Stiramento muscolare coscia, cosa fare e rimedi naturali
Lo stiramento muscolare alla coscia è uno dei possibili traumi riguardanti l'attività sportiva: cause, sintomi, cosa fare e quali sono i rimedi naturali.
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Lo stiramento muscolare è un trauma decisamente diffuso, non solo fra gli sportivi, ma anche fra coloro normalmente impegnati in attività lavorative intense. Detto anche allungamento o elongazione muscolare, quando lo stiramento muscolare colpisce la coscia genera intenso dolore, difficoltà di movimento e anche gonfiore. Come intervenire, quali i supporti medici e i rimedi naturali?
Vale la pena di ricordare come tutti i traumi muscolari, dalla semplice contrattura al preoccupante strappo, richiedano un consulto medico o il parere di uno specialista.
Nel caso dello stiramento alla coscia poi, l’eventuale automedicazione oppure la sottovalutazione del rischio potrebbero portare a conseguenze più preoccupanti, come il successivo strappo muscolare alla coscia.
Cause dello Stiramento Muscolare
Lo stiramento muscolare alla coscia non è affatto dissimile dai traumi che possono avvenire in altre parti del corpo: generalmente, si ha un allungamento delle fibre muscolari che provoca un’alterazione del tono del muscolo.
È normalmente determinato da un movimento irregolare durante l’attività fisica, ma esistono tuttavia dei fattori che possono predisporre al disturbo. Fra i tanti, un riscaldamento insufficiente, un movimento troppo esteso e innaturale dell’arto, un’attività fisica troppo impegnativa rispetto alle proprie capacità, traumi ripetuti alle articolazioni, postura erronea, calzature inadatte allo sport e mancanza di stretching.
Il trauma può coinvolgere uno o più di tutti gli undici muscoli della coscia, anche se lo stiramento è più frequente al quadricipite femorale e agli adduttori (posizionati nella zona dell’interno coscia). Normalmente le categorie più colpite sono quelle degli sportivi, in particolare calciatori, corridori, ciclisti, rugbisti e qualsiasi altro atleta che sollecita di continuo gli arti inferiori.
Fascite muscolare coscia
In alcuni casi si può fare riferimento a una possibile causa specifica: la fascite muscolare. Si tratta di un’infiammazione o accrescimento anomalo a carico del tessuto connettivo fibroso denominato fascia, che unisce le fasce muscolari ed è composto prevalentemente da collagene.
Il termine fascite perlopiù di un disturbo che tende ad assumere quattro forme: plantare (colpisce i muscolari del piede e del polpaccio), eosinofila (malattia reumatica rara di tipo autoimmune), monocitica (sindrome da autoinfiammazione cronica) e necrotizzante (provocata da batteri come ad esempio lo Staphylococcus aureus).
Non è frequente il riferimento alla fascite muscolare alla coscia, quanto più alla parte inferiore della gamba rappresentata da polpaccio e piede. Indurimento della parte e dolore pungente e localizzato sono i campanelli d’allarme principali.
Sintomi
Il sintomo principale è il dolore, che si manifesta proprio durante l’esercizio fisico nell’immediato dell’incidente. Si tratta di un dolore intenso, spesso anche irradiato alle zone vicine della coscia, come inguine e addome.
Sebbene non vi sia una rottura delle fibre muscolari, il loro allungamento potrebbe comunque determinare una difficoltà nel muovere l’arto coinvolto. Nei casi più gravi potrebbe verificarsi anche del blando gonfiore.
In caso di stiramento al quadricipite femorale o agli adduttori possono presentarsi inoltre indolenzimento, riduzione della forza muscolare ed edema. Rigidità muscolare e tensione sono due ulteriori campanelli d’allarme per quanto riguarda questo particolare tipo di trauma.
Stiramento muscolare, cosa fare
Laddove possibile lo stiramento muscolare deve essere immediatamente gestito dal personale esperto, soprattutto quando coinvolge la coscia perché si tratta di fasce di muscoli continuamente sollecitate, sia dalla postura che dalla camminata.
