Smartphone e occhi: troppe ore al giorno aumentano rischi per la vista
Un impegno visivo ravvicinato e prolungato, spiega il primario di oculistica Pasquale Troiano, può accentuare le problematiche.
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Con l’estate aumenta il tempo che passiamo davanti a uno schermo dello smartphone. Troppe ore con lo sguardo fisso tra chat, scroll dei social e ricerca di informazioni online può però far male agli occhi. Il rischio è quello di sviluppare miopia o astenopia.
Lo ricorda Pasquale Troiano, primario di oculistica dell’Ospedale Sacra Famiglia Fatebenefratelli di Erba, Como, che spiega come un impegno visivo ravvicinato e prolungato può accentuare le problematiche degli occhi:
È sempre opportuno cercare di non prolungare l’osservazione per vicino facendo delle pause che non possono essere ‘smetto di usare il computer e prendo il cellulare o viceversa’. La pausa deve prevedere la messa a riposo del sistema accomodativo, mediante lo spostamento della nostra osservazione a distanze superiori almeno a 3 metri, ancora meglio 6, come ad esempio guardare fuori da una finestra.
In particolare lo specialista fa riferimento alla possibilità di incorrere in astenopia occupazionale, la condizione di affaticamento oculare che è collegata all’impegno visivo da vicino e che, tra i sintomi più frequenti, presenta irritabilità degli occhi e la cefalea. Si tratta di un concetto codificato negli anni ’80 del secolo scorso dalla branca oculistica nota come ergoftalmologia o oftalmologia del lavoro:
L’ergoftalmologia ha individuato un rapporto tra le capacità visive del soggetto e il tipo di impegno visivo richiesto. Se l’impegno visivo richiesto eccede le capacità visive del soggetto, l’affaticamento oculare compare in breve tempo, è più sintomatico ed è più frequente. È come se si chiedesse a un soggetto che pesa 50 chili di trasportare dei gravi che ne pesano 100.
L’uso di strumenti digitali sempre più piccoli, chiarisce ancora Troiano, richiede una maggiore necessità accomodativa: nel caso di una persona con vista perfetta, motilità oculare e piano rifrattivo perfettamente normale non si avrà alcun problema. Se invece i soggetti presentano difetti della vista ci saranno enormi problemi di affaticamento oculare.
L’uso prolungato di smartphone porta conseguenze più gravi nei bambini e negli adolescenti. È responsabile, prosegue Troiano, della miopizzazione dell’occhio, una modifica irreversibile e progressiva della vista:
Negli ultimi 10 anni si sta assistendo a una vera e propria epidemia di miopia, la cui causa principale è l’enorme aumento dell’impegno visivo prolungato ‘da vicino’.
La raccomandazione, conclude lo specialista è perciò quella di eseguire una visita medica oculistica e una visita ortottica, che potranno verificare le condizioni anatomiche e funzionali dell’apparato visivo. Correggere così eventuali alterazioni, mettendo il sistema visivo nella sua migliore condizione operativa.