Senape, mostarda
La senape è una spezia apprezzata in cucina sin da tempi antichissimi, oggi impiegata in tutto il mondo. Con il suo gusto particolare, leggermente piccante, è scelta come aromatizzante per primi e secondi piatti. Ma forse non tutti sanno che questo vegetale presenta anche delle interessanti proprietà per l’organismo, ben oltre all’uso in cucina. Di conseguenza, quali sono i benefici e gli usi di questa pianta?
Prima di cominciare, è bene specificare come esistano diverse specie di senape, ognuna delle quali dalle proprietà differenti per l’organismo. Per uso curativo, come rimedio naturale, è quindi indicato affidarsi al medico oppure al proprio erborista di fiducia per scegliere la varietà che più si addice alle proprie necessità.
Quello di senape è un termine generico per indicare un gruppo di variegate piante dalle caratteristiche comuni, appartenenti perlopiù alla famiglia delle Brassicacee. Nota sin da tempi lontanissimi, tanto che veniva impiegata già nell’antica Grecia, la senape è stata storicamente impiegata sia per uso culinario che curativo.
In linea generale, quasi tutte le specie si caratterizzano per alcuni elementi simili, quali un’altezza inferiore ai 2 metri, aspetto e portamento cespuglioso, nonché larghe foglie verdi e un’inflorescenza gialla, come quella del fieno greco. Le piante producono poi un frutto, ricolmo di piccoli semi: sono questi ultimi che servono proprio per la produzione dell’ambita spezia.
Come già anticipato, con il termine senape si indicano diverse varietà della pianta. Fra le più note e più amate, sia a scopo culinario che curativo, si elencano:
Esiste poi una varietà a crescita spontanea, ovvero la Brassica arvensis – ovvero la senape selvatica – che si sviluppa anche nell’area del bacino del Mediterraneo.
La senape viene oggi prodotta e raccolta in molti luoghi del mondo, in particolare nei Paesi dal clima temperato, dove quasi tutte le varietà della pianta crescono rigogliose e con facilità.
Oggi le maggiori coltivazioni si trovano in Medio Oriente e in Europa, dove viene coltivata principalmente la variante bianca. Negli Stati Uniti si predilige invece la nera, così come in Sudamerica, mentre la bruna è più tipica dei Paesi a latitudini più elevate – Danimarca, Canada e Regno Unito – ma anche in India.
La senape non è solo impiegata largamente in cucina – dove viene anche chiamata mostarda, quando impiegata in salsa – ma anche e soprattutto per i suoi effetti benefici sull’organismo. Nel corso dei secoli, infatti, la pianta è stata adoperata come un vero e proprio rimedio naturale, forse anche per il suo gusto lievemente piccante. Ma quali sono i valori nutrizionali e i suoi principali benefici?
Innanzitutto, partiamo con i valori nutrizionali di questa spezia, che ben ne spiegano le proprietà per l’organismo. Considerando la sua versione in salsa mostarda, quella più diffusa e consumata sul mercato, si contano all’incirca 69 calorie per 100 grammi di prodotto. Per lo stesso peso, si elencano circa 5 grammi di carboidrati, 4.4 di proteine, 4 di grassi e 3.3 grammi di fibra alimentare.
Non è però tutto. Questa spezia è infatti ricca di sali minerali come sodio, potassio, magnesio, ferro e calcio, nonché di vitamine come la vitamina C e la D.
Alla senape sono associati molteplici proprietà benefiche per l’organismo, alcune derivanti dalla tradizione popolare e altre, invece, confermate anche a livelli scientifico. Tra le più famose, si citano:
Come già più volte specificato, la senape viene largamente impiegata in cucina, come zafferano e curcuma e, in misura forse minore, come rimedio naturale per risolvere alcune problematiche dell’organismo. Di seguito, gli utilizzi più comuni.
In cucina la senape rappresenta soprattutto un ottimo aromatizzante, impiegato perlopiù in salsa per esaltare il sapore delle pietanze. Nel dettaglio:
La senape in polvere, soprattutto se gialla, non è sempre facile da trovare sulla grande distribuzione, dove invece è maggiormente presente la mostarda. Può essere comunque recuperata da negozi specializzati in spezie oppure agricoltura biologica e, fatto non così scontato, anche in alcune erboristerie.
In polvere è anche molto diffusa nella cultura indiana, come cardamomo e curry, di conseguenza potrebbe essere facile recuperarla nei negozi specializzati in spezie e cucina etnica.
Vi sono anche parecchi usi alternativi della spezia, probabilmente meno conosciuti ma non per questo meno efficaci. Degli impieghi derivanti più dalla cultura popolare, dei veri e propri ritrovati della nonna. Fra i principali, si elencano: