Vipera aspis
La figura del serpente suscita nell’immaginario comune sentimenti di angoscia e di paura, poiché considerato estremamente pericoloso per l’uomo. Eppure non tutte le specie rappresentano un’effettiva minaccia per gli umani, considerando il gran numero di varietà totalmente prive di qualsiasi tipo di veleno. Ma quali sono i serpenti velenosi oggi più conosciuti e, ancora, in quali parti del mondo vivono?
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Prima di cominciare, è doveroso specificare come un morso di serpente non debba mai essere sottovalutato. In caso di aggressione da parte dell’animale, è necessario raggiungere il pronto soccorso o il centro antiveleni più vicino, per l’inoculazione dell’apposito siero, un vero e proprio antidoto per limitare gli effetti nefasti del morso. Ancora, qualora l’attacco avvenga da esemplari privi di veleno, è utile recarsi dal medico o al pronto soccorso per disinfettare la ferita, evitando infezioni dai batteri presenti in abbondanza sui denti di questi rettili. Di seguito, qualche informazione utile.
Così come molti altri Paesi affacciati sul Mediterraneo e avvolti in un clima mite, anche l’Italia offre un habitat ideale per la proliferazione di alcuni serpenti. Lungo tutto lo Stivale, infatti, ci si può imbattere nella temutissima vipera: un esemplare di lunghezza variabile e dal corpo bruno solcato da macchie più scure, dal veleno potenzialmente letale. Diverse le specie autoctone sul nostro territorio:
L’unica regione esente dalla presenza di vipere è la Sardegna: le ipotesi su questo fenomeno sono le più svariate, ma sembra che i rettili non siano riusciti a raggiungere la regione dalla vicina Corsica, poiché isolata dall’acqua.
Esistono nel mondo parecchie specie di serpenti velenosi, spesso più pericolosi e aggressivi della vipera diffusa sul territorio italiano. Per alcune specie, il veleno è talmente potente da poter uccidere una persona in pochi istanti, non lasciando scampo o la possibilità di chiedere aiuto. Per altri, invece, non esiste a oggi un siero efficace. Di seguito, i tre più velenosi a oggi conosciuti nel mondo:
Considerando come, fatta eccezione per la già citata Sardegna, esistano dei serpenti velenosi su tutto il territorio italiano, è necessario prendere delle precauzioni per evitare conseguenze che potrebbero rivelarsi nefaste. In particolare se si trascorre del tempo all’aria aperta e immersi nella natura, affinché si possa minimizzare il rischio di morso e provvedere a un adeguato trattamento.
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Innanzitutto, è utile sapere come la maggior parte delle vipere morda per difesa: se non aggredito o disturbato, è molto probabile che l’esemplare fugga alla presenza dell’uomo. Ancora, è bene vestirsi adeguatamente prima di affrontare una passeggiata tra boschi e prati, preferendo stivali alti in gomma o pelle, pantaloni dalla stoffa spessa come i jeans e calze adeguate. Una porzione rilevante dei morsi, infatti, avviene accidentalmente per aver calpestato l’animale senza accorgersene. Non ultimo, quando si avvista un serpente è necessario evitare non solo di avvicinarsi troppo, ma anche rumori e vibrazione moleste, che potrebbero spingere il serpente alla fase d’attacco per difesa.
I sintomi del morso comprendono dolore, gonfiore locale, nausea, vomito, problemi addominali, svenimenti, confusione, crisi respiratoria e cardiaca. Non tutti i morsi di vipera sono letali, ma è necessario provvedere tempestivamente alla somministrazione del siero – in Pronto Soccorso o al Centro Antiveleni – per evitare danni anche irreversibili all’organismo.