamentale della bioedilizia e che punta sull’impiego di materiali sostenibili.
Una casa in grado di durare nel tempo e che risulti sana per i suoi inquilini, grazie all’impiego di tecniche specifiche e che sono la base di questa forma di edilizia. Scopriamole meglio insieme.
La ventilazione naturale
La ventilazione meccanica è del tutto assente nella bioedilizia in favore di uno scambio naturale tra interno ed esterno della stessa dimora. In questo modo la casa può sfruttare aperture create appositamente così da permettere di utilizzare la potenza del vento e dell’aria esterna. In questo modo la climatizzazione può risultare naturale e permettere la pulizia dell’aria stessa interna alla casa, eliminando odori e favorendo un ricambio naturale.
Come riscaldare consumando poco
La collocazione della casa e la sua disposizione sono fondamentali per garantire un riscaldamento adeguato della stessa, ma con consumi quasi azzerati. Gli esperti di bioedilizia prediligono orientare la dimora verso sud per sfruttare al massimo l’energia del sole, la sua potenza e il suo calore.
In tandem con la creazione di maxi finestre utili a catturare la luce e l’energia irradiata, oltre che di un buon isolamento termico ma naturale.
Così lo spreco energetico sarà ridotto al minimo come il fabbisogno della casa stessa, complice anche la presenza di elettrodomestici a risparmio ecologico, di pannelli solari e di un buon impianto interno di ventilazione.
Come rinfrescare senza aria condizionata
La casa creata con i dettami della bioedilizia è una dimora che permette di sfruttare sia il calore che il fresco esterno, oltre a risultare isolata correttamente senza dispersioni o umidità.
Ma per agevolare la necessità di un ulteriore refrigerio senza l’impiego dell’aria condizionata la si può proteggere con coperture in grado di schermare il caldo eccessivo come tetti aggettanti o sporgenti, persiane fino alla presenza della vegetazione.
Utilizzando materiali edili in grado di assorbire le variazioni termiche oppure impiegando un sistema di riscaldamento a pavimento certificato, utile al rilascio dell’acqua nel periodo estivo.
Il risparmio idrico
Al centro del risparmio ecologico possiamo collocare quello idrico, una risorsa fondamentale per il pianeta che inizia a diminuire lentamente. Per questo la bioedilizia ha pensato al recupero dell’acqua come quella piovana, che può essere filtrata attraverso un sistema di depurazione o riciclo ecologico. Così da impiegarla sia per l’irrigazione che per il lavaggio della casa, dei sanitari, per il bucato e molto altro.
Case in bioedilizia
Le case in bioedilizia prevedono una serie di certificazioni specifiche e la possibilità di risultare personalizzabili, ma possono interessare sia l’ambito privato che quello pubblico e urbano. Non solo case ma anche studi, uffici, hotel, ponti, palazzi, container, tiny house e molto altro, tanto che la bioedilizia sta prendendo piede sempre più velocemente tracciando un percorso fondamentale per il futuro del pianeta e dell’uomo stesso.
Bioedilizia: prezzi
I prezzi e i costi variano in base alla tipologia delle abitazioni e alle esigenza personali, indicativamente una dimora prefabbricata può costare dai 1.100 ai circa 1.800 euro a metro quadro. Per una casa personalizzata invece il costo oscilla tra i 1200 e i 2000 euro circa. Esiste anche una fase di progettazione che potrebbe aumentare i costi della casa stessa, prezzi indicativi ma che verranno ammortizzati nel tempo grazie a un minor dispendio energetico.
Bioedilizia: cosa conviene?
Per una dimora ecologica e sana è bene chiedere supporto a personale qualificato che ponga massima cura nella progettazione e nella scelta dei materiali. Nella creazioni di impianti di riscaldamento e ventilazione che possano sfruttare l’energia del sole, come le rinnovabili o anche un buon impianto geotermico.
Applicando un valido isolamento che favorisca il passaggio corretto e sano di aria, senza l’utilizzo di materiali e sostanze tossiche ma elementi riciclabili e riutilizzabili. Una casa collocata correttamente all’interno di un ecosistema nel rispetto del verde circostante ma anche della realtà urbana circostante.
Il design accorre in aiuto favorendo idee e soluzioni in grado di rendere la dimora più accattivante ma sicuramente maggiormente funzionale.
La bioedilizia è la via giusta per un futuro maggiormente sano e compassionevole, l’interesse e la richiesta di queste case aumentano con costanza nonostante i costi attuali siano ancora un po’ alti.
Una condizione che potrebbe sicuramente cambiare, ridisegnando il concetto di casa in nome del rispetto e della cura del pianeta per le prossime generazioni.
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