Sostenibilità: importante per 98% degli italiani, ma poca concretezza
Una ricerca condotta dalla start up EcoSost rivela che il 98% degli italiani vuole più sostenibilità, ma il 40% non sa come fare per averla.
Fonte immagine: Paper cut of car on green grass | Shutterstock
Nel nostro Paese è tanta la voglia di sostenibilità, di una vita più “green” e a basso impatto ambientale, ma quasi la metà delle persone non sa come fare per migliorare i propri standard. Scarsa concretezza per molti italani secondo la ricerca condotta da EcoSost, “start-up” che ha creato una piattaforma che guida verso scelte consapevoli e geolocalizza tutte le EcoAziende e le EcoIniziative sparse su tutto il territorio nazionale.
La ricerca è stata realizzata in coincidenza con la COP21 di Parigi. Il 98% degli intervistati si dichiara desideroso di vedere più iniziative improntate allo sviluppo sostenibile intorno a loro, ma per contro ben il 40% non sa come fare e il 60% degli intervistati riesce ad identificare come soluzione per una maggiore tutela dell’ambiente solo la raccolta differenziata e le energie rinnovabili. Pur importantissime, sono solo due aspetti di un mondo pieno di sfumature che aspetta solo di essere vagliato.
Lo studio ha preso in considerazione 4 settori: “cibo”, “acquisti verdi”, “mobilità sostenibile” e “risparmio energetico“. È stato valutato da una parte l’impegno degli utenti per quanto riguarda il proprio stile di vita e le capacità di sensibilizzare gli altri, dall’altra quello delle aziende, in relazione alla capacità di innovare i propri processi produttivi in linea con le nuove tecnologie verdi. La ricerca ha vagliato poi anche quanto i passi avanti fatti dalle aziende siano percepiti dagli utenti stessi.
La situazione non è uniforme per tutte le città: prima si classifica Milano e prima è anche la Lombardia come Regione. Seguono Veneto, Toscana e Piemonte. Le grandi città sembrano comunque dimostrare una certa sensibilità sul tema: dopo Milano troviamo Torino, Bologna, Trento, Brescia e Modena. Segue Palermo come prima città del Sud. Grande assente è invece Roma, che si classifica al 109 esimo posto.
Quella che manca nel cittadino medio sembra essere proprio la consapevolezza. Questa dovrebbe essere guidata però anche dalle istituzioni, come spiega Nicola Tagliafierro, fondatore di EcoSost:
Il paradosso è che gli italiani non sanno a pieno come poter realizzare, anche con i piccoli gesti quotidiani, questo cambiamento fondamentale e necessario soprattutto per le generazioni future: in questo percorso, purtroppo, non sono sempre sostenuti da un vero progetto locale di sostenibilità di cui invece tutte le istituzioni si dovrebbero dotare.
Egli riconosce anche che le cifre uscite dalla ricerca indicano che sta avvenendo comunque un cambiamento a livello culturale tra la popolazione. Questo pone già le basi per una svolta verde del nostro modo di vivere perché sono sempre le esigenze sentite dal basso, soprattutto quando diventano prorompenti, che muovono alla lunga anche le scelte politiche.