Rifiuti ingombranti
A tutti sarà capitato almeno una volta di smaltire un rifiuto ingombrante, si tratti di un mobile oppure di un grande elettrodomestico. Ovviamente questi oggetti non possono essere depositati nei pressi dei comuni cassonetti, sia per le loro dimensioni che per la presenza di materiali che potrebbero non risultare compatibili con i servizi di raccolta quotidiani. Come fare per liberarsene, di conseguenza, assicurandosi che vengano smaltiti con il minimo impatto sull’ambiente, approfittando anche del riciclo dei loro materiali?
Di norma, lo smaltimento dei rifiuti ingombranti viene definito a livello locale: ogni comune stabilisce le regole per il recupero, nonché la lista degli oggetti ammessi per il ritiro, quindi è bene informarsi presso il proprio Municipio. Di seguito, qualche consiglio utile.
Per rifiuti ingombranti si intende una lunga serie di oggetti che, per dimensioni o per materiali utilizzati, non possono essere smaltiti con la normale spazzatura. Poiché spesso realizzati in materie plastiche, metalliche o naturali – quali il legno – gran parte delle loro componenti possono essere recuperate e riciclate, riducendone l’impatto sull’ambiente.
Così come già accennato, la lista degli oggetti considerati idonei come rifiuto ingombrante varia a seconda del comune di residenza. In linea generale, sono di solito compresi:
[ghshortpost id=309409 title=”RAEE: il 39% dei grandi elettrodomestici non smaltito correttamente” layout=”post_inside”]
I RAEE, in particolare, seguono un processo di smaltimento diverso rispetto agli altri prodotti elencati, proprio poiché il recupero di alcune componenti – come le schede logiche dei circuiti, processori e quant’altro – richiedono processi avanzatissimi. Ancora, i dispositivi elettronici prevedono minime quantità di metalli preziosi, nonché elementi – come accumulatori o batterie non rimovibili – che potrebbero richiede specifici macchinari per la loro dismissione in piena sicurezza.
Sono principalmente due le modalità che i comuni mettono a disposizione dei cittadini per lo smaltimento dei rifiuti ingombranti:
I due sopracitati servizi possono essere offerti gratuitamente o, come a volte avviene, previo il pagamento di un piccolo contributo. Anche in questo caso è necessario informarsi al proprio comune di residenza.