Semi di ricino: proprietà ed usi
I semi di ricino, estratti dalla pianta omonima, vantano proprietà benefiche grazie all'acido ricinoleico. Ricchi di acidi grassi, sono noti per le loro proprietà anti-infiammatorie, lassative e idratanti. Principalmente utilizzati per estrarre l'olio di ricino, sono una risorsa versatile nella cosmetica, nell'ambito della quale vengono utilizzati per dare vita a creme idratanti, balsami labbra e trattamenti per capelli. Tuttavia sono pericolosi per la salute se ingeriti.
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I semi di ricino sono una preziosa risorsa che la natura ci regala e dalla quale si estrae l’omonimo olio, noto per le sue molteplici applicazioni. Questi semi, provenienti dalla pianta Ricinus communis, sono ricchi di proprietà benefiche e versatili nei loro utilizzi. Tuttavia, sono potenzialmente pericolosi per la salute, e per questo non adatti al consumo da parte dell’uomo. Se avete voglia di scoprirne di più, di seguito approfondiamo benefici e impieghi.
Cosa sono i semi di ricino?
Sono i semi marroni scuri della pianta di ricino, una specie arborescente appartenente alla famiglia delle Euforbiacee coltivata principalmente in Africa, Sud America e India. Questi semi contengono una sostanza chiamata ricina che è tossica, anche se nel processo di estrazione dell’olio ne viene rimossa la maggior parte. La presenza di questa, unitamente all’alcaloide ricinina, anch’esso tossico, fa sì che i semi di ricino non solo non siano sicuri per il consumo umano, ma anche solo mangiarne alcuni potrebbe essere fatale. Forse non tutti lo sanno, ma il termine Ricinus in latino significa “zecca”: da qui il nome della pianta, che si deve alla somiglianza dei semi con il parassita.
Proprietà dei semi di ricino
I semi di ricino contengono tra il 40% e il 60% di olio, che è ricco di trigliceridi. Sono fonte di ricinoleina, responsabile dell’effetto lassativo, di acidi grassi (principalmente acido ricinoleico e altri acidi minori come acido stearico, palmitico e oleico) e di composti bioattivi. Interessante è la presenza di composti biologici minori tra cui carotenoidi, tocoferolo, tocotrienolo, fitosterolo, fosfolipidi, composti fitochimici e fenolici che offrono proprietà antinfiammatorie e antiossidanti.
Usi dei semi di ricino
A cosa servono i semi di ricino? Innanzitutto, come anticipato, sono la fonte primaria per l’estrazione dell’olio di ricino, ampiamente utilizzato in cosmetica e nell’ambito delle terapie naturali. Quest’ultimo è presente in molti prodotti, come creme idratanti, balsami labbra e saponi, grazie alle sue proprietà emollienti. Gli oli a base di semi di ricino sono particolarmente noti per favorire la crescita dei capelli, delle ciglia e delle sopracciglia, e per migliorare la salute del cuoio capelluto.
L’olio di ricino è noto anche per il suo effetto antinfiammatorio e lassativo, e per questo può essere utilizzato per favorire la regolarità intestinale. In gravidanza, potrebbe avviare il travaglio stimolando l’utero, per questo è severamente vietato assumerlo durante la dolce attesa in quanto potrebbe provocare violente contrazioni. Infine, studi condotti in merito hanno mostrato risultati promettenti relativamente all’uso dell’olio di ricino come combustibile biodiesel.
Perché si usava l’olio di ricino?
Storicamente è stato utilizzato a scopo lassativo. Una pratica che, tuttavia, nel corso del tempo è stata di molto ridimensionata preferendole strategie meno drastiche in quanto l’effetto purgante esercitato da tale prodotto, seppur naturale, è molto forte. Oggi continua ad essere popolare in settori come la cosmetica e la cura dei capelli. In molti lo stendono sulle ciglia, prima di andare a letto, per promuoverne il rinforzamento.
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