Smog: Frosinone, Torino e Alessandria le città più inquinante nel 2014
I dati rilevati dal Treno Verde, che ha toccato 10 città italiane: picchi di Pm10 anche a Verona, Ancona e Varese. Regina del rumore è invece Palermo, seguita da Cosenza e Potenza.
Sono Frosinone, Torino e Alessandria, le tre città che, dall’inizio del 2014, hanno sforato maggiormente il limite dei 35 giorni concessi dalla legge, per quanto riguarda i livelli di Pm10 nell’aria. Sono i risultati del monitoraggio del Treno Verde, campagna di Legambiente che, annualmente, analizza la qualità dell’aria dei nostri centri urbani.
Se il 2013 è stato un anno nero per le nostre città, il 2014 non promette di meglio: ad Ancona e Varese sono stati già rilevati livelli notevoli di inquinamento, mentre a Verona è stato registrato un picco superiore di ben tre volte ai limiti di Pm10 consentiti dalla nostra legislazione.
Torna, inoltre, l’incubo del benzene: un agente inquinante sempre meno diffuso nei nostri centri urbani e che, invece, ha fatto registrare elevati livelli a Verona e Palermo.
L’analisi condotta da Legambiente e Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane ha riguardato 10 città: Palermo, Cosenza, Potenza, Caserta, Roma, Pescara, Ancona, Verona, Varese e Torino, tappa conclusiva. Quest’anno sono stati rilevati, grazie alla collaborazione con il Laboratorio mobile Qualità dell’Aria di Italcertifer, anche i livelli di Pm2,5, sottoinsieme del Pm10.
Ecco la classifica delle città che hanno superato più volte il limite fissato per legge di 35 giorni, per quanto riguarda i livelli di Pm10:
- Frosinone, con 57 sforamenti;
- Torino, con 46;
- Alessandria, con 45;
- Benevento,con 42;
- Parma,con 32;
- Venezia, con 31;
- Vicenza, Milano e Avellino, con 30;
- Rovigo e Padova, con 29;
- Terni, con 28;
- Treviso, Pescara e Caserta, con 27 sforamenti.
La centralina di riferimento in ogni città è stata quella con il maggior numero di sforamenti nel corso di quest’anno, a partire dai dati Arpa e delle istituzioni regionali e provinciali.
Rossella Muroni, direttrice nazionale di Legambiente, ha spiegato:
Siamo di fronte a un serio rischio ambientale e per la salute delle persone, che viene ancora affrontato in maniera blanda e poco efficace da Comuni, Regioni e dallo stesso governo. Al ministro Galletti chiediamo di destinare più fondi e incentivi al trasporto pubblico locale e all’ammodernamento della rete ferroviaria, invece che alla realizzazione di inutili opere autostradali.
Altro tasto dolente trattato dalla campagna Treno Verde è quello dell’inquinamento acustico, fenomeno fortemente sottovalutato: in ogni città toccata dal convoglio di Legambiente sono stati rilevati decibel oltre la norma di legge.
Regina dell’inquinamento acustico è Palermo, seguita da Cosenza, Potenza, Caserta, Roma, Ancona e Torino. A Verona, Varese e Pescara, invece, elevati livelli dei decibel sono stati registrati soprattutto durante le ore notturne.