Non appena si percepiscono i sintomi è altamente consigliato interrompere l’attività fisica e distendersi, così da non affaticare troppo la fascia muscolare colpita. Ricordiamo che insistendo ulteriormente nello sforzo fisico si potrebbe innescare un trauma ben più grave, già citato con il termine strappo muscolare.
Utile sarà, anche con l’aiuto di terzi, praticare il protocollo R.I.C.E., noto per la gestione di questi traumi. Giunti in una posizione di riposo, si applica del ghiaccio sul muscolo affetto, quindi si immobilizza l’arto con una fasciatura che non comprometta la circolazione e si eleva la gamba per ridurre il rischio dell’edema. Superato questa fase di primo soccorso, bisogna rivolgersi immediatamente al medico o allo specialista.
A seconda della gravità, potranno essere prescritti ulteriori accertamenti medici, quindi dei farmaci antinfiammatori per limitare gonfiore e dolore, nonché miorilassanti per agevolare la guarigione del muscolo. Sarà quindi richiesto di passare 3 o 4 settimane a completo riposo, per poi iniziare un percorso di riabilitazione con il fisioterapista, avvalendosi anche delle tecniche tens.
Gli esercizi che si andranno a praticare dovranno essere blandi e sempre monitorati, per evitare di peggiorare la propria condizione. Dai 3 ai 6 mesi, a seconda dei progressi e delle decisioni dei medici, si potrà riprendere una blanda attività fisica.
Rimedi naturali contro lo stiramento muscolare
Per quanto riguarda i rimedi naturali valgono le indicazioni già più volte fornite in caso di stiramento. Si tratta di prodotti che hanno un effetto sintomatico, da vagliare sempre con un esperto. Questo per evitare i possibili effetti collaterali, le controindicazioni e le eventuali sovrapposizioni con i farmaci in corso d’assunzione.
Si può innanzitutto integrare la dieta con ingredienti come zenzero e curcuma, dato il loro effetto antinfiammatorio, quindi procedere con delle lozioni topiche. Un effetto blandamente rinfrescante lo donerà l’aloe vera in gel, da applicare però delicatamente per evitare di sollecitare in modo anomalo il muscolo.
La crema all’arnica montana aiuterà la guarigione con il suo potere antinfiammatorio. Nella fase di riabilitazione non è invece da escludersi il ricorso ai fanghi termali, magari da abbinare a sessioni molto leggere di nuoto. In abbinamento con l’aloe vera offrirà inoltre un effetto rinfrescante lenitivo che donerà un certo sollievo.
Un ulteriore possibile aiuto per accelerare i tempi di recupero è rappresentato dall’utilizzo di alcuni oli essenziali per lo svolgimento di alcuni delicati massaggi. Si fa riferimento in questo caso all’olio essenziale di lavanda, a quello di equiseto o infine a quello di chiodi di garofano.
Prevenzione
L’attività di riscaldamento prima di un’attività fisica più o meno intensa si rivela essenziale nella prevenzione dello stiramento muscolare alla coscia. Non trascurare mai questa parte, in quanto permetterà di ridurre il rischio di incorrere in altri possibili infortuni come ad esempio le contratture.
Evitare di forzare troppo al momento di effettuare lo stretching, soprattutto se non è preceduto da un’attività di riscaldamento adeguata. Inoltre è sempre bene indossare un abbigliamento adeguato, se richiesto dalle temperature anche a strati (da rimuovere una volta che la muscolatura sia stata riscaldata a dovere).
Fondamentale anche valutare l’intensità dello sforzo in relazione alle proprie capacità e al proprio stato di forma. Infine occorrerà tenere in considerazione anche il terreno su cui si svolgerà l’attività fisica, adottando tutte le misure necessarie (come scarpe idonee) a evitare lo stiramento del quadricipite femorale o dell’interno coscia (adduttori).