Stevia, dolcificante naturale: cos’è e possibili controindicazioni
Stevia come dolcificante naturale, possibili controindicazioni e altre soluzioni per evitare l'utilizzo di zucchero raffinato.
Fonte immagine: Fresh stevia leaves | Shutterstock
La stevia è una piccola pianta perenne originaria del Sud America. Appartiene alla famiglia della Asteraceae o Compositae, dispone di un elevato potere dolcificante, sembra sia 300 volte superiore a quello dello zucchero, ed è per questo motivo utilizzata già da secoli dalle popolazioni locali.
Cos’è la stevia, calorie e usi
Esistono circa 150 differenti specie di stevia, ma soltanto quella nota con il nome di “rebaudiana” è quella in grado di essere utilizzata come dolcificante naturale. I suoi principi attivi sono lo stevioside, la dulcoside A, il rebaudioside A e il rebaudioside C.
L’utilizzo della stevia come dolcificante naturale è molto diffuso negli Stati Uniti e il suo consumo viene indicato come in costante crescita in Italia. L’assenza di calorie e di impatto glicemico sembrerebbe rendere questo prodotto anche un’ottima soluzione per i soggetti diabetici.
Controindicazioni della Stevia
Non vengono segnalate al momento vere e proprie controindicazioni relative a un impiego moderato di stevia come dolcificante, tanto da risultare possibile il suo utilizzo e l’autoproduzione al fine di realizzare dolcificanti e derivati (come da Reg. UE N. 1131/2011).
Resta tuttavia sconsigliato un suo utilizzo privo di criterio o limitazione, mentre è bene mantenersi al di sotto di un limite giornaliero di assunzione pari a 4 mg di stevia per peso corporeo: in caso contrario potrebbero manifestarsi effetti collaterali a danno dei valori pressori o glicemici quali stati di ipotensione o ipoglicemia.
Importante in questo senso si rivela la sua identificazione all’interno di prodotti pre-confezionati, nei quali compare sotto la sigla E960 (che identifica i glicosidi steviotici).
Altri dolcificanti naturali
Uno dei più conosciuti dolcificanti naturali disponibili è senza dubbio il miele, molto utilizzato soprattutto per dolcificare tisane e altri infusi. Questo anche grazie alle sue proprietà benefiche che lo rendono un ottimo rimedio per malanni invernali e non come mal di gola, tosse, problemi cutanei e carenza di energie.
Altrettanto noto nel panorama dei dolcificanti naturali è lo xilitolo, detto anche “zucchero del legno”, noto per le sue proprietà antibatteriche. Altra opzione possibile è quella offerta dallo sciroppo d’acero, diffuso soprattutto nel Nord America e disponibile sotto forma liquida.
A questi si aggiungono zucchero di cocco e zucchero di dattero: se il primo può in quanto a dolcezza essere paragonato allo zucchero integrale, il secondo risulta poco solubile nei liquidi e quindi più indicato per l’utilizzo nei dolci.