SISTRI: esenzione confermata per le piccole imprese
Il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti ha firmato il decreto che esonera le piccole imprese dall'obbligo di registrazione al SISTRI.
Torniamo a occuparci del SISTRI, il sistema di controllo per la tracciabilità dei rifiuti pericolosi speciali, per via di un’importante novità che interessa le piccole imprese. Come promesso a marzo dal ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, le aziende con meno di dieci dipendenti saranno infatti esentate dall’obbligo di adesione al SISTRI.
Galletti nelle scorse ore ha firmato la norma che esonera le piccole imprese dalla registrazione al sistema, accogliendo le proteste degli imprenditori chiamati a oneri insostenibili e procedure ostacolate dall’eccessiva burocrazia. Anche le imprese agricole, produttrici iniziali di rifiuti speciali pericolosi, potranno conferirli nei circuiti organizzati di raccolta e saranno esentate in tal caso dall’obbligo di adesione al SISTRI.
Come ha sottolineato lo stesso Ministro presentando il nuovo decreto ministeriale sul SISTRI, questo è solo il primo di una serie di passi per rendere più snello ed efficace il sistema:
Venendo incontro alle giuste richieste dei piccoli produttori, oggi introduciamo una prima importante semplificazione, rendendo il sistema più ragionevole e meno burocratico, ma rafforzando allo stesso tempo i principi inderogabili che sono alla base del progetto, ossia il contrasto alle ecomafie e la difesa dell’ambiente attraverso il controllo informatico dei rifiuti pericolosi.
Tra le novità introdotte dal nuovo decreto SISTRI figurano diverse altre semplificazioni sul fronte amministrativo e la proroga del versamento della quota annuale, differita al 30 giugno 2014. Galletti ha poi annunciato di aver convocato per fine mese le associazioni di categoria coinvolte nel SISTRI per poter monitorare l’efficacia del sistema e studiare insieme ulteriori norme per semplificare il decreto.
Soddisfatta della nuova norma è Rete Imprese Italia. In una nota l’associazione, che riunisce migliaia di artigiani e commercianti, ha espresso soddisfazione soprattutto per la cancellazione:
Dell’assurda equiparazione dei rifiuti di un piccolo artigiano o commerciante con quelli di un’impresa di maggiori dimensioni.
Rete Imprese Italia ha poi chiesto ulteriori semplificazioni:
Adesso, però, occorre proseguire verso il superamento dell’attuale sistema di tracciabilità, che complica inutilmente l’attività delle imprese, in particolar modo quelle del trasporto e della gestione dei rifiuti.