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Sesta malattia: sintomi, contagio e come si cura

La sesta malattia provoca esantema e febbre ma solitamente passa in poco tempo: ecco come si manifesta e come proteggersi dal contagio.

Sesta malattia: sintomi, contagio e come si cura

Fonte immagine: Pixabay

La sesta malattia fa parte delle malattie esantematiche che solitamente colpiscono i bambini durante la prima infanzia, manifestandosi entro i primi due o tre anni. Chiamata anche esantema critico, roseola oppure febbre dei tre giorni, è una patologia di origine virale che può essere trasmessa anche agli adulti sebbene più raramente.

Responsabili di generare l’infezione sono due tipologie di herpesvirus, rispettivamente di tipo sei e sette. La sesta malattia si manifesta attraverso la comparsa di un esantema preceduto da alcuni giorni di febbre, tuttavia i sintomi tendono solitamente a sparire spontaneamente in poco tempo.

Sintomi

Febbre

Come accennato, la sesta malattia si caratterizza per la comparsa di una eruzione cutanea che segue diversi episodi di febbre, anche elevata. In generale, per quanto riguarda i bambini la sintomatologia può prevedere:

  • febbre per circa tre giorni che può raggiungere anche i 39 gradi e mezzo;
  • mal di gola;
  • leggero raffreddore;
  • linfonodi del collo gonfi;
  • eruzione cutanea che appare solitamente una volta scomparsa la febbre, manifestandosi sul petto, sulla pancia e sulla schiena, sul viso, sul collo e sulle braccia.

Le piccole macchie rosse, di solito, non provocano prurito o fastidio e gradualmente sbiadiscono fino a scomparire completamente entro un paio di giorni. In alcuni casi la malattia può anche non manifestare alcun sintomo, mentre se a essere contagiati sono gli adulti è possibile avvertire fastidi più accentuali. In quest’ultimo caso, infatti, è possibile avvertire un generale ingrossamento dei linfonodi di varie parti del corpo, dolori articolari unitamente a debolezza e stanchezza generale, analogamente a quanto accade in presenza di mononucleosi.

È necessario, inoltre, prestare attenzione alle conseguenze che possono essere generate dalla febbre alta, talvolta in grado di sfociare in vere e proprie convulsioni soprattutto nei bambini molto piccoli. In questo caso è sempre preferibile contattare il pediatra, così come nel caso il cui il minore sia particolarmente debole o apatico o qualora non si riesca a tenere sotto controllo la temperatura.

Contagio

Lavare le mani

Il contagio della sesta malattia avviene solitamente attraverso il contatto con gocce di saliva o secrezioni nasali, emesse ad esempio con un semplice starnuto o un colpo di tosse. È facile infettarsi toccando una superficie contaminata e, successivamente, portando le mani alla bocca o al naso. Il periodo di incubazione dura mediamente nove o dieci giorni, mentre si tende a considerare non più contagioso un soggetto che ha già manifestato il rush cutaneo. Non esistono vaccini in grado di rendere immuni alla sesta malattia, che nella maggioranza dei casi si contrae una sola volta nell’arco della vita grazie alla capacità del corpo di produrre anticorpi adeguati.

Cure e rimedi

La sesta malattia tende a scomparire in breve tempo senza lasciare particolari strascichi, tuttavia è importante adottare alcuni rimedi in presenza di febbre alta: in questi casi si può somministrare del paracetamolo, mentre sono del tutto sconsigliati gli antibiotici che non risultano efficaci in presenza di infezioni virali.

È ancora più importante, soprattutto in presenza di febbre, garantire al minore una corretta idratazione somministrando acqua o altri liquidi, come il latte materno se a essere colpito è un neonato ma anche brodo o altre sostanze idratanti. Per evitare il contagio, infine, la strategia migliore da mettere in atto è quella di lavare spesso e in modo approfondito le mani, soprattutto prima dei pasti.

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