Greenstyle Sostenibilità Energia Sistemi di accumulo: megabatteria tedesca alimenterà 100 famiglie

Sistemi di accumulo: megabatteria tedesca alimenterà 100 famiglie

La Smart Grid Energy Storage System, è la megabattery di accumulo, sperimentata con successo dall'Istituto tedesco di ricerca Fraunhofer IFF.

Sistemi di accumulo: megabatteria tedesca alimenterà 100 famiglie

Fonte immagine: Fraunhofer IFF

Il problema delle energie rinnovabili, soprattutto per quei Paesi che ne fanno largo uso e che prevedono un aumento del loro utilizzo nei prossimi anni, è al momento, soprattutto la mancata continuità della produzione energetica, visto che sono caratterizzate da estrema variabilità. Attualmente la miglior prospettiva per risolvere questo problema, sono i sistemi di accumulo. La Germania in particolare sta scommettendo su questa sfida e sembra che i suoi tentativi riscuotano successo.

Presso l’Istituto di ricerca Fraunhofer IFF di Magdeburgo, è stata sperimentata una megabattery, chiamata “Smart Grid Energy Storage System” (SGESS), che può servire uno o più impianti di produzione, fornendo una quantità di energia pari a quella utilizzata da 100 famiglie. La sua costruzione è stata affidata all’azienda SK Innovation, coreana.

Si tratta di un pacchetto di 5000 celle agli ioni di litio, compattate fino a raggiungere le dimensioni di un vagone ferroviario, con una capacità di 0,5 megawattora. La prossima mossa prevede il suo collegamento alla rete regionale. È in via di realizzazione anche un software e un sistema di controllo, per una efficiente gestione delle reti energetiche. Finora SGESS si è dimostrato un successo e già una compagnia ha dichiarato che ne farà uso a partire dal 2015, la Enerparc AG di Amburgo.

Sono ottimi passi avanti in questo settore, anche se si ha la consapevolezza che le batterie agli ioni di litio debbano essere superate per ottenere sistemi più efficienti.

Le nuove prospettive saranno nella direzione delle batterie di flusso, che danno ulteriore flessibilità, o delle batterie a metalli liquidi, meno costose, che funzionano ad alte temperature, necessarie a fondere antimonio e magnesio, di cui sono costituite. Che dire, non resta che aspettare che il successo di SGESS serva come punto fermo da poter superare.

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