Stelle più visibili, meno inquinamento luminoso col lockdown
Più stelle nel cielo, cala l'inquinamento luminoso con il lockdown: è questo il risultato di una ricerca condotta nel Regno Unito.
Fonte immagine: Pixabay
Più stelle visibili in cielo anche dalle città, merito del lockdown. È questo il risultato di una ricerca condotta nel Regno Unito relativa all’inquinamento luminoso, uno dei principali ostacoli all’osservazione dei cieli notturni. E con la diminuzione dei locali aperti, così come degli inquinanti in atmosfera, l’universo è tornato a mostrare la sua incredibile bellezza.
Gli effetti sono più evidenti nei Paesi più a Nord in Europa, dove già i cieli sono normalmente sgombri, ma anche in Italia qualche effetto lo si può notare. Fatta forse eccezione per la Pianura Padana, dove i livelli di smog sono tornati elevati nel corso dell’ultimo inverno.
Più stelle in cielo grazie al lockdown
Le misurazioni sono state effettuate dal CPRE britannico che, in concomitanza con i periodi di chiusura per la gestione dei contagi da coronavirus, ha osservato i cieli sia nelle aree rurali che nelle città del Regno Unito.
I ricercatori hanno richiesto a un campione di partecipanti di indicare quante stelle riuscissero a contare all’interno della costellazione di Orione. A febbraio del 2021, il 51% dei partecipanti ha individuato 10 o meno stelle, un fatto che indica un inquinamento luminoso severo. Rispetto al marzo del 2020, nel pieno primo lockdown da coronavirus, ben il 61% dei partecipanti riusciva ad ammirarne almeno 10, mentre ben il 5% ne riconosceva più di 30 stelle. Un fatto che non accadeva dal 2013. Così ha spiegato Crispin Truman, Chief Executive di CPRE:
Sono soddisfatto nel rilevare come l’inquinamento luminoso sia diminuito. È davvero una conseguenza importante del lockdown, mentre cambiano le nostre abitudini serali. Speriamo di conservare alcuni di questi miglioramenti anche quando la pandemia sarà finita.
In particolare, è l’illuminazione cittadina ad aver influito, con le insegne dei negozi spente di sera, così come anche la ristorazione. Naturalmente, nessuno nega che questo vantaggio in termini di osservazione del cielo non abbia un’altra faccia della medaglia, ovvero i problemi economici alle categorie di esercenti coinvolti.
Fonte: The Guardian