Sindrome premestruale: 5 rimedi naturali per dolori e umore
La sindrome premestruale è un insieme di sintomi fisici e psicologici che si verificano nelle donne prima del ciclo mestruale. Le manifestazioni possono variare da donna a donna, possono includere dolore al seno, cambiamenti di umore, stanchezza, affaticamento, gonfiore e ritenzione idrica, mal di testa ed emicranie. Di seguito vediamo i rimedi naturali più efficaci per combattere i disturbi che la SPM comporta, dall'alimentazione agli integratori, fino all'esercizio fisico.
Dalla sindrome premestruale difficilmente si viene risparmiate. Essa reca in sé un insieme di sintomi, di tipo fisico e psicologico, che rendono piuttosto difficili i giorni che precedono immediatamente l’arrivo del ciclo e che, dopo, scompaiono.
Più o meno grave, colpisce una buona percentuale delle donne, seppur in maniera anche profondamente diversa. Fortunatamente esistono dei rimedi naturali sia per il dolore che per l’umore: come calmare la sindrome premestruale? E come evitare gli sbalzi di umore prima del ciclo? Di seguito alcuni utili consigli.
Cos’è la sindrome premestruale
Anche se alcuni ritengono di sì, la sindrome premestruale non è un mito: è un fatto innegabile che tutte o quasi le donne in età fertile siano soggette a malesseri comuni nei giorni precedenti alle mestruazioni.
I disturbi possono essere differenti e variare in intensità e periodo da donna a donna, vanno dalle fitte all’addome, quasi a “preparare” il corpo ai dolori talvolta più lancinanti del primo giorno di ciclo mestruale, fino all’irrigidimento dei muscoli, in particolare quelli in cui il corpo carica la tensione, come spalle e polpacci.
Non sono giorni facili, ogni donna lo può testimoniare.
Ma è possibile fare qualcosa, se non per evitarli completamente, quantomeno per alleviare i sintomi fisici e psicologici della sindrome premestruale?
Quanti giorni prima si ha la sindrome premestruale?
Sindrome premestruale 15 giorni prima, è possibile? Naturalmente si tratta di un dato quanto mai variabile, ma in via generale i segnali possono iniziare qualche giorno o una settimana prima del ciclo mestruale e possono durare fino a qualche giorno dopo questo.
La gravità dei sintomi può variare da persona a persona, ma per alcune donne possono essere abbastanza pesanti da influire sulla vita quotidiana. In questi casi, è importante consultare un medico per valutare la situazione e trovare un trattamento adeguato.
Sintomi della sindrome premestruale
Prima di passare ai rimedi naturali, è utile riassumere sinteticamente i sintomi della sindrome premestruale più comuni, in modo da capire bene quali sono quelli da combattere. Le manifestazioni comprendono:
- Cambiamenti di umore (il cosiddetto disturbo disforico premestruale)
- Crisi di pianto
- Irritabilità
- Tristezza immotivata
- Gonfiore (associato spesso ad un temporaneo aumento di peso)
- Stanchezza
- Minor capacità di concentrazione
- Cefalea
- Tensione mammaria
- Attacchi di fame, in particolare voglia di dolce
In quanto ai sintomi psicologici, questi sono assolutamente normali. Accade infatti che, nel caso in cui non si sia instaurata una gravidanza, nella prima fase del ciclo si verificano delle oscillazioni ormonali che possono influire su umore e concentrazione.
Sindrome premestruale: rimedi naturali
Come si può ostacolare la sindrome premestruale con i rimedi naturali? Bisogna naturalmente fare una differenza tra i disturbi fisici e quelli che riguardano l’umore. A seconda della natura e della tipologia del disturbo si opterà per un rimedio piuttosto che un altro.
Borsa dell’acqua calda
Tra i rimedi naturali per il dolore associato alla sindrome mestruale rientra la borsa dell’acqua calda. Le fitte addominali si possono combattere ponendola sulla zona interessata, così come si fa quando si è colpite dai dolori mestruali veri e propri, ma questo lo possono fare solo le donne che presentano delle fitte persistenti, perché se sono istantanee e passeggere, non si può mai sapere quando colpiranno.
È consigliabile inoltre, per le donne che hanno un ciclo mestruale assolutamente preciso, ricordare di non bere bevande troppo fredde o troppo in fretta nei giorni precedenti, non solo perché accentuano la SPM, ma perché potrebbero ripercuotersi sui disturbi mestruali successivi.
