Stella McCartney, passerella animalista: “Gli animali non sono moda”
Stella McCartney porta in passerella costumi animaleschi realizzati in stoffa, per sensibilizzare la moda sui diritti degli animali.
Fonte immagine: Jaguar MENA via Wikipedia Commons
Stella McCartney lancia un messaggio all’universo della moda, affinché questo settore si dimostri più sensibile al rispetto dei diritti degli animali. La stilista, figlia del noto Beatle Paul McCartney, ha deciso di organizzare una sfilata allegra e giocosa, con protagonisti degli animali di stoffa.
In occasione della presentazione della sua ultima collezione alla Settimana della Moda di Parigi, Stella McCartney ha portato in passerella conigli, mucche, volpi, cavalli e coccodrilli: dei costumi simpatici e colorati indossati da modelli e modelle ingaggiate per l’occasione. Un’iniziativa nata per sensibilizzare all’eliminazione dei materiali di origine animale dalla moda, considerando come la stessa stilista sia vegetariana da anni:
Quello che stiamo cercando di fare è di indorare un messaggio potente e significativo, con un po’ di humor e divertimento, affinché risulti comprensibile da parte delle persone che ascoltano. Questi animali sono gli “ingredienti” negli altri show di moda. Siamo l’unica casa di moda del mondo che non sta uccidendo animali per le passerelle. Volevo sottolinearlo, in un modo gioioso.
Tutte le collezioni di Stella McCartney sono cruelty-free: gli accessori sono realizzati in pelle vegana, così come le pellicce e le piume risultano completamente ecologiche. Non è però tutto, poiché la casa di moda ha anche realizzato alcuni prodotti – come delle borse – approfittando del riciclo della plastica. L’intento è chiaro: quello di proporre una moda sì lussuosa, ma amica degli animali: oggi le alternative sono così numerose ed estese che non vi è alcun bisogno di ricorrere a derivati di origine animale per poter realizzare abiti o tessuti pregiati. Le immagini della sfilata, come facile intuire, sono rimbalzate da un account all’altro sui social network.
Fonte: Time