Greenstyle Sostenibilità Consumi Spreco alimentare: a Milano punto di raccolta per cibi invenduti

Spreco alimentare: a Milano punto di raccolta per cibi invenduti

A Milano ha aperto un hub, creato da Comune e Banco Alimentare, per promuovere la donazione di cibo e ridurre lo spreco alimentare.

Spreco alimentare: a Milano punto di raccolta per cibi invenduti

Fonte immagine: Unsplash

Zero Sprechi, questo il protocollo voluto dal Comune di Milano per combattere gli sprechi alimentari e recuperare i prodotti invenduti dei supermercati. Segue questa direzione anche l’hub di raccolta delle eccedenze aperto da Palazzo Marino e Banco Alimentare della Lombardia a Milano nel quartiere Isola. In questo centro arriveranno i prodotti rimasti invenduti di alcuni dei maggiori supermercati del territorio che verranno donati a chi ha bisogno attraverso il lavoro degli incaricati di 14 Onlus che potranno ritirare i pacchi per distribuirli.

Il progetto prevede l’apertura di hub in tutta Milano, uno per quartiere, così da raggiungere capillarmente tutte le persone che ne avessero bisogno. Secondo quanto programmato da Banco Alimentare e Politecnico che ha studiato la fattibilità del progetto potranno essere recuperate più di 60 tonnellate l’anno di cibo per l’equivalente di 220 mila pasti.

Il magazzino è dotato di una cella frigorifera atta alla conservazione di cibo a 4-8°C e questo rende possibile il recupero dei cibi freschi: frutta e verdura, pane, latte e yogurt, carne e affettati, indispensabili per una completa e sana alimentazione.

Il progetto ha anche un risvolto green in quanto si risparmieranno 96 milioni di litri d’acqua e 237 tonnellate di CO2.Il modello hub rappresenta un modello virtuoso di circuito corto per il recupero e la ridistribuzione delle eccedenze alimentari e di attenzione verso l’ambiente.

Seguici anche sui canali social

Ti potrebbe interessare

Fosfati nei detersivi: a cosa servono e perché inquinano
Consumi

I fosfati che si trovano in alcuni detersivi sono dei componenti a base di fosforo impiegati in molti ambiti, inclusa la produzione di saponi. Il loro compito è quello di migliorare l’azione pulente dei prodotti e ridurre la formazione di calcare, ma purtroppo questi composti possono causare molti danni all’ambiente.