Tisane calmanti
Il calore è un vero toccasana anche nel periodo della sindrome premestruale. Per cui via libera alle tisane, in particolare quelle calmanti. Sicuramente ogni erborista saprà consigliare per il meglio, ma tra le più gettonate per questo utilizzo c’è la melissa con verbena odorosa, che è utilissima per migliorare l’umore.
Ma aiuta anche a far rilassare i muscoli contratti nei giorni precedenti alle mestruazioni, in particolare se questo tipo di disturbo fa insorgere l’insonnia. Bene anche tisane e decotti di finocchio, oppure la più classica camomilla.
Alimentazione
Importante, anche in questo caso, è curare al meglio la propria alimentazione. Alcune sostanze contenute in determinati alimenti possono alleviare i vari sintomi della SPM. Tra queste ci sono il calcio, il magnesio, le fibre e le vitamine D3 e B6, utilissime perfino contro la ritenzione idrica e il gonfiore dolorante al seno.
Frutta e soprattutto verdura scondita sono utilissime per venire incontro agli attacchi di fame e non prendere troppo peso nei giorni della sindrome premestruale. Inoltre, diminuite l’apporto di sale, l’assunzione di alcolici e di caffeina.
Bevete almeno due litri di acqua al giorno. Durante il periodo premestruale si consiglia l’assunzione di cibi contenenti carboidrati complessi, assorbiti dall’organismo in maniera graduale evitando di dare luogo ai cosiddetti picchi glicemici che possono poi influenzare l’umore.
Integratori
Integratori utili in caso di sindrome premestruale sono quelli a base di magnesio e calcio e/o la supplementazione di vitamine E, B6. Secondo quanto riportato sul sito dell’Humanitas, l’assunzione di soia, per via dei fitoestrogeni che contiene, sarebbe utile.
Questi contribuirebbero a riequilibrare il rapporto tra estrogeni e progesterone. In commercio esistono parecchi prodotti che contengono le sostanze che abbiamo appena citato, da sole o in aggiunta a rimedi naturali considerati efficaci per combattere la sindrome.
Tra questi, oltre al ginkgo biloba e all’olio di enotera, vi è l’agnocasto. Se non il miglior integratore per sindrome premestruale, questo è uno dei più validi. I frutti dell’agnocasto costituiscono un buon rimedio della nonna per ostacolare la SPM, perché rappresentano un antidepressivo naturale e aiutano a controllare gli attacchi di fame.
Neppure gli effetti collaterali sono completamente negativi, dato che potrebbero riguardare soprattutto il calo della libido.
Esercizio fisico
In questo particolare momento del mese non bisogna abbandonare del tutto l’attività fisica. Un moderato esercizio non può che essere di aiuto: sembra infatti alleviare la sintomatologia fisica grazie al rilascio di endorfine e al naturale aumento naturale dei livelli di serotonina.
Le prime ci fanno sentire meno il dolore; la seconda, invece, favorisce il sonno e contribuisce a farci sentire meglio. Dedicatevi alle camminate, al nuoto o ad una corsetta leggera. Utili anche per calmare l’umore e riportare pace interiore sono lo yoga, il pilates e la meditazione.
Sindrome premestruale, cura
Un cenno meritano le cure, seppur non naturali, che rispondono alla domanda, “cosa prendere per la sindrome premestruale”. Entrambe le soluzioni devono essere suggerite da un professionista.
Pillola anticoncezionale
In alcuni casi viene prescritta l’assunzione della pillola anticoncezionale che, inibendo l’ovulazione, permette un bilanciamento migliore tra estrogeni e progesterone, contrastando l’insorgenza dei sintomi caratteristici della sindrome.
C’è da sottolineare come, nonostante parecchio usata nella pratica clinica, le evidenze scientifiche riguardo la sua effettiva efficacia siano ad oggi poche.
Farmaci
In caso di sindrome premestruale grave, può essere utile richiedere il consulto di uno specialista. Il ginecologo, una volta analizzata la situazione, potrebbe valutare di prescrivere, oltre alla suddetta pillola, degli SSRI, farmaci inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina.
La loro azione si esplica tramite l’inibizione, a livello dei recettori nervosi presinaptici, del riassorbimento dell’ormone. Che provoca la disponibilità della serotonina negli spazi deputati alla trasmissione nervosa.
Se i sintomi sono ostinati, si potrà anche pensare ai GnRH agonisti (leuprolide) in associazione alla somministrazione di estrogeni e progesterone per almeno sei mesi. Gli analoghi dell’ormone di rilascio delle gonadotropine (GnRH), appartengono al gruppo delle terapie ormonali: di fatto agiscono bloccando o stimolando la produzione o l’azione degli ormoni.
Fonti