Stella di Natale
La stella di Natale rappresenta una delle piante ornamentali più diffuse e regalate durante le festività di fine anno. Ormai da diversi decenni a questa parte, a questa varietà di origine messicana sono associate le celebrazioni natalizie, per via dei suoi caratteristici colori. Eppure in pochi riescono a mantenerla rigogliosa anche una volta terminate le feste, poiché la specie è decisamente delicata e sensibile agli sbalzi climatici. Ma quali sono le peculiarità della pianta, come coltivarla e, soprattutto, come curarla nel tempo?
Come tutte le varietà esotiche e d’importazione, anche la stella di Natale potrebbe faticare ad adattarsi al clima tipico dello Stivale. Per questa ragione, la coltivazione e la cura avvengono quasi esclusivamente in casa. Di seguito, qualche indicazione utile.
Quello di stella di Natale è il nome comune dell’Euphorbia pulcherrima, una pianta ornamentale originaria del Messico e appartenente alla famiglia delle Euphorbiaceae. Negli Stati Uniti e in Europa l’introduzione di questa varietà è abbastanza recente: risale infatti alla metà del 1800, quando venne scelta come pianta decorativa per le feste natalizie. È proprio in questo periodo che vennero associati alla specie anche altri nomi, in particolare quello di Poinsettia: fu infatti l’ambasciatore Joel Roberts Poinsett a importarne i primi esemplari negli Stati Uniti.
La pianta si caratterizza per un portamento cespuglioso e grandi foglie verdi e lucide, dalla forma ovale e leggermente appuntita. Il fiore della pianta è un piccolo ciazio di colore giallo e, a differenza delle credenze comuni, non coinvolge le parti rosse della specie. La Poinsettia sviluppa infatti una corolla di foglie di intenso e vivace rosso – chiamate brattee – che assumono questa colorazione proprio prima della fioritura. Ed è proprio questa la peculiarità che l’ha resa famosa in tutto il mondo, mentre i fiori assumono una posizione di secondo piano.
Nei luoghi d’origine la stella di Natale può raggiungere anche altezze ragguardevoli, anche di alcuni metri, mentre in Italia tende a restare a lungo una piccola varietà da vaso. Le condizioni climatiche dello Stivale non ne permettono infatti uno sviluppo estremo.
Come già accennato, la pianta è nota ai più per le sue brattee di intenso colore rosso, associate alla stagione natalizia. Eppure non tutti sanno che dell’Euphorbia esistono più di 120 varietà, dai più svariati colori: rosa pallido, rosa intenso, fucsia, bordeaux, bianco, panna e diverse sfumature di giallo.
Oltre ai colori, sono altrettanto numerosi i significati legati a questa varietà floreale. Conosciuta in Centro America sin dai tempi degli Aztechi, veniva scelta come omaggio agli dei, poiché simbolo di forza e di purezza.
Successivamente divenne uno dei simboli del Messico, grazie anche a una locale leggenda. Una bambina molto povera desiderava da tempo regalare dei fiori alla chiesa del suo paese, per celebrare la nascita di Gesù.
Non avendo denari per acquistare un mazzo fiorito, decise di cercare dei fiori all’aperto, trovando però erbacce nel deserto. All’improvviso la bambina udì una voce, che le suggerì di portare comunque le sterpaglie in chiesa: una volta all’interno dell’edificio, i rovi si trasformarono in splendide stelline rosse.
Per quali ragioni, tuttavia, questa pianta è associata al Natale? Oltre alla tradizione messicana, legata proprio a Gesù Bambino, molto deriva dalle caratteristiche del vegetale:
Non tutti sanno, però, che la pianta in alcuni Paesi non viene scelta per le festività di fine anno. In Francia, dove prende il nome di Étoile d’Amour, viene scelta per celebrare la Festa della Mamma, mentre nel centro e nel Sudamerica è una varietà perfetta per le coppie, poiché simbolo della passione.
La Stella di Natale è diventata una specie diffusissima, soprattutto tra novembre e gennaio: in ogni casa vi è almeno un esemplare, poiché spesso offerta come dono o presente nei cesti natalizi.
Bisogna però prestare attenzione, poiché questa coltivazione potrebbe rappresentare un rischio per gli animali domestici, come cani e gatti. I piccoli rametti contengono infatti una sostanza vischiosa di colore bianco, chiamata lattice, dalle potenzialità irritanti. Oltre a determinare problemi dermatologici, se gli amici a quattro zampe ingoiano o mordicchiano parti della pianta rischiano l’intossicazione.
