
Novità Isee (www.greenstyle.it)
Il 2 aprile 2025 il Ministero del Lavoro ha pubblicato il nuovo modello di Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per il calcolo (ISEE).
Questa modifica, introdotta dal decreto direttoriale n. 75, rappresenta un passo importante verso un sistema di calcolo più equo, escludendo dalla valutazione alcuni investimenti a garanzia statale.
La riforma, attesa da tempo, si inserisce nel contesto più ampio delle misure di sostegno alle famiglie, in particolare quelle con redditi più bassi.
Novità importanti nel calcolo dell’ISEE
La principale innovazione riguardante l’ISEE consiste nell’esclusione dal calcolo di titoli di Stato, buoni fruttiferi postali e libretti postali fino a un massimo di 50.000 euro. Questa modifica ha un impatto diretto sulla situazione economica di molte famiglie italiane, poiché consente di ridurre l’importo dell’ISEE per coloro che detengono questi strumenti finanziari. Tale esclusione è particolarmente rilevante in un periodo in cui le prestazioni sociali legate all’ISEE, come l’assegno unico e il bonus nido, stanno acquisendo sempre più importanza per il sostegno delle famiglie.
L’entrata in vigore di questa modifica è stata ufficializzata dal Dpcm 13 del 14 gennaio 2025, nonostante il regolamento fosse già efficace dal 5 marzo. Tuttavia, la pubblicazione del nuovo modello di DSU ha richiesto ulteriori tempi, creando un po’ di confusione tra i contribuenti, i quali possono comunque presentare una nuova DSU per aggiornare la propria situazione economica in base alle nuove normative.
Con il nuovo modello, sono state chiarite le modalità di esclusione degli investimenti a garanzia statale. In particolare, i contribuenti devono prestare attenzione ai seguenti strumenti:
- Conti deposito e obbligazioni (indicate con il codice “02”);
- Conti deposito a risparmio libero di Poste Italiane e libretti postali (codice “03”);
- Gestione patrimoniale (codice “06”);
- Certificati di deposito e buoni fruttiferi postali (codice “07”).
Per quanto riguarda i titoli di Stato esclusi, comprendono i Buoni Ordinari del Tesoro (BOT), i Buoni del Tesoro Poliennali (BTP) e i Certificati di Credito del Tesoro (CCTeu). I contribuenti devono indicare la giacenza di questi investimenti al 31 dicembre dell’anno precedente, sottraendo il valore massimo consentito di 50.000 euro per nucleo familiare.

Un’altra importante novità riguarda le famiglie con membri disabili o non autosufficienti. Per queste famiglie, il nuovo modello di ISEE prevede l’esclusione dal calcolo del reddito di alcune tipologie di trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari percepiti a causa della condizione fisica. Questa modifica non solo allevia il carico economico per le famiglie, ma riconosce anche l’importanza di sostenere chi vive situazioni di particolare fragilità.
In aggiunta, la scala di equivalenza dell’ISEE prevede una maggiorazione di 0,5 per i soggetti disabili, aumentando quindi il valore del parametro rispetto alle famiglie senza disabilità. Questa accortezza rappresenta un passo avanti nell’inclusione sociale e nel riconoscimento dei bisogni specifici delle famiglie.
Come compilare la nuova DSU
La compilazione della nuova DSU richiede attenzione e precisione. I contribuenti devono seguire le istruzioni fornite dal Ministero del Lavoro per assicurarsi che tutte le informazioni siano complete e corrette. È fondamentale, ad esempio, che le famiglie verifichino quali investimenti e risparmi possono essere esclusi dal calcolo dell’ISEE, e che indichino correttamente i codici relativi ai vari strumenti finanziari.
In caso di genitori non sposati e non conviventi, la situazione si complica leggermente. È consigliabile che si proceda a escludere prima i titoli di Stato posseduti dai componenti del nucleo familiare principale, prima di considerare quelli del genitore non convivente. Questo approccio aiuta a evitare di superare il limite massimo di esclusione di 50.000 euro, ottimizzando così il calcolo dell’ISEE.
Le DSU presentate nel 2025 rimarranno valide fino alla loro naturale scadenza. Tuttavia, i contribuenti hanno la facoltà di presentare una nuova DSU per aggiornare la propria situazione economica sulla base delle nuove disposizioni normative.