Per questa ragione, è bene posizionare la pianta in luoghi inaccessibili agli animali domestici, come mensole molto elevate o mobili protetti.
Alle nostre latitudini, la coltivazione della Stella di Natale avviene quasi esclusivamente in vaso, all’interno delle abitazioni. Questo perché la pianta ha bisogno di temperature perennemente comprese tra i 15 e i 24 gradi, quindi soffrirebbe troppo all’aperto. Non è però impossibile creare dei graziosi cespugli in giardino, soprattutto se si vive nelle regioni meridionali, dove le temperature sono miti per tutto il corso dell’anno.
Prima di procedere alla coltivazione, è bene valutare le necessità della Poinsettia e verificare che siano compatibili con il proprio luogo di residenza. Fra le tante si elencano:
Difficilmente in Italia la stella di Natale viene coltivata per seme, anche perché la maggior parte di quelli prodotti è infertile. La modalità più diffusa è quella del trapianto delle piantine, grazie alla grande disponibilità di esemplari nel periodo di dicembre, oppure tramite talea.
La talea può essere effettuata a partire dalla primavera fino a giugno, scegliendo un rametto apicale e tagliandolo di netto: l’operazione provocherà la fuoriuscita del lattice irritante, quindi si consiglia di far ricorso ai guanti. Il rametto tagliato dovrà quindi essere disposto in torba e sabbia fino all’apparizione delle radici.
Non è di certo un segreto: la stella di Natale è una delle piante più appariscenti, ma anche difficili da mantenere vitali a lungo. Sono molti gli appassionati che non riesco a superare il periodo delle feste o, ancora, raggiungere la successiva primavera. Eppure, con le dovute cure questa varietà può davvero durare a lungo.
Le foglie rappresentano un indice di salute della Stella di Natale e, per questa ragione, quando si verifica una copiosa caduta la varietà potrebbe essere prossima alla morte. Ma cosa causa la caduta delle foglie? I motivi possono essere i più disparati:
Come già accennato, quando le foglie iniziano a cadere non sono molte le possibilità di recupero della pianta, che rischia di morire entro pochissime settimane.
Va detto, non ci sono garanzie che la nostra stella di Natale rifiorisca ogni anno, ma questo non significa che non si possa comunque salvare la pianta. Il suo fogliame verde e vistoso è infatti sempre molto decorativo. La cura della Poinsettia, finite le feste natalizie, inizia con condizioni di crescita adeguate.
La pianta dovrebbe ricevere almeno 6 ore di luce solare indiretta ogni giorno e, per favorire la fioritura, anche di temperature diurne tra 18° e 21° C, leggermente più fresche di notte. In questo modo si evita il problema della caduta delle foglie.
La routine di irrigazione classica va mantenuta fino alla primavera, mentre verso aprile o maggio, si procede con potatura e rinvaso in un contenitore più grande. In questo passaggio, annaffiamo abbondantemente e posizioniamo la pianta su una finestra soleggiata. Da questo momento, controlliamo periodicamente l’umidità del terriccio e innaffiamo solo quando appare asciutto al tatto.
Ogni due settimane, fertilizziamo il terreno con un concime per piante d’appartamento per tutti gli usi. All’inizio dell’estate, quando le temperature notturne salgono sopra i 10 °C, possiamo spostare la pianta all’aperto in un luogo leggermente ombreggiato.
Dalla prima metà di luglio, potiamo nuovamente, tagliando circa 2,5 cm di crescita terminale da ogni stelo. Un’altra potatura è suggerita verso la prima parte di settembre, mantenendo 3 o 4 foglie per germoglio. In questo modo si favorisce la ramificazione laterale. Ma ora vediamo come farla rifiorire in tempo per Natale.
Le stelle di Natale non hanno bisogno di molto tempo per fiorire e formare quelle brattee colorate che amiamo così tanto. Il modo giusto per favorire la fioritura è, generalmente da inizio ottobre, tenere la pianta nella totale oscurità per circa 12 ore al giorno. Basta tenerla in una stanza buia o coprirla con una grande scatola ogni sera, per poi riportare la pianta alla luce durante il resto della giornata.
Ad inizio dicembre, la stella di Natale può terminare la cura del buio e va invece posizionata in una zona soleggiata per almeno sei ore al giorno. In questo periodo possiamo ridurre l’uso del fertilizzante e dell’acqua. Se abbiamo avuto fortuna e siamo stati attenti nelle cure, la Poinsettia ci gratificherà con una nuova fioritura colorata.
In caso contrario, avremo comunque la nostra pianta ancora sana, pronta a dare un bel tocco di verde alla